Buongiorno a tutti,
Sono interessato all'acquisto di un appartamento, che ho avuto modo di visitare due volte, di cui una insieme al proprietario.
Ho sottoposto all'AI una offerta verbale e, dopo un minimo di negoziazione con la parte venditrice, abbiamo trovato un accordo sull'entità della richiesta.
Per la prosecuzione della trattativa, mi è stato ora richiesto dall'AI, "per formalizzare l'intenzione di procedere" di sottoscrivere una proposta di acquisto,della quale ho poc'anzi ricevuto il modello.
Il documento, tuttavia, si struttura come un contratto preliminare, perchè vi si specificheranno i dati anagrafici delle parti, la descrizione dell'immobile con individuazione catastale, prezzo pattuito, modalità e scadenze di pagamento, data di consegna dell'immobile, garanzia del venditore sull'inesistenza di oneri e trascrizioni pregiudizievoli, indicazione del notaio che redigerà il rogito, compenso di mediazione.
A questo punto i miei problemi sono questi:
1) L'AI non mi consente di visionare alcun documento relativo all'immobile. Mi è stato espressamente detto che sarà possibile visionare la visura ipocatastale solo dopo la firma della "proposta".
Ora, dato che nella clausola sul compenso di mediazione, si legge che sono tenuto a versare all'AI la provvigione non appena la proposta viene accettata, potrei trovarmi nella spiacevole situazione di rinvenire irregolarità dell'immobile e dover comunque corrispondere il compenso all'AI.
Capisco, e condivido, l'intento dell'AI è di non farsi scavalvare, ma contesto il fatto che sul granitico prestampato non vi sia la possibilità di subordinare l'efficacia della proposta ad una presa visione della documentazione dell'immobile.
2) Durante la visita effettuata con l'AI ed il proprietario, il mio perito ha sottolineato la necessità di svolgere alcuni interventi di manutenzione, che saranno in carico al costruttore, in quanto l'immobile, di recente costruzione, è ancora in garanzia. Sul modulo prestampato non vi è possibilità alcuna di formalizzare l'impegno del venditore circa la realizzazione dei lavori. La "proposta" reca soltanto scritto che sarà facoltà delle parti riprodurre il contenuto della stessa in un contratto preliminare integrativo per aggiungere elementi non disciplinati dal documento attuale.
Dato che, leggendo anche altri commenti, mi rendo conto che su questo forum collaborano professionisti seri, vorrei chiedervi se quanto richiesto dall'AI fa parte della normali prassi, oppure no.
Stante la mia seria convinzione di comprare, quella del venditore di vendere, e stante il fatto che a breve incontrerò nuovamente AI e venditore, non potrei proporre loro di passare direttamente alla stesura di un contratto preliminare, che sostituisca il malefico prestampato, faccia salvo il compenso dell'AI, formalizzi tutte le clausole aggiuntive (presa visione documentazione, interventi di manutenzione)?
Grazie
A.
Sono interessato all'acquisto di un appartamento, che ho avuto modo di visitare due volte, di cui una insieme al proprietario.
Ho sottoposto all'AI una offerta verbale e, dopo un minimo di negoziazione con la parte venditrice, abbiamo trovato un accordo sull'entità della richiesta.
Per la prosecuzione della trattativa, mi è stato ora richiesto dall'AI, "per formalizzare l'intenzione di procedere" di sottoscrivere una proposta di acquisto,della quale ho poc'anzi ricevuto il modello.
Il documento, tuttavia, si struttura come un contratto preliminare, perchè vi si specificheranno i dati anagrafici delle parti, la descrizione dell'immobile con individuazione catastale, prezzo pattuito, modalità e scadenze di pagamento, data di consegna dell'immobile, garanzia del venditore sull'inesistenza di oneri e trascrizioni pregiudizievoli, indicazione del notaio che redigerà il rogito, compenso di mediazione.
A questo punto i miei problemi sono questi:
1) L'AI non mi consente di visionare alcun documento relativo all'immobile. Mi è stato espressamente detto che sarà possibile visionare la visura ipocatastale solo dopo la firma della "proposta".
Ora, dato che nella clausola sul compenso di mediazione, si legge che sono tenuto a versare all'AI la provvigione non appena la proposta viene accettata, potrei trovarmi nella spiacevole situazione di rinvenire irregolarità dell'immobile e dover comunque corrispondere il compenso all'AI.
Capisco, e condivido, l'intento dell'AI è di non farsi scavalvare, ma contesto il fatto che sul granitico prestampato non vi sia la possibilità di subordinare l'efficacia della proposta ad una presa visione della documentazione dell'immobile.
2) Durante la visita effettuata con l'AI ed il proprietario, il mio perito ha sottolineato la necessità di svolgere alcuni interventi di manutenzione, che saranno in carico al costruttore, in quanto l'immobile, di recente costruzione, è ancora in garanzia. Sul modulo prestampato non vi è possibilità alcuna di formalizzare l'impegno del venditore circa la realizzazione dei lavori. La "proposta" reca soltanto scritto che sarà facoltà delle parti riprodurre il contenuto della stessa in un contratto preliminare integrativo per aggiungere elementi non disciplinati dal documento attuale.
Dato che, leggendo anche altri commenti, mi rendo conto che su questo forum collaborano professionisti seri, vorrei chiedervi se quanto richiesto dall'AI fa parte della normali prassi, oppure no.
Stante la mia seria convinzione di comprare, quella del venditore di vendere, e stante il fatto che a breve incontrerò nuovamente AI e venditore, non potrei proporre loro di passare direttamente alla stesura di un contratto preliminare, che sostituisca il malefico prestampato, faccia salvo il compenso dell'AI, formalizzi tutte le clausole aggiuntive (presa visione documentazione, interventi di manutenzione)?
Grazie
A.