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Utente Cancellato 76487

Ospite
Se l’accettazione non è conforme alla proposta (cioè accetto, ma a condizioni diverse da quelle in proposta, in questo caso i tempi del rogito), tecnicamente non c'è nessun contratto.

Siccome Laura (e mi sono basato sulle sur parole per sfornare il mio parere) ha dichiarato che "non è la clausola in sé" non vorrei che le scappasse pure in agenzia perché è uno di quei casi nei quali un contratto da nullo può diventare annullabile.

E i contratti annullabili... vedi mio messaggio precedente.
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Siccome Laura (e mi sono basato sulle sur parole per sfornare il mio parere) ha dichiarato che "non è la clausola in sé" non vorrei che le scappasse pure in agenzia perché è uno di quei casi nei quali un contratto da nullo può diventare annullabile.

E i contratti annullabili... vedi mio messaggio precedente.
Forse sono io che non sono stata chiara.
Se faccio una proposta con rogito (ad es.) dicembre 2018, e il venditore mi dice che ha accettato, ma con rogito nel 2019, questa (checche’ ne dica il venditore) , non è un’accettazione. È una semplice controproposta.
Quindi per il momento non c'è nessun contratto, né nullo, ne annullabile.
 
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Utente Cancellato 76487

Ospite
Forse sono io che non sono stata chiara.
Se faccio una proposta con rogito (ad es.) dicembre 2018, e il venditore mi dice che ha accettato, ma con rogito nel 2019, questa (checche’ ne dica il venditore) , non è un’accettazione. È una semplice controproposta.
Quindi per il momento non c'è nessun contratto, né nullo, ne annullabile.


Il problema non è il venditore ma la seguente ammissione di Laura: "non è la clausola in se".

Quando è proprio quella aggiunta o modificazione a rendere nullo il contratto.

Però se a Laura le scappa in agenzia "non è la clausola in se", quando poi di fatto le motivazioni sono altre... Laura può essere "aggredibile" secondo art. 1419 c.c. Nullità parziale.

Mi ripeto: per sfornare il mio parere mi sono basato sulle ammissioni di Laura.
 

Rosa1968

Membro Storico
capire invece i motivi della quota a parte e dello spostamento della data del rogito potrebbe servire.
Forse si è di fronte ad una coppia che si sta separando ecco la richiesta a parte della quota.
Sono assolutamente d'accordo che con la poca chiarezza non si può andare avanti quindi puoi comunque ricercare un appiglio sulla comunicazione di accettazione della proposta.
 
U

Utente Cancellato 76487

Ospite
Non esiste un contratto.
Sempre stando alle affermazioni di @Laura65 .

Poi è chiaro che se vuole chiudere definitivamente il discorso, deve essere in grado di sostenere la sua tesi, e non farsi convincere di qualcosa che ( per me) non esiste.

Veramente Laura menziona proprio la parola contratto...

Tocca vedere cosa c'è scritto, considerando il fatto che c'è pure una caparra di 5k.

Cmq, se Laura non è convinta dell'operazione deve respingere qualsiasi considerazione in forza di quella modificazione apportata.
 

Rosa1968

Membro Storico
Le proposte sui formulari non devono essere modificate, ogni variazione annulla la proposta stessa. La proposta è fatta dal proponente e deve rimanere integra, se il venditore vuole cambiare qualcosa non accetta e fa la controproposta. In questo caso spostamento data del rogito ma non al 2019 ma una data precisa.
 

Laura65

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ragazzi grazie x tutti i vostri consigli! Dopo 2 settimane di latitanza, appena ho minacciato di riprendermi l'assegno, il venditore si è presentato in agenzia. Insieme abbiamo ricompilato la proposta con tutte le clausole che ho voluto aggiungere x tutelarmi e il venditore ha firmato. Spero che da qui in poi andrá tutto liscio. Grazie!
 

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