Buongiorno a tutti, ho la testa abbastanza nel pallone ed avrei bisogno di un aiuto per capirci qualcosa, cerco di spiegare la situazione nel migliore modo possibile.
Ho una casa in comproprietà con mia sorella, (in realtà l'intestataria è lei, per intenderci il mutuo è a suo nome). Ad Aprile decidiamo di venderla e ci affidiamo ad un'agenzia, perché questa casa è situata in una città lontana sia dalla residenza mia che da quella di mia sorella. Sul mandato chiediamo un prezzo di 180.000, e dura 6 mesi. A Giugno arriva una proposta di acquisto, ad un prezzo più basso e con una caparra ridicola, accettiamo il prezzo, ma a condizione, (scritto in una nota), che quella caparra viene da noi rifiutata, e si va avanti solo con una caparra più alta, stabilita da noi. Firmo solo io, mia sorella non era presente. Gli agenti portano via con loro l'assegno che avevo rifiutato. Dopo qualche settimana dicono che l'acquirente ha accettato la controproposta, così io aspetto questi benedetti assegni a caparra, che non sono mai arrivati. Ovviamente non mi hanno mai fornito una spiegazione in merito. A fine Agosto "scade" il termine entro il quale si sarebbero dovuti fare il compromesso e poi l'atto notarile, ed io non ho ancora neanche visto gli assegni. A questo punto dico che non intendo più aspettare e che voglio una nuova proposta di acquisto, regolare ed aggiornata, e soprattutto con gli assegni allegati. Loro si rifiutano, dicono che non ho il diritto e minacciano di denunciarmi. Premetto che il mandato con loro scade fra due mesi e che hanno loro le chiavi del mio appartamento. Dopo questa cosa, non li sento più. Potrei per favore capire cosa rischio e dove ho sbagliato? Grazie.
Ho una casa in comproprietà con mia sorella, (in realtà l'intestataria è lei, per intenderci il mutuo è a suo nome). Ad Aprile decidiamo di venderla e ci affidiamo ad un'agenzia, perché questa casa è situata in una città lontana sia dalla residenza mia che da quella di mia sorella. Sul mandato chiediamo un prezzo di 180.000, e dura 6 mesi. A Giugno arriva una proposta di acquisto, ad un prezzo più basso e con una caparra ridicola, accettiamo il prezzo, ma a condizione, (scritto in una nota), che quella caparra viene da noi rifiutata, e si va avanti solo con una caparra più alta, stabilita da noi. Firmo solo io, mia sorella non era presente. Gli agenti portano via con loro l'assegno che avevo rifiutato. Dopo qualche settimana dicono che l'acquirente ha accettato la controproposta, così io aspetto questi benedetti assegni a caparra, che non sono mai arrivati. Ovviamente non mi hanno mai fornito una spiegazione in merito. A fine Agosto "scade" il termine entro il quale si sarebbero dovuti fare il compromesso e poi l'atto notarile, ed io non ho ancora neanche visto gli assegni. A questo punto dico che non intendo più aspettare e che voglio una nuova proposta di acquisto, regolare ed aggiornata, e soprattutto con gli assegni allegati. Loro si rifiutano, dicono che non ho il diritto e minacciano di denunciarmi. Premetto che il mandato con loro scade fra due mesi e che hanno loro le chiavi del mio appartamento. Dopo questa cosa, non li sento più. Potrei per favore capire cosa rischio e dove ho sbagliato? Grazie.