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«PRONTO? Sei immigrato? Non ci sono case per te»....
«PRONTO? Sei immigrato? Non ci sono case per te».

E’ il provocatorio risultato di un’indagine condotta da Orda Precaria fra otto agenzie immobiliari di Empoli.

«Abbiamo deciso di fare quest’inchiesta quando abbiamo notato comportamenti disuguali delle agenzie con i clienti che chiedono una casa in affitto, in particolare a seconda della loro cittadinanza», dicono dal gruppo empolese. E così, è scattata la «prova» delle duplici telefonate: una da parte di un cittadino italiano e l’altra, immediatamente successiva e alla stessa agenzia, da un cittadino chiaramente straniero, fin dalla pronuncia. La tipologia della casa o dell’appartamento ricercati è la stessa per entrambi, ovvero che possa rispondere alle esigenze di una famiglia di quattro persone, marito, moglie e due bambini. Dunque, stesse necessità con lo spazio di due camere grandi, cucina, soggiorno senza necessariamente avere il giardino e senza essere necessariamente ammobiliata. Spesa massima sostenibile che va dai 600 ai 700 euro.

LE RISPOSTE che sono state date ai padri di famiglia in cerca di un alloggio risultano differenti da parte degli agenti immobiliari.

In certi casi, addirittura, c’è chi sentendo parlare straniero non fa aggiungere altro e chiude la comunicazione con una risposta secca «non abbiamo niente di case in affitto» oppure «non facciamo affitti» o ancora «trattiamo solo uffici o fondi magazzino».

Risposte date dalle stesse agenzie, come evidenzia Orda Precaria, che nella immediatamente precedente telefonata avevano detto all’italiano che avrebbero fatto ricerche e poi l’avrebbe richiamato per una risposta. C’è chi ancora più frettolosamente non appena alza la cornetta dà diverse spiegazioni al potenziale cliente ‘straniero’: «Deve venire qui in agenzia, qualcosa c’è venga in agenzia» o ancora «Facciamo solo vendite» oppure «Non ho niente in questo momento».

«IL QUADRO che ne esce — proseguono i rappresentanti di Orda Precaria — per le agenzie immobiliari della nostra democratica Empoli è raccapricciante.

Sette agenzie su otto danno risposte diverse al cliente migrante rispetto a quello italiano. In particolare per l’italiano c’è la casa, tre, quattro vani, arredata o no, oppure anche se al momento non c’è, l’agente immobiliare dice che richiamerà in seguito dopo una ricerca più approfondita. Tutto ciò se il cliente è italiano. Le risposte cambiano notevolmente quando a chiamare è, invece, una voce straniera». In un caso, un agente immobiliare ha una lunga conversazione con il cliente migrante: si dice anche dispiaciuto di dover far tante domande, ma è per non perdere tempo in due. Quando si arriva allo stipendio (uno solo da 1200-1300 euro al mese), il libero professionista con dispiacere dice con franchezza al migrante che quella casa «non gliela danno».

UN’INCHIESTA da subito consultabile on line, tanto che Orda Precaria la renderà pubblica sul proprio sito internet all’indirizzo www.ordaprecaria.org.

Da questa indagine emerge un altro dato a livello di semplice cronaca temporale. In genere le telefonate intrattenute con il cliente italiano sono più lunghe e articolate di quelle con lo straniero.

«Si capisce da questa inchiesta che spesso sono i proprietari a non voler affittare a migranti e, benché non capiamo cosa ci sia da ridere nel dire ad uno straniero che le case in affitto ‘non le trattiamo’ quando invece per un italiano ce ne sono molte e con varie alternative, c’è un caso in cui l’agente immobiliare si dice dispiaciuto per tutte le domande che deve fare al migrante — commentano da Orda Precaria —. La casa è un diritto, per tutti e tutte, italiani e migranti».

via La Nazione - Empoli - «PRONTO? Sei immigrato? Non ci sono case per te».....
 

Manlio

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
E' proprio così ma da sempre,principalmente nel nord Italia.
In passato(anni 60/'70) agli emigrati del sud che cercavo alloggio nel nord per motivi di lavoro le risposte erano analoghe.
Sbagliato in linea di principio generale si dovrebbe però,ai tempi d'oggi,capire le motivazione di fondo del razzismo.Dai retta alle notizie di giornali e tv si dovrebbero mandare via quasi tutti.Per un periodo ho frequentato la Germania capendo cosa significasse stato assistenzialista,chiunque entrasse era il benvenuto e assistito in ogni particolare,oggi per diversi motivi(giustissimi)anche lì hanno cambiato regole.
I progressi socio-politici in Italia arrivano sempre dopo qualche decennio e non vorrei che i nostri governanti di oggi vogliano che il nostro paese sia assistenzialista,sarebbe un disastro socio-economico come l'esperienza di Francia,Germania,Belgio ecc.
Giogio l'argomento è molto complesso e delicato,vedremo cosa scriverrano i partecipanti del topic.
Saluti a tutti.
Manlio
 

Sandro 7942

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Nel mio piccolo ricordo i racconti di mio papà, venuto a Torino dalla Basilicata negli anni '60 e malconsiderato da chiunque in quanto terrone.
Ha trovato duro inserirsi, ha iniziato spalando neve a Porta Nuova, poi qualche altro piccolo lavoro.... Poi autista.... Poi salumiere, fino ad aprirsi una sua gastronomia a San Maurizio, che ha poi venduto per aprire un deposito da grossista.... In definitiva: è riuscito a fare carriera e a dare un futuro sereno a mia madre, mia sorella e me.

Il punto è che oggigiorno quelle possibilità non esistono più. Sfido chiunque oggi a partire da zero e andare avanti solo con le sue forze; i tempi sono cambiati (in peggio da questo punto di vista) e trovo quindi comprensibile che ci sia tutto questo grado di diffidenza.

Dispiace perchè conosco alcuni immigrati che si fanno un tombino tanto per mandare avanti la loro famiglia e, d'altro canto, alcuni italiani che altro non sono che dei truffatori.

Mettendomi nei panni di un piccolo investitore, che ha puntato i suoi risparmi (sudati con anni di lavoro) su un appartamento da mettere a reddito, posso capire e condividere la scelta.
 

Daniele Ruggeri

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Il Problema non siamo noi Agenti..Sono i proprietari (talvolta anch'essi Immigrati, ne ho uno Egiziano per intenderci...) che non vogliono stranieri nei loro appartamenti...
 

giaggio

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Purtroppo è vero.
Talvolta c'è condiscendenza o lasciar fare da parte degli agenti.
Tempo fa - nei condomini del nord italia - si leggeva: "non si affitta a meridionali"
Quanto ai cittadini stranieri debbo dire che non si tratta solo di comportamento razzista da parte dei proprietari: ci sono delle ragioni più o meno fondate.
Alcuni anni fa, la consistente immigrazione clandestina, faceva diventare le abitazioni locate a
stranieri dei veri e propri rifugi-asilo per connazionali (tali da configurare locazioni
assai problematiche e con uso intenso o rovinoso dell'immobile oltre a possibili noie con la questura).

Tuttavia di fronte a comportamenti palesemente razzisti, verso chi è in regola, è necessario che
l'agente rinunci al cliente-proprietario e lo inviti ad uscire dai propri uffici.
Siamo anche noi un popolo di emigranti (basta cercare tra i nonni o i bisnonni al massimo).
Un paio di volte ho avuto la soddisfazione di farlo. Debbo dire che ci si sente meglio.
Mi resta il rammarico di non aver sporto anche denuncia.
Grazie per l'opportunità che mi avete dato per dirlo.
Felice Marchioni - Abaco Immobiliare- Rieti
 

Daniele Ruggeri

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
giaggio ha scritto:
Purtroppo è vero.
Talvolta c'è condiscendenza o lasciar fare da parte degli agenti.
Tempo fa - nei condomini del nord italia - si leggeva: "non si affitta a meridionali"
Quanto ai cittadini stranieri debbo dire che non si tratta solo di comportamento razzista da parte dei proprietari: ci sono delle ragioni più o meno fondate.
Alcuni anni fa, la consistente immigrazione clandestina, faceva diventare le abitazioni locate a
stranieri dei veri e propri rifugi-asilo per connazionali (tali da configurare locazioni
assai problematiche e con uso intenso o rovinoso dell'immobile oltre a possibili noie con la questura).

Tuttavia di fronte a comportamenti palesemente razzisti, verso chi è in regola, è necessario che
l'agente rinunci al cliente-proprietario e lo inviti ad uscire dai propri uffici.
Siamo anche noi un popolo di emigranti (basta cercare tra i nonni o i bisnonni al massimo).
Un paio di volte ho avuto la soddisfazione di farlo. Debbo dire che ci si sente meglio.
Mi resta il rammarico di non aver sporto anche denuncia.
Grazie per l'opportunità che mi avete dato per dirlo.
Felice Marchioni - Abaco Immobiliare- Rieti

Il paradosso e' che io ho un cliente extracomunitario che mi dice assolutamente no extracomunitari...che mondo gente....Ci sono stranieri meglio di italiani ma se persino tra di loro si negano allora si che e' un bel dilemma...Ho avuto in passato un cliente che mi vietava di portare stranieri a visionare casa sua, lui non doveva affittare..doveva vendere....C'e' in giro di tutto, la mamma dei matti ahime' e' sempre incinta....
 

Maurizio Zucchetti

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Il paradosso e' che io ho un cliente extracomunitario che mi dice assolutamente no extracomunitari...che mondo gente...

Purtroppo c'è sempre qualcuno che "è il Sud" di qualcun altro ..... è la testa della gente che deve essere cambiata ma è un processo che richiede tempo, costanza e sacrificio che mi pare, in questi tempi di veline in Parlamento e reality in TV, siano merce rara! :triste:

;)
 

Patty

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Il paradosso e' che io ho un cliente extracomunitario che mi dice assolutamente no extracomunitari...che mondo gente....Ci sono stranieri meglio di italiani ma se persino tra di loro si negano allora si che e' un bel dilemma...Ho avuto in passato un cliente che mi vietava di portare stranieri a visionare casa sua, lui non doveva affittare..doveva vendere....
Sono successe anche a me!
Il problema in effetti sono i proprietari, se non vogliono stranieri è inutile che perdiamo tempo a fare visite, in fondo non siamo degli assistenti sociali! Devo dire che per fortuna qualche volta sono riuscita a convincerli e anche gli stranieri hanno avuto le loro case ma non è mai facile!

L'ultima è del mese scorso, abbiamo affittato una casetta a tre persone seguite dal centro di salute mentale, seguitissime e anche simpatiche, il giorno dopo c'era già un articolo sul giornale per una raccolta firme per mandarli via :triste: siamo rimasti molto male, loro tre per primi, allora la raccolta firme l'abbiamo promossa noi per fargli sapere che invece il quartiere gli dava il benvenuto. E' stato un bel momento di civiltà :D
 

Maurizio Zucchetti

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Bisognerebbe spiegare ai proprietari che il conduttore "immigrato", che prende la casa in affitto per far venire in Italia moglie e figli, ha troppo da perdere per non pagare (anche perchè in quel caso lo sfratto sarebbe velocissimo) , e sarà quindi sempre puntuale e preciso! :fico:
So che è un discorso brutale e antipatico, che prescinde dalle caratteristiche della persona ma magari, proprio per la sua aridità e semplicità, farà breccia nella testa dei locatori! :triste:

;)
 

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