Buongiorno,
a febbraio abbiamo ricevuto una proposta di acquisto per un appartamento costruito in edilizia convenzionata ricevuto in eredita da mio zio. L'agenzia immobiliare non ci ha mai parlato dei vincoli del prezzo massimo di cessione per questo appartamento ed era in vendita a 90 mila euro e ci ha comunicato di aver trovato un acquirente disposto a pagarlo 80 mila euro. Noi venditori abbiamo quindi accettato la proposta irrevocabile di acquisto, priva di condizioni temporali, subordinata all'ottenimento del mutuo per il compratore.
A tre giorni dal rogito, veniamo contattati dall'agenzia e veniamo informati che il nulla osta rilasciato dal Comune a marzo non è più valido, ma obbligatoriamente il Comune deve indicare un prezzo massimo. Sulla nostra convenzione, del 1983, non sono stabiliti i criteri per il riscatto del diritto di superficie, ma viene indicato solo un esplicito riferimento alla leggi che regolano la materia. Nell'atto di assegnazione dell'immobile, del 1986, vengono solo richiamati i commi 15-19 dell'art.35 della legge 865 del 1971.
A questo punto l'Ufficio tecnico comunale fissa i criteri per la determinazione del prezzo massimo di cessione seguendo, per analogia, un'analoga convenzione: prezzo rivalutato su base Istat deprezzato da percentuali di svalutazione (non previste dalla nostra convenzione). Il prezzo viene stabilito in 61 mila euro.
Quindi, d'accordo con venditore e agenzia, decidiamo di aspettare qualche settimana per l'emanazione del decreto attuativo della legge 136 del 2019. Nel frattempo mio padre, erede e parte venditrice assieme ai suoi fratelli, muore.
Ora l'agenzia ci ha proposto di sottoscrivere un contratto per 70 mila euro di cui 61 mila ufficiali dichiarati nel rogito e 9 mila facendoli passare come mobili e spese varie.
Io non voglio rogitare a queste condizioni, temo che il compratore possa rivalersi per la cifra eccedente.
Cosa mi consigliate di fare? Io vorrei fare pressioni sull'Ufficio tecnico per determinare il prezzo massimo di cessione tenendo conto solo della rivalutazione Istat e nel frattempo aspetterei che venga emanato il decreto attuativo, visto che comunque ho la necessità di attendere per la successione.
a febbraio abbiamo ricevuto una proposta di acquisto per un appartamento costruito in edilizia convenzionata ricevuto in eredita da mio zio. L'agenzia immobiliare non ci ha mai parlato dei vincoli del prezzo massimo di cessione per questo appartamento ed era in vendita a 90 mila euro e ci ha comunicato di aver trovato un acquirente disposto a pagarlo 80 mila euro. Noi venditori abbiamo quindi accettato la proposta irrevocabile di acquisto, priva di condizioni temporali, subordinata all'ottenimento del mutuo per il compratore.
A tre giorni dal rogito, veniamo contattati dall'agenzia e veniamo informati che il nulla osta rilasciato dal Comune a marzo non è più valido, ma obbligatoriamente il Comune deve indicare un prezzo massimo. Sulla nostra convenzione, del 1983, non sono stabiliti i criteri per il riscatto del diritto di superficie, ma viene indicato solo un esplicito riferimento alla leggi che regolano la materia. Nell'atto di assegnazione dell'immobile, del 1986, vengono solo richiamati i commi 15-19 dell'art.35 della legge 865 del 1971.
A questo punto l'Ufficio tecnico comunale fissa i criteri per la determinazione del prezzo massimo di cessione seguendo, per analogia, un'analoga convenzione: prezzo rivalutato su base Istat deprezzato da percentuali di svalutazione (non previste dalla nostra convenzione). Il prezzo viene stabilito in 61 mila euro.
Quindi, d'accordo con venditore e agenzia, decidiamo di aspettare qualche settimana per l'emanazione del decreto attuativo della legge 136 del 2019. Nel frattempo mio padre, erede e parte venditrice assieme ai suoi fratelli, muore.
Ora l'agenzia ci ha proposto di sottoscrivere un contratto per 70 mila euro di cui 61 mila ufficiali dichiarati nel rogito e 9 mila facendoli passare come mobili e spese varie.
Io non voglio rogitare a queste condizioni, temo che il compratore possa rivalersi per la cifra eccedente.
Cosa mi consigliate di fare? Io vorrei fare pressioni sull'Ufficio tecnico per determinare il prezzo massimo di cessione tenendo conto solo della rivalutazione Istat e nel frattempo aspetterei che venga emanato il decreto attuativo, visto che comunque ho la necessità di attendere per la successione.