Buongiorno, vorrei sottoporre a questo Forum un problema riguardante la compravendita di un terreno con piccola casa da ristrutturare. Vorrei, infatti, chiarire un dubbio riguardo la mia recente esperienza con un'agenzia immobiliare.
L'agente immobiliare dell'agenzia in questione ha accolto la mia proposta verbale (sottolineo VERBALE) di acquisto, accettandola, in quanto l'importo che avevo offerto corrispondeva alla richiesta del venditore, con la sola condizione di effettuare, prima del rogito, l'approvazione del rinnovo di un progetto per la ristrutturazione della casa.
Da precisare che, dopo aver fatto la proposta, l'agente immobiliare ha continuato a portare visite al terreno e ad accogliere altre proposte, nonostante la mia fosse in corso.
Trascorsi quattro giorni, non avendo ricevuto nessuna risposta, ho telefonato all'agente che mi ha riferito che il venditore non aveva accettato la mia proposta condizionata.
Lo stesso giorno ho fatto la mia controproposta di acquisto, questa volta scritta, sempre con lo stesso importo richiesto dal venditore, ma senza condizioni e ho chiesto all'agente di poter apporre nelle note della proposta un impegno a non accettare altre proposte da parte sua fino a quando il venditore non si fosse espresso in merito alla mia offerta. Mi è stato risposto che così non sarebbe stato e che il proprietario aveva il diritto di scegliere la proposta migliore.
Chiedo: se la mia proposta d'acquisto è pienamente conforme alle richieste del venditore, nel prezzo e nei tempi, quale altra proposta si aspetta l'agente immobiliare? Non potrebbe configurarsi, in questo caso, una trattativa d'asta scorretta?
Alla mia richiesta di chiarimenti mi è stato risposto che verrebbe accettata la proposta con le migliori condizioni nei tempi di conclusione del rogito e, in caso di parità sia di importo che di tempi, il diritto all'acquisto sarebbe stato acquisito dalla persona che ha effettuato la proposta prima della mia.
Ora, siccome la mia proposta verbale è stata accettata in quanto tale (visto che l'agente mi ha anche riferito la risposta del proprietario) e quando l'ho fatta l'agenzia mi ha comunicato che non c'erano altre proposte di acquisto, non dovrebbe essere fermata qualsiasi altra trattativa nei tempi fra la mia proposta, la risposta del venditore e una mia eventuale controproposta? La mia trattativa, in questo caso, non è ancora in corso? La mia seconda proposta senza condizioni non si configura come controproposta e, in questo caso, non dovrebbe esserci una trattativa esclusiva?
Questo è un mio diritto? E, nel caso, come faccio a farlo valere?
Se così fosse, la data della mia prima proposta (quella verbale) risulterebbe prima in assoluto, ma l'agente immobiliare insiste nel dire che, non essendoci proposte scritte, la mia "controproposta" non si configura come tale, ma come prima proposta, quindi, in caso di parità di proposte, la mia verrebbe disattesa perchè fatta successivamente all'altra.
Grazie in anticipo
Rina
L'agente immobiliare dell'agenzia in questione ha accolto la mia proposta verbale (sottolineo VERBALE) di acquisto, accettandola, in quanto l'importo che avevo offerto corrispondeva alla richiesta del venditore, con la sola condizione di effettuare, prima del rogito, l'approvazione del rinnovo di un progetto per la ristrutturazione della casa.
Da precisare che, dopo aver fatto la proposta, l'agente immobiliare ha continuato a portare visite al terreno e ad accogliere altre proposte, nonostante la mia fosse in corso.
Trascorsi quattro giorni, non avendo ricevuto nessuna risposta, ho telefonato all'agente che mi ha riferito che il venditore non aveva accettato la mia proposta condizionata.
Lo stesso giorno ho fatto la mia controproposta di acquisto, questa volta scritta, sempre con lo stesso importo richiesto dal venditore, ma senza condizioni e ho chiesto all'agente di poter apporre nelle note della proposta un impegno a non accettare altre proposte da parte sua fino a quando il venditore non si fosse espresso in merito alla mia offerta. Mi è stato risposto che così non sarebbe stato e che il proprietario aveva il diritto di scegliere la proposta migliore.
Chiedo: se la mia proposta d'acquisto è pienamente conforme alle richieste del venditore, nel prezzo e nei tempi, quale altra proposta si aspetta l'agente immobiliare? Non potrebbe configurarsi, in questo caso, una trattativa d'asta scorretta?
Alla mia richiesta di chiarimenti mi è stato risposto che verrebbe accettata la proposta con le migliori condizioni nei tempi di conclusione del rogito e, in caso di parità sia di importo che di tempi, il diritto all'acquisto sarebbe stato acquisito dalla persona che ha effettuato la proposta prima della mia.
Ora, siccome la mia proposta verbale è stata accettata in quanto tale (visto che l'agente mi ha anche riferito la risposta del proprietario) e quando l'ho fatta l'agenzia mi ha comunicato che non c'erano altre proposte di acquisto, non dovrebbe essere fermata qualsiasi altra trattativa nei tempi fra la mia proposta, la risposta del venditore e una mia eventuale controproposta? La mia trattativa, in questo caso, non è ancora in corso? La mia seconda proposta senza condizioni non si configura come controproposta e, in questo caso, non dovrebbe esserci una trattativa esclusiva?
Questo è un mio diritto? E, nel caso, come faccio a farlo valere?
Se così fosse, la data della mia prima proposta (quella verbale) risulterebbe prima in assoluto, ma l'agente immobiliare insiste nel dire che, non essendoci proposte scritte, la mia "controproposta" non si configura come tale, ma come prima proposta, quindi, in caso di parità di proposte, la mia verrebbe disattesa perchè fatta successivamente all'altra.
Grazie in anticipo
Rina