Questa, secondo
@Monica5C , è la "nuova dirigenza" della società.
Se c'è una nuova dirigenza è possibile che le cose non andassero bene già prima, e che i nuovi cerchino di risolvere i problemi semplicemente alzando i prezzi di vendita, contando sui polli che potrebbero abboccare (metafora incongrua, perché i polli non sono pesci, ma tant'è).
sono d'accordo; semplicemente penso che la "nuova dirigenza" sia una frottola o, al meglio, una mezza verità.
la frottola nel senso che l'intermediario ha davvero sbagliato il prezzo e sta cercando di rimediare in qualche modo.
la mezza verità è che "la nuova dirigenza" sia in realtà la banca finanziatrice che, semplicememente, non ha accettato un saldo e stralcio a 150k.
per altro, stiamo parlando di un paese e di un lotto abbastanza piccolo (30 appartamenti). a meno che non si tratti di uno di tanti cantieri, si tratta della classica azienda di famiglia dove "la dirigenza" ha tutta lo stesso cognome.
Piuttosto, se la Società venditrice fosse veramente in cattive acque,
@Monica5C dovrebbe informarsi su come tutelarsi in caso di fallimento. Mi pare infatti che i beni venduti negli ultimi 2 anni siano aggredibili...
oh, assolutamente si. una visura camerale e un paio di bilanci costano un centinaio di euro ad esagerare; mi sembrano soldi ben spesi.
sui due anni mi sembra di ricordare che, se si compravende a prezzo di mercato, e l'acquirente è un privato, il bene non è aggredibile; ma di certo sono analisi che farà la banca mutuataria.
se poi davvero "ci ho preso" (ovvero si tratta di un saldo e stralcio), il problema davvero non si pone.
una buona idea potrebbe essere quella di proporre, in caso di accordo, di fare l'accollo del mutuo impresa. a seconda di come reagirà il venditore si capirebbero un po' di cose....