Alex78

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
"la presente è condizionata all'ottenimento del mutuo ipotecario indicato al punto d (dove ce scritta somma minima e istituto bancario con filiale) pertanto in caso di diniego la presente perderà d'efficacia.."
Oggi ci ha chiamato l'agente dicendoci che visto l'insorgere di questi problemi, possiamo annullare la compravendita presentando una lettera della banca dove ce scritto che la pratica col mutuo richiesto non è fattibile.
Purtroppo, come spiegato in precedenza, le banche dove ci siamo rivolti non hanno aperto la pratica perche dopo una consulenza interna di più giorni (e dopo aver lasciato documentazione reddituale e quello dell'immobile) ci hanno riferito che la pratica non sarebbe fattibile e sarebbe anche inutile aprire questa richiesta visto che si pagherebbero dei soldi con un risultato negativo assicurato. Cosa dovremmo fare??
 

Sim

Membro Senior
Agente Immobiliare
Io non vedo problemi e il collega di turno potrebbe evitare di fare lo squalo. Visto che nella proposta è stata indicata con precisione la cifra richiesta per il mutuo, la banca e addirittura la filiale dove sarebbe stata presentata la domanda e visto che non c'è stato un esito positivo, la condizione non s'è presentata, quindi la proposta di acquisto non è valida. Stop.
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
"la presente è condizionata all'ottenimento del mutuo ipotecario indicato al punto d (dove ce scritta somma minima e istituto bancario con filiale) pertanto in caso di diniego la presente perderà d'efficacia.."
Oggi ci ha chiamato l'agente dicendoci che visto l'insorgere di questi problemi, possiamo annullare la compravendita presentando una lettera della banca dove ce scritto che la pratica col mutuo richiesto non è fattibile.
Purtroppo, come spiegato in precedenza, le banche dove ci siamo rivolti non hanno aperto la pratica perche dopo una consulenza interna di più giorni (e dopo aver lasciato documentazione reddituale e quello dell'immobile) ci hanno riferito che la pratica non sarebbe fattibile e sarebbe anche inutile aprire questa richiesta visto che si pagherebbero dei soldi con un risultato negativo assicurato. Cosa dovremmo fare??
Io farei quello che ti ho scritto nel post #5 nel caso facessero problemi a restituirti i soldi
 

Alex78

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Io farei quello che ti ho scritto nel post #5 nel caso facessero problemi a restituirti i soldi


Purtroppo la responsabile della Banca alla quale ci siamo rivolti, ci dice che non vi possiamo dare nessuna lettera di diniego del mutuo richiesto proprio perche è stata una "consultazione interna con esito negativo" e non ce stata nessuna apertura ufficiale della pratica da parte della Banca.
Domani andiamo di nuovo in agenzia a spiegare meglio la situazione, e se vogliamo poi essere fiscali e "nelle regole" possiamo aprire sto mutuo, il risultato sarà negativo e quindi il documento da presentare all'agente immobiliare ce l'avremmo.
 

annemary

Membro Attivo
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti,
è la prima volta anche per me che scrivo ed ho un problema simile a quello di Alex78.
Allora, in data 7/5 c.a. abbiamo fatto una proposta d'acquisto per un immobile versando euro 15.000, (proveniente in parte dalla caparra per la vendita del ns. appartamento) che, una volta accettata, è diventata caparra confirmatoria e l'atto notarile doveva essere stipulato entro il 30/6. Intercorrendo così poco tempo fra la firma del compromesso e la firma del rogito, l'agente stesso ci ha consigliato che potevamo pure saltare la fase del compromesso. (L'agente è stato pagato al momento della firma)
Purtroppo, il saldo dell'acquisto doveva pervenire parte da un mutuo, erogato senza problemi dalla banca, e la maggior parte dalla vendita del ns. appartamento. Il ns. acquirente, però, si è praticamente dileguato! e la proprietaria della casa che vorremmo acquistare ci ha imposto la data finale del 24/7, dopodichè si tratterrà la caparra a titolo di risarcimento. Dal momento che la data del rogito era stata spostata al 12/7 ci aveva pure mandato un telegramma di diffida a presentarci pena nullità del contratto.
Da parte sua ci ha proposto di mantenere l'accordo in piedi ma a condizione di darle ancora 15.000 euro. Di questo siamo molto restii, anche perchè adesso dobbiamo rimettere l'appartamento sul mercato, non sappiamo quanto tempo ci vorrà, e se poi lei ci da un altro ultimatum e si trattiene tutto?
Quello che volevo chiedere, ma è giusto che lei si trattenga la caparra, tutto sommato il "danno" a lei è costato solo per due mesi, mentre noi siamo stati 6 mesi ad aspettare questo tizio mentre altri acquirenti potevano benissimno farsi avanti!
Cosa mi consigliate di fare? Vale la pena andare da un avvocato? Cosa dice la legge?
Grazie dell'attenzione e scusate se mi sono dilungata, spero di essere stata chiara!
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti,
è la prima volta anche per me che scrivo ed ho un problema simile a quello di Alex78.
Allora, in data 7/5 c.a. abbiamo fatto una proposta d'acquisto per un immobile versando euro 15.000, (proveniente in parte dalla caparra per la vendita del ns. appartamento) che, una volta accettata, è diventata caparra confirmatoria e l'atto notarile doveva essere stipulato entro il 30/6. Intercorrendo così poco tempo fra la firma del compromesso e la firma del rogito, l'agente stesso ci ha consigliato che potevamo pure saltare la fase del compromesso. (L'agente è stato pagato al momento della firma)
Purtroppo, il saldo dell'acquisto doveva pervenire parte da un mutuo, erogato senza problemi dalla banca, e la maggior parte dalla vendita del ns. appartamento. Il ns. acquirente, però, si è praticamente dileguato! e la proprietaria della casa che vorremmo acquistare ci ha imposto la data finale del 24/7, dopodichè si tratterrà la caparra a titolo di risarcimento. Dal momento che la data del rogito era stata spostata al 12/7 ci aveva pure mandato un telegramma di diffida a presentarci pena nullità del contratto.
Da parte sua ci ha proposto di mantenere l'accordo in piedi ma a condizione di darle ancora 15.000 euro. Di questo siamo molto restii, anche perchè adesso dobbiamo rimettere l'appartamento sul mercato, non sappiamo quanto tempo ci vorrà, e se poi lei ci da un altro ultimatum e si trattiene tutto?
Quello che volevo chiedere, ma è giusto che lei si trattenga la caparra, tutto sommato il "danno" a lei è costato solo per due mesi, mentre noi siamo stati 6 mesi ad aspettare questo tizio mentre altri acquirenti potevano benissimno farsi avanti!
Cosa mi consigliate di fare? Vale la pena andare da un avvocato? Cosa dice la legge?
Grazie dell'attenzione e scusate se mi sono dilungata, spero di essere stata chiara!
Mi permetto di iniziare a rispondenti io, poi sicuramente lo faranno anche altri più esperti di me. Innanzitutto, a me sembra che il tuo caso non assomigli per niente a quello di Alex78, ma che sia molto più complesso. Ti sei imbarcata in una trattativa complicata, specie di questi tempi, quando sarebbe stato molto più sicuro invece prima vendere casa tua, poi acquistare il nuovo appartamento, andando nel frattempo a vivere da parenti, amici, amanti, etc. o in affitto. Se non ci sono clausole sospensive di mezzo, l'affare si è concluso correttamente e l'agente ha giustamente incassato la provvigione, che quindi non puoi più recuperare. Visto che l'affare si è concluso, la signora ha tutto il diritto di trattenere la caparra ed anzi ti va anche bene che non ti obblighi a procedere all'acquisto. Io quindi non mi rivolgerei ad un avvocato, a meno che non intenda rivalerti nei confronti dell'acquirente del tuo appartamento (ma questa è un'altra storia). Trovo ancor più rischioso sborsare altri 15000 € per mantenere in vita un affare nato male. Riassumendo hai un saldo negativo di 15000 € (caparra persa) + provvigione agente (acquisto ) + eventuale provvigione agente vendita - caparra incassata per mancata vendita. Forse ti conviene rassegnarti e accettare la perdita, per evitare guai peggiori.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Purtroppo, Specialist ha ragione.

Per la legge tu sei inadempiente nei confronti della tua venditrice, così come il tuo acquirente è stato indempiente nei tuoi confronti: sei stata sfortunata.
 

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