Buongiorno mi trovo in una situazione di stallo. Vi spiego.
Metto in vendita il mio immobile, richiedo consapevolmente una cifra un pò al di sopra del suo valore per mantenere un margine di trattabilità.
Demando l'incarico di vendita ad una nota agenzia in franchising stabilendo prezzi e provvigioni. A distanza di un anno dall'incarico trovano un potenziale acquirente (nel frattempo avevo ovviamente abbassato la richiesta ad un prezzo giusto), che fa una proposta ben al di sotto del valore di mercato vincolata all'accettazione del mutuo, io a malincuore accetto perchè comunque sono in una situazione di difficoltà e salgo sul treno che sta passando ed amen.
Ma...ci sono dei ma.L'acquirente è una persona economicamente "debole" e deve chiedere il 100% del mutuo, a me questa cosa non era stata illustrata in modo chiaro quando ho firmato la proposta (e se proprio devo dirla tutta non avevo capito che la caparra e tutta la proposta erano da intendersi vincolati all'accettazione del mutuo, pensavo che questa clausola riguardasse l'obbligatorietà dell'acquisto...potrebbe essere un mea culpa, ma anche dell'agente immobiliare che a mio parere dovrebbe chiarire qualsiasi cosa in una trattativa, in fin dei fatti è il suo mestiere per me è la prima volta che mi cimento in una trattativa di vendita...ma va bhe, ormai è andata così).
In pratica nella proposta vengono indicati 5 mesi per la scadenza che coincidono con la scadenza del mandato.
In pratica dopo aver firmato la proposta con quelle condizioni vengo ricontatto dopo circa 15 gg e mi viene chiesto di firmare una seconda proposta con una cifra del 20% più alta rispetto alla prima, ma in modo del tutto fittizio nel senso che a me entravano in tasca solo quelli della prima proposta e che la seconda serviva solamente all'acquirente per avere un mutuo più alto e che contrariamente non avrebbe mai ottenuto la concessione del mutuo. Mi invogliano dicendo che non vi sono conseguenze e cercando di convincermi dicendo che è una pratica diffusa se non addirittura la norma. Io mi rifiuto categoricamente perchè sono consapevole che si tratta di falso in atto pubblico. E comunque faccio notare che questa cosa sarebbe stato corretto prospettarmela nel momento in cui avevo accettato la prima proposta....della serie patti chiari e amicizia lunga, loro mi dicono che non sapevano che avrebbero dovuto proporla e che aveva sbagliato il broker dell'acquirente.
Passano i mesi e mi fanno capire che il mutuo secondo l'agente non sarebbe passato e mi propongono altri acquirenti con cifre vergognosamente più basse che quasi quasi avrei accettato per uscire da questa situazione (in tutto questo la proposta del mutuo era on the road).
Finalmente mi prendo di coraggio e contatto direttamente il potenziale acquirente e mi spiega
1. che l'agente gli aveva parlato fin dall'inizio della proposta falsa e gonfiata ed è stato proprio lui a suggerirla, ma no quando ha fatto la proposta ma quando ha visionato l'appartamento (quindi prima). L'acquirente mi dice inoltre che l'agente ci ha fatto firmare la proposta con la cifra più bassa perchè aveva sbagliato a compilarla....insomma una distrazione....ma vai là, ma chi ci crede, è chiaro che non me ne ha parlato subito perchè conoscendomi un minimo sapeva che come minimo avrei rivoltato gambe all'aria la scrivania. In pratica prima mi ha convinto a firmare e poi ha sganciato la magagna. E credo assolutamente nella buona fede dell'acquirente perchè mi ha spiegato che solo dopo ha capito che era una cosa illegale e voleva contattarmi per dire di fermare questa cosa e non firmarla, ma l'agenzia si è guardata bene dal fornirgli il mio numero.
2. l'acquirente mi spiega che l'agenzia gli ha proposto varie banche che dicevano solo no oppure si ma a tassi da usuraio (domanda per gli esperti, ma alle agenzie viene riconosciuta % sui mutui accordati?) e che gli hanno fatto perdere tempo su tempo, al che stufo decide di muoversi privatamente e trova una nota banca che gli dice si ma si aspetta il riconoscimento di un garante....oggisembra che a distanza di pochi giorni dalla scadenza della proposta (10gg) qualcosa si muova, hanno fatto la perizia ma ancora non si ha risposta sul garante.
A questo punto mi chiedo
se la proposta scade e ancora non si sa nulla (accettazione mutuo) io posso ritirami dalla vendita anche se già è stata fatta la perizia della casa?
Se decido di rimanere in stallo ed aspettare oltre la data della proposta sono obbligato a riconoscere l'intera cifra di % all'agenzia? Sinceramente io ritengo sia giusto pagare per un servizio ricevuto, ma io cosa ho ricevuto? Siamo andati oltre la scadenza del mandato e mi hanno proposto irregolarità assurde, alcune ho voluto ometterle ma ce ne sono altre. Come mi devo comportare?
Qui stiamo parlando di una pratica in cui la proposta a giorni scade e a giorni scade anche il mandato dell'agenzia.
Metto in vendita il mio immobile, richiedo consapevolmente una cifra un pò al di sopra del suo valore per mantenere un margine di trattabilità.
Demando l'incarico di vendita ad una nota agenzia in franchising stabilendo prezzi e provvigioni. A distanza di un anno dall'incarico trovano un potenziale acquirente (nel frattempo avevo ovviamente abbassato la richiesta ad un prezzo giusto), che fa una proposta ben al di sotto del valore di mercato vincolata all'accettazione del mutuo, io a malincuore accetto perchè comunque sono in una situazione di difficoltà e salgo sul treno che sta passando ed amen.
Ma...ci sono dei ma.L'acquirente è una persona economicamente "debole" e deve chiedere il 100% del mutuo, a me questa cosa non era stata illustrata in modo chiaro quando ho firmato la proposta (e se proprio devo dirla tutta non avevo capito che la caparra e tutta la proposta erano da intendersi vincolati all'accettazione del mutuo, pensavo che questa clausola riguardasse l'obbligatorietà dell'acquisto...potrebbe essere un mea culpa, ma anche dell'agente immobiliare che a mio parere dovrebbe chiarire qualsiasi cosa in una trattativa, in fin dei fatti è il suo mestiere per me è la prima volta che mi cimento in una trattativa di vendita...ma va bhe, ormai è andata così).
In pratica nella proposta vengono indicati 5 mesi per la scadenza che coincidono con la scadenza del mandato.
In pratica dopo aver firmato la proposta con quelle condizioni vengo ricontatto dopo circa 15 gg e mi viene chiesto di firmare una seconda proposta con una cifra del 20% più alta rispetto alla prima, ma in modo del tutto fittizio nel senso che a me entravano in tasca solo quelli della prima proposta e che la seconda serviva solamente all'acquirente per avere un mutuo più alto e che contrariamente non avrebbe mai ottenuto la concessione del mutuo. Mi invogliano dicendo che non vi sono conseguenze e cercando di convincermi dicendo che è una pratica diffusa se non addirittura la norma. Io mi rifiuto categoricamente perchè sono consapevole che si tratta di falso in atto pubblico. E comunque faccio notare che questa cosa sarebbe stato corretto prospettarmela nel momento in cui avevo accettato la prima proposta....della serie patti chiari e amicizia lunga, loro mi dicono che non sapevano che avrebbero dovuto proporla e che aveva sbagliato il broker dell'acquirente.
Passano i mesi e mi fanno capire che il mutuo secondo l'agente non sarebbe passato e mi propongono altri acquirenti con cifre vergognosamente più basse che quasi quasi avrei accettato per uscire da questa situazione (in tutto questo la proposta del mutuo era on the road).
Finalmente mi prendo di coraggio e contatto direttamente il potenziale acquirente e mi spiega
1. che l'agente gli aveva parlato fin dall'inizio della proposta falsa e gonfiata ed è stato proprio lui a suggerirla, ma no quando ha fatto la proposta ma quando ha visionato l'appartamento (quindi prima). L'acquirente mi dice inoltre che l'agente ci ha fatto firmare la proposta con la cifra più bassa perchè aveva sbagliato a compilarla....insomma una distrazione....ma vai là, ma chi ci crede, è chiaro che non me ne ha parlato subito perchè conoscendomi un minimo sapeva che come minimo avrei rivoltato gambe all'aria la scrivania. In pratica prima mi ha convinto a firmare e poi ha sganciato la magagna. E credo assolutamente nella buona fede dell'acquirente perchè mi ha spiegato che solo dopo ha capito che era una cosa illegale e voleva contattarmi per dire di fermare questa cosa e non firmarla, ma l'agenzia si è guardata bene dal fornirgli il mio numero.
2. l'acquirente mi spiega che l'agenzia gli ha proposto varie banche che dicevano solo no oppure si ma a tassi da usuraio (domanda per gli esperti, ma alle agenzie viene riconosciuta % sui mutui accordati?) e che gli hanno fatto perdere tempo su tempo, al che stufo decide di muoversi privatamente e trova una nota banca che gli dice si ma si aspetta il riconoscimento di un garante....oggisembra che a distanza di pochi giorni dalla scadenza della proposta (10gg) qualcosa si muova, hanno fatto la perizia ma ancora non si ha risposta sul garante.
A questo punto mi chiedo
se la proposta scade e ancora non si sa nulla (accettazione mutuo) io posso ritirami dalla vendita anche se già è stata fatta la perizia della casa?
Se decido di rimanere in stallo ed aspettare oltre la data della proposta sono obbligato a riconoscere l'intera cifra di % all'agenzia? Sinceramente io ritengo sia giusto pagare per un servizio ricevuto, ma io cosa ho ricevuto? Siamo andati oltre la scadenza del mandato e mi hanno proposto irregolarità assurde, alcune ho voluto ometterle ma ce ne sono altre. Come mi devo comportare?
Qui stiamo parlando di una pratica in cui la proposta a giorni scade e a giorni scade anche il mandato dell'agenzia.