Salve,
innanzitutto grazie a chiunque voglia aiutarmi.
Vengo subito al dunque, lavoro in un'agenzia da circa un'anno. Ho fatto visionare un'immobile commerciale ad un possibile acquirente, assicurandogli la facilità di locazione dello stesso (viste le numerose richieste che avevamo avuto).
L'acquirente ha sottoscritto una proposta e lasciato un'assegno a garanzia. Nella proposta ha però voluto che fosse aggiunta la clausola "offerta vincolata alla stipula di un contratto di locazione (canone mensile € xxx)".
Ho sottoposto (verbalmente) la proposta al venditore, il quale ha accettato (sempre verbalmente).
Ho ricontattato tutte le persone che ci avevano chiesto quell'immobile in locazione ma più nessuno era interessato e nessun'altro sono riuscito a trovare.
Decorsi i 30 giorni dalla proposta l'acquirente mi ha fatto recapitare una lettera dall'avvocato chiedendo la restituzione della caparra e diffidandomi al pagamento di un indennizzo equivalente a quella che sarebbe stata la provvigione (3000,00 €) a causa della mia inadempienza (ovvero non aver comunicato in forma scritta l'accettazione o meno della proposta).
Qualcuno ha vissuto situazioni simili? Mi conviene pagare o in sede Giudiziale avrò la meglio?
Grazie mille!!
innanzitutto grazie a chiunque voglia aiutarmi.
Vengo subito al dunque, lavoro in un'agenzia da circa un'anno. Ho fatto visionare un'immobile commerciale ad un possibile acquirente, assicurandogli la facilità di locazione dello stesso (viste le numerose richieste che avevamo avuto).
L'acquirente ha sottoscritto una proposta e lasciato un'assegno a garanzia. Nella proposta ha però voluto che fosse aggiunta la clausola "offerta vincolata alla stipula di un contratto di locazione (canone mensile € xxx)".
Ho sottoposto (verbalmente) la proposta al venditore, il quale ha accettato (sempre verbalmente).
Ho ricontattato tutte le persone che ci avevano chiesto quell'immobile in locazione ma più nessuno era interessato e nessun'altro sono riuscito a trovare.
Decorsi i 30 giorni dalla proposta l'acquirente mi ha fatto recapitare una lettera dall'avvocato chiedendo la restituzione della caparra e diffidandomi al pagamento di un indennizzo equivalente a quella che sarebbe stata la provvigione (3000,00 €) a causa della mia inadempienza (ovvero non aver comunicato in forma scritta l'accettazione o meno della proposta).
Qualcuno ha vissuto situazioni simili? Mi conviene pagare o in sede Giudiziale avrò la meglio?
Grazie mille!!