Rosa1968

Membro Storico
Chiedi un incontro con il costruttore e l'agenzia cerca di capire se effettivamente c'è buonafede. Come inizio non è il massimo. Valuta tu cosa fare. Lui di fatto ritratta dopo aver accettato mi spiego? A te ad un certo punto non ti riguardano gli errori. Hai fatto la tua offerta. Stop. Quanto hai versato in proposta? Ha incassato l'assegno?
 
F

federica1982

Ospite
ho versato 5000 euro e l'assegno non è stato incassato. Ho già incontrato l'agenzia che fà da intermediario, e mi ha proposto l'immobile con un prezzo superiore di 15000 euro e sconto di 5000 (quindi la maggiorazione sarebbe di 20000 euro)
 

Rosa1968

Membro Storico
Guarda avendo accettato io credo che oggi l'incontro con il costruttore diventa fondamentale. Aumentare il prezzo di 20000 non è proprio serio. Di fatto é valida l'accettazione. Ora bisogna capire la volontà di pagare il proprio errore o recedere e perdere il doppio della caparra. Non so quanto le conviene.
 

Avv Luigi Polidoro

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Professionista
A rigore, se le cose stanno come riferito da federica1982, la revoca della accettazione è del tutto inefficace: "l'accettazione può essere revocata, purchè la revoca giunga a conoscenza del proponente prima dell'accettazione" (art. 1328 comma 2 c.c.).
In questo caso federica1982 ha ricevuto l'accettazione e dopo la revoca della stessa, che rimane quindi priva di effetti.
Se fra proposta ed accettazione vi è piena coincidenza (quel che cercava di capire Rosa1968), non ci sono Santi: federica1982 ha diritto ad acquistare alle condizioni originarie.
Consiglio caldamente di far leggere le carte ad un legale PRIMA dell'incontro con l'AI ed il costruttore (prima, non dopo. all'incontro federica1982 deve essere preparata).
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
A rigore, se le cose stanno come riferito da federica1982, la revoca della accettazione è del tutto inefficace: "l'accettazione può essere revocata, purchè la revoca giunga a conoscenza del proponente prima dell'accettazione" (art. 1328 comma 2 c.c.).
In questo caso federica1982 ha ricevuto l'accettazione e dopo la revoca della stessa, che rimane quindi priva di effetti.
Se fra proposta ed accettazione vi è piena coincidenza (quel che cercava di capire Rosa1968), non ci sono Santi: federica1982 ha diritto ad acquistare alle condizioni originarie.
Consiglio caldamente di far leggere le carte ad un legale PRIMA dell'incontro con l'AI ed il costruttore (prima, non dopo. all'incontro federica1982 deve essere preparata).

Tuttavia il fatto che l'assegno non sia stato incassato rende la pratica di difficile gestione.

Quanto meno in ordine alla restituzione della doppia caparra.
 

Avv Luigi Polidoro

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Professionista
Tuttavia il fatto che l'assegno non sia stato incassato rende la pratica di difficile gestione.

Quanto meno in ordine alla restituzione della doppia caparra.
Il fatto che l'assegno non sia stato incassato non esclude l'intervenuta accettazione.
In merito alla corresponsione del doppio della caparra, quando essa avviene si tratta: 1) di restituzione della caparra ricevuta e 2) di versamento alla parte non inadempiente di somma equivalente; se nulla deve essere restituito, perché non c'è stato ancora incasso, ciò non toglie l'obbligo di corresponsione di somma equivalente alla caparra pattuita in contratto.
Fatta salva la lettura della proposta, naturalmente. Qui si parla in linea generale.
 

adimecasa

Membro Senior
Agente Immobiliare
se nella proposta non viene evidenziato l'eventuale ripensamento, non è sufficiente il doppio della caparra, federica 1982, può pretendere l'esecuzione della vendita
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Il fatto che l'assegno non sia stato incassato non esclude l'intervenuta accettazione.
In merito alla corresponsione del doppio della caparra, quando essa avviene si tratta: 1) di restituzione della caparra ricevuta e 2) di versamento alla parte non inadempiente di somma equivalente; se nulla deve essere restituito, perché non c'è stato ancora incasso, ciò non toglie l'obbligo di corresponsione di somma equivalente alla caparra pattuita in contratto.
Fatta salva la lettura della proposta, naturalmente. Qui si parla in linea generale.

Si si certamente avevo bene inteso.

Sottolineavo il fatto che il proponente che ancora non ha incassato l'assegno perchè questo nelle mani del mediatore, troverà sempre difficoltà a far valere i propri diritti.

In linea generale concordo pienamente.
 

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