Laura86

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ciao a tutti,
quasi due mesi fa ho fatto una proposta d'acquisto presso un'agenzia immobiliare(acquisto con il metodo saldo stralcio). Ormai è scaduta da un mese ma ancora non ho ricevuto nessun risposta, ho chiamato diverse volte all'agenzia ma mi dicono sempre che stanno aspettando risposta dalla banca. Quindi la mia domanda è questa: ma davvero ci vuole cosi tanto tempo oppure c'è qualcosa che non va? Grazie
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
la mia domanda è questa: ma davvero ci vuole cosi tanto tempo oppure c'è qualcosa che non va? Grazie

Certamente Laura.

Stralciando la banca ci rimette i soldi.

Prima di rimetterci i soldi ci pensano almeno dieci volte.
Perche’ chi decide e delibera rischia pure di perdere il proprio posto di lavoro.

Almeno Quattro uffici ci lavorano sulla pratica.
Senza che uno, sappia che cosa relaziona l’altro, alla sede centrale.
Molto spesso di province o di regioni diverse.
Proprio al fine di procedere con le prassi senza che possa avvenire alcuna turbativa.

Esaminano e indagano sul debitore.

Se lavora, se ha case o quote di proprieta’, titoli, fondi, eo altri beni da poter aggredire, Nel caso si decidesse, anziche’ stralciare, di procedere all’azione esecutiva di vendita coatta.

Finite le indagini e le relazioni degli uffici preposti, tra cui la perizia e le comparazione di rito dei prezzi di vendita, tocca al dirigente in pectore della sede centrale, assumersi la responsabilita’ di dare il nulla osta alla pratica.

Ad alcuni gli trema la mano.
Altri sono ignoranti raccomandati.
Altri ancora sono prezzolati, che girano gli affari ormai da stralciare, ad imprenditori riconoscenti.

Dipende da chi ci mettono a decidere.

Sei mesi la durata media per una normale pratica di saldo stralcio.
Anche se ne ho viste di assai piu’ rapide.

Dipende da chi ci trovi a decidere.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Prima di rimetterci i soldi ci pensano almeno dieci volte.
Premesso che condivido la tua analisi, e sono ignorante sulla procedura del saldo a stralcio ( cioè di come normalmente viene portata avanti), ma non sarebbe più logico avere dalla banca un'idea di cifra che la banca potrebbe essere disposta ad accettare, prima di proporre in vendita l'immobile ?
O è normale trovare un "aspirante acquirente", e poi attendere ?
 

Rosa1968

Membro Storico
Premesso che condivido la tua analisi, e sono ignorante sulla procedura del saldo a stralcio ( cioè di come normalmente viene portata avanti), ma non sarebbe più logico avere dalla banca un'idea di cifra che la banca potrebbe essere disposta ad accettare, prima di proporre in vendita l'immobile ?
O è normale trovare un "aspirante acquirente", e poi attendere ?
si muovono sulla base di un'offerta.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
ma non sarebbe più logico avere dalla banca un'idea di cifra che la banca potrebbe essere disposta ad accettare, prima di proporre in vendita l'immobile ?

Gia’ Negli ultimi anni, il saldo a stralcio, e’ divenuto quasi una moda.
Non certo simpatica alla banca che aveva i suoi tornaconti.

A un bel momento, il debitore di turno si sveglia al mattino e decide di non pagare piu’ le rate del mutuo.
Tanto ti faccio un saldo stralcio.

Ecco perche’ non puo’ diventare una logica.
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Premesso che condivido la tua analisi, e sono ignorante sulla procedura del saldo a stralcio ( cioè di come normalmente viene portata avanti), ma non sarebbe più logico avere dalla banca un'idea di cifra che la banca potrebbe essere disposta ad accettare, prima di proporre in vendita l'immobile ?
O è normale trovare un "aspirante acquirente", e poi attendere ?

@francesca63 la domanda è pertinente e merita una risposta approfondita.

Saldo e stralcio non vuol dire quasi nulla se non ci caliamo nella situazione reale in cui si trova la persona indebitata.

Ti illustro due estremi.

Situazione A
Situazione in cui il debitore è in bonis. Paga regolarmente il suo mutuo con la banca, onora tutti i suoi debiti regolarmente, ha buon stipendio fisso, possiede altri immobili appetibili in eventuale espropriazione, genitori in vita proprietari di immobili e vi è pure un garante del mutuo con le medesime caratteristiche.

Il suo immobile oggi purtroppo oggi vale meno del residuo mutuo.
Vuole venderlo ma è incastrato perché dovrebbe pagare per vendere.
Prova allora a chiedere un saldo e stralcio alla banca.
Assai improbabile che venga concesso, diciamo pure impossibile.


Situazione B
Il debitore è classificato in sofferenza. Non paga il mutuo da anni, oggi lavora in nero o non lavora affatto e quindi non c'è stipendio attaccabile, ha perso i genitori che non gli hanno lasciato nulla, il garante sta peggio di lui o non c'è garante.

L'immobile è pignorato e siamo già avanti con gli esperimenti di asta. L'immobile fu stimato 150.000 euro dalla perizia per il mutuo all'epoca. Stimato tre anni fa 105.000 dal ctu del tribunale.

L'immobile in asta purtroppo è poco appetibile, non perché non sia un buon immobile, anzi. Ma il tizio si è separato e il provvedimento presidenziale ha assegnato alla moglie il diritto di abitazione che ha diritto di occupare a tempo indefinito. Provvedimento opponibile all'aggiudicatario e trascritto nei registri immobiliari.

Per questo l'immobile è poco appetibile, ci sono state diverse aste deserte e ora è possibile portarlo via a poco più di 50.000 euro. Ma rischia di restare lì per il motivo detto sopra e scenderà ancora di prezzo.

Il tizio o chi per lui prova a chiedere un saldo e stralcio alla banca offrendo 52.000 euro. (Potrebbe essere necessario documentare una proposta di acquisto di un terzo, per lo stesso importo, oppure no, dipende dalla banca)

In ogni caso molto più probabile che venga accettato.

Considera poi gli innumerevoli livelli di grigio che possono essere nel mezzo tra le due situazioni estreme illustrate. E che una situazione che nasce grigio chiaro negli anni cambia in grigio scuro.

Per questo motivo potrebbe avere senso mettere in vendita l'immobile prima di avere raggiunto gli accordi con i creditori. Sia perché alcuni istituti in particolare vogliono vedere una proposta di acquisto. Sia perchè con le aste che ribassano il prezzo, oggi la banca mi rifiuta una proposta, domani ne accetta una inferiore.


N.B. per agevolare il ragionamento ho semplificato. Nella realtà non esiste un mondo perfetto in cui bisogna fare i conti solo con la banca, come troppo spesso sento dire. E' l'errore più comune e che più mi fa rabbrividire sapendo quello che si rischia.
 

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