Non è esattamente così: per ottenere quello che dici ci vogliono due delibere.In sintesi: se un condomino è contrario al Superbonus 110%, gli interventi potranno essere ugualmente effettuati se deliberati dall’assemblea con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno un terzo del valore dell’edificio. Solo i favorevoli sosterranno le spese e beneficeranno delle agevolazioni tipiche del Superbonus.
Con la prima devono essere approvati i lavori con la prevista maggioranza di un terzo dei millesimi: se non segue altra delibera, tutti i condomini parteciperanno alle spese e alle responsabilità per i lavori sulle parti comuni.
C’è poi la possibilità di votare una seconda delibera, con la quale alcuni condomini ( almeno un terzo dei millesimi complessivi, tra quelli che avevano votato favorevolmente alla prima delibera) si prendono oneri e onori (quindi spese, sgravi e responsabilità) di tutta la pratica.
È una possibilità per “convincere” i contrari a “tollerare” i lavori, lasciandoli indenni da ogni futuro problema: ma non è automatico che chi vota contro non debba partecipare, se non c’è apposita delibera in tal senso.