I primi del mese scorso ho sottoscritto, tramite ag.immobiliare, una proposta d’acquisto d’immobile (su modulario della medesima agenzia) vincolata per soli 10 giorni, consegnando l’assegno di caparra. Dopo oltre 20 gg. dalla scadenza, i primi di gennaio, l’ag. mi telefonava per dirmi, solo a voce (nonostante il modulario prevedesse la forma scritta) che la parte avrebbe accettato per iscritto la proposta, pur se in data notevolmente posteriore al termine prefissato, specificando cmq che non aveva ritirato l’assegno di caparra, di fatto da me lasciato in mano all’agenzia stante le festività natalizie intercorse. L’ag., sempre telefonicamente, m’invitava presso gli uffici in data successiva per incontrare la parte venditrice al fine di trovare un possibile accordo: al ché facevo presente di voler meglio verificare lo stato dell’impianto idraulico dell’immobile in questione, poiché, tramite condomini/amm.re condominio, avevo appreso che dall’immobile in oggetto vi erano evidenti perdite di acqua, che avevano già procurato danni all’appartamento sottostante (notizia in vero pur nota all’ag. ed al proprietario e sottaciuta allo scrivente). Confermavo, sempre telefonicamente, la partecipazione all’incontro presso l’agenzia, avvisando però di voler eseguire un previo sopralluogo dell’immobile con l’idraulico del condominio (sentito anche l’amm.re), che poi di fatto confermava la sussistenza di una significativa perdita idrica. Mi presentavo in agenzia all’ora convenuta con i risultati della perizia, che ovviamente incidevano sulla trattativa ed apprendevo che l’ag. aveva già predisposto la bozza di un compromesso, mentre dopo poco sopraggiungeva il venditore che, invece, subito ritrattava verbalmente l’accettazione resa, riferendo di non voler più vendere, senza alcuna possibilità di dialogo. L’ag. ora richiede le provvigioni massime da entrambi e continua a trattenere il mio assegno, nonostante io abbia poi richiesto la formale restituzione dello stesso per sopravvenuta inefficacia della proposta, stante il mancato rispetto dei termini temporali prescritti e non avendo mai avuto formale conoscenza dell’accettazione pur oltre i termini. Sono tenuto al pagamento? Grazie per la risposta.