giovanni cuneo

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Salve,
per l'acquisto di un alloggio abbiamo fatto una "proposta di acquisto" con relativo assegno; il venditore ha accettato la proposta ed incassato l'assegno.

Però abbiamo scoperto, successivamente alla proposta di acquisto, che l'immobile è stato donato dalla mamma della venditrice.

Il problema è che la banca non vuole concedere il mutuo.

L'agenzia quando abbiamo fatto la proposta non ha detto niente; non aveva l'ogglico di comunicarci che l'alloggio era stato donato ?

Grazie.

Premetto che l'agente immobiliare sapeva benissimo che l'immobile veniva comprato con mutuo.
 
Ultima modifica di un moderatore:

StLegaleDeValeriRoma

Membro Assiduo
Professionista
certamente la diligenza professionale poteva prevederlo ma non tutti se ne curano, ora occorre valutare quanto inserito nella proposta in merito alle caratteristiche dell'immobile e se è stata inserita la sospensiva in riferimento al mutuo, comunque l'immobile oggetto di donazione poteva essere venduto come noto, certamente l'aspirante acquirente doveva cautelarsi affidandosi ad un legale che lo avrebbe consigliato al meglio se procedere o meno con la proposta di acquisto avendo necessità di un mutuo.... una consulenza preliminare che non prevede un compenso simile ad una provvigione può evitare queste situazioni, meglio prevenire che curare....
 

giovanni cuneo

Membro Ordinario
Privato Cittadino
A mio parere, l'agente immobiliare è "obbligato" a comunicare al futuro acquirente che l'immobile è pervenuto alla parte venditrice tramite donazione.

Questo è stato confermato anche dalla Cassazione.

L'agente immobiliare deve tutelare sia il venditore che l'acquirente.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
certamente la diligenza professionale poteva prevederlo ma non tutti se ne curano, ora occorre valutare quanto inserito nella proposta in merito alle caratteristiche dell'immobile e se è stata inserita la sospensiva in riferimento al mutuo, comunque l'immobile oggetto di donazione poteva essere venduto come noto, certamente l'aspirante acquirente doveva cautelarsi affidandosi ad un legale che lo avrebbe consigliato al meglio se procedere o meno con la proposta di acquisto avendo necessità di un mutuo.... una consulenza preliminare che non prevede un compenso simile ad una provvigione può evitare queste situazioni, meglio prevenire che curare....

La risposta, che l'aspirante acquirente, doveva cautelarsi con il legale, prima di fare la proposta, fa' sorridere.

Semmai, prima di avanzarla, si sarebbe dovuto esaminare, gli atti di provenienza.

Diligenza comune, che costa ancora meno, di quel compenso preliminare, tanto differente, da quello di una provvigione.
 
Ultima modifica:

giovanni cuneo

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Quindi quando vado da una agenzia immobiliare mi porto un geometra un avvocato un ingegnere ?

Scusate ma l’art. 1759, comma 1, del codice civile a cosa serve ?
 
Ultima modifica di un moderatore:

StLegaleDeValeriRoma

Membro Assiduo
Professionista
La risposta, che l'aspirante acquirente, doveva cautelarsi con il legale, prima di fare la proposta, fa' sorridere.
Diligenza comune, che costa ancora meno, di quel compenso preliminare, tanto differente, da quello di una provvigione.


Non credo, egregio Pyer, che il sig. privato cittadino che riferisce la sua disavventura abbia voglia di sorridere anche se continuerà a non portarsi.... nessuno come dovesse trattare l'acquisto di una bicicletta.
La diligenza è richiesta al mediatore e non al cliente che si affida a costui pensando di rivolgersi ad un professionista.
Ad ogni modo il consiglio su cosa verificare prima di attivarsi con una diffida al mediatore è chiaro e non lascia dubbi.
Le sentenze son riservate ai giudici e non si ottengono in questa sede.
 
Ultima modifica:

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Meglio ora se parliamo di soluzioni che puoi suggerire al tuo agente nel caso non gli vengano in mente:

- se donante e donatario sono tutt'ora in vita (e l'atto è una semplice donazione senza intrecci carpiati con una divisione a piu' soggetti, per esempio).
Atto di risoluzione consensuale, in pratica il bene donato torna indietro e la madre sarà la venditrice verso di te. Senti se per la tua banca va bene una soluzione del genere.

- attivazione apposita polizza (cerca polizza donazione sicura su google).
Ancora meno banche la accettano ma a volte è una soluzione.

Facci sapere.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
La risposta, che l'aspirante acquirente, doveva cautelarsi con il legale, prima di fare la proposta, fa' sorridere.
Diligenza comune, che costa ancora meno, di quel compenso preliminare, tanto differente, da quello di una provvigione.


Non credo, egregio Pyer, che il sig. privato cittadino che riferisce la sua disavventura abbia voglia di sorridere anche se continuerà a non portarsi.... nessuno come dovesse trattare l'acquisto di una bicicletta.
La diligenza è richiesta al mediatore e non al cliente che si affida a costui pensando di rivolgersi ad un professionista.
Ad ogni modo il consiglio su cosa verificare prima di attivarsi con una diffida al mediatore è chiaro e non lascia dubbi.
Le sentenze son riservate ai giudici e non si ottengono in questa sede.

Chiaro.

Come pure l'evidenza, che se sia un privato cittadino, il mediatore, un legale o un qualsiasi pinco pallino incaricato, a dover porre in essere, la diligenza necessaria, la risposta corretta, non cambia.

Risultando dalla consultazione degli atti di provenienza.

O no, pregevolissimo De Valeri..?
 

Avv Luigi Polidoro

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Professionista
La risoluzione consensuale della donazione rappresenta il modo più semplice per ottenere il mutuo e finalizzare l'acquisto.
Purtroppo solo in astratto.
Se infatti il preliminare non contiene, come mi pare di capire, clausole che ne subordinino l'efficacia alla concessione di un finanziamento, il promittente venditore potrà limitarsi a contestare l'inadempienza del promissario acquirente (dovevi rogitare ma non lo hai fatto - non mi interessa sei soldi dovevi farteli prestare da banca familiare e se li avevi su conto) trattenendo la caparra versata.
Cerca di capire se l'agente è disposto a spalleggiarti nel proporre al venditore la risoluzione consensuale della donazione.
Credo che potresti considerare anche l'opportunità (in seconda battuta) di partecipare alle spese notarili per l'atto di risoluzione.
In sostanza, in assenza di una clausola sospensiva relativa il finanziamento, @giovanni cuneo ti trovi una posizione sfavorevole.
Il consiglio è quello di verificare l'esistenza di una possibilità di accordo.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto