Ora siamo in attesa della prossima mossa del nostro avvocato.
Insomma di male in peggio.
Per una proposta, con doppia sospensiva, che vale di meno della carta su cui è scritta, ci manca solo l'intervento dell'autorità giudiziaria.
Mi spiace dirtelo, ma queste tarantelle, succedono solo quando gli attori coinvolti, si muovono al contrario rispetto al loro senso di marcia.
Tu che comperi senza poterlo fare se prima non vendi.
Il mediatore, che invece di concludere o risolvere, prima bisticcia con l'acquirente e poi fa braccio di ferro con l'avvocato.
Con tutto il tempo, le risorse e le azioni impiegate, avrebbe potuto concludere due vendite.
Mentre volano gli stracci, il venditore resta fermo con le quattro frecce, ignaro o no che sia.
La lettera di diniego, da parte della banca, te lo giuro sui miei figli, non l'ho mai vista in tutta la mia carriera.
Le banche non le rilasciano perché molto semplicemente non sono tenute a farlo.
Riavere indietro l'assegno, non è neanche circostanza così fondamentale, potevi pure risparmiare la 500 euro dell'avvocato.
Considerato che i termini sono scaduti da più di un mese e gli accordi di garanzia non si sono avverati.
In un tale contesto, il titolo di credito "scotta", nelle mani di chiunque lo manovra.
Retrodatato al tempo della proposta, senza spendere nemmeno un centesimo, ti basterebbe andare in banca e ordinare la revoca del pagamento.
Mandare questa lettera, invece di quella del diniego mutuo, lasciando il mediatore come un cuccu'.
Nell'imbarazzo di esistere nel dover andare a comunicarlo al venditore.
Ma pure senza fare niente, mandare all'incasso quel titolo, in violazione dell'accordo condizionato concluso nella proposta, farà sconfinare il "prenditore" in ambito penale.
Da qui la linea di principio:
vai in agenzia, e gli dici che se non ti rende l’assegno torni con i carabinieri
Più cauta e raffinata come azione, puoi inviare, con soli 50 centesimi e senza muoverti da casa, un telegramma.
Con dentro scritto la linea di principio .
Ovvero intimando l'immediata riconsegna dell'assegno.
Dando tempo entro un giorno per ottemperare, trascorso il quale procederai di denuncia, senza altri preavvisi.
Se non consegna gli mandi un altro telegramma.
Se non consegna ancora recati dai carabinieri con le ricevute dei telegrammi inviati.
Piuttosto che fare la denuncia, con l'iter burocratico che ne consegue, con il procedimento che avanza di ufficio senza possibilità di revoca, gli faranno una telefonata.
Intimandogli di recarsi in caserma.
Se davvero è un brocco otto minuti dopo lo vedrai varcarne i cancelli.