Mi pare di capire che non ci sia un termine per l’avveramento della condizione sospensiva per il mutuo: quindi questo termine corrisponde a quello per il rogito (non potendo ipotizzare che le parti intendessero diversamente).
Premesso quindi che la clausola è scritta male, in modo davvero superficiale, pare evidente che, se per il 30/6 non ci sarà il mutuo, la condizione non si sarà avverata, e l’acquirente potrà ritenersi libero, se per qualsiasi motivo non volesse più comprare.
Quindi va presa in mano la questione, se si vuole cercare di salvare la vendita, proponendo alle parti di sottoscrivere una proroga dei termini, magari prevedendo esplicitamente una data per la condizione, e una successiva per il rogito, con la facoltà di anticipare se il mutuo arriva prima .
Premesso quindi che la clausola è scritta male, in modo davvero superficiale, pare evidente che, se per il 30/6 non ci sarà il mutuo, la condizione non si sarà avverata, e l’acquirente potrà ritenersi libero, se per qualsiasi motivo non volesse più comprare.
Quindi va presa in mano la questione, se si vuole cercare di salvare la vendita, proponendo alle parti di sottoscrivere una proroga dei termini, magari prevedendo esplicitamente una data per la condizione, e una successiva per il rogito, con la facoltà di anticipare se il mutuo arriva prima .