I danni sono muri o infissi rotti...cose asportate, mobili danneggiati....una stuccata e una tinteggiata può farli il conduttore senza obbligo di ripristino al rilascio e versare comunque il deposito cauzionale a garanzia degli altri danni portati ad esempio.No, ma la normativa prevede un deposito cauzionale.
Il deposito cauzionale è richiesto per eventuali danni che fossero riscontrabili nel momento in cui si abbandona l'alloggio. Fatto salvo il deperimento d'uso.
Quindi il bene viene consegnato pulito, stuccato, imbiancato, con la messa a terra e con tutti i requisiti a norma che occorrono per avere i legittimi frutti maturandi come viene previsto nel contratto.
Se uno di questi requisiti fosse assente (faccio l'esempio classico della messa a terra) un inquilino "zelante" potrebbe anche impugnare il contratto e renderlo nullo. Mentre invece il più delle volte questo zelante conduttore non paga la pigione...!
Preso in consegna il bene, puoi colorare i muri azzurri, rossi o anche pistacchio, quando riconsegni il bene, lo riconsegni così come ti è stato affidato.
Diversamente si utilizzerà il fondo costituito in cauzione per il ripristino dei locali.
Questa è la normativa.
La norma non si limita a legiferare sul colore delle pareti, ma sulla necessità di far trovare un bene pronto per il proprio utilizzo e godimento.
Diversamente, quando si consegna un alloggio al di fuori del rispetto delle normative, o come nel caso in questione, in pessimo stato di manutenzione, al momento della riconsegna nasceranno le "solite" tristi polemiche e invettive.
Ciò accade a fronte o se si preferisce, "in barba"...
Agli accordi, alle armonie, alle intese, alle concordie, ai trattati, alle convenzioni, alle transazioni, che chissà come mai, il più delle volte a fine contratto, tra questi "collusi" non sussistono più.
Ne convieni o non ne convieni..?
Si dovrebbe fare un affitto parziale ma non so, in concreto, come influisca sull'IMUIo direi che se il proprietario mantiene la residenza (cioè la propria dimora abituale) nell'immobile dato in affitto, si configura formalmente una situazione nella quale tale proprietario affitta una parte della propria casa. Ciò è ammissibile, ed in tale condizione ovviamente il proprietario può continuare ad entrare nella casa in cui risiede.
Ovviamente questo secondo la mia opinione. Sono curioso di leggere altri orientamenti. Con la crescita dell'IMU sulle seconde case, e con la conseguente convenienza a mantenere la residenza in un immobile tenuto a disposizione, suppongo che tali situazioni tendano a diventare frequenti.
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