I canoni di Milano risultano fermi al 1999 (l’accordo dovrebbe essere rivisto il prima possibile). Purtroppo per te l’accordo è ancora valido, anzi è valido dal 1999 fino a quando non se ne stipula uno nuovo: inoltre l’accordo – se bene interpreto - non prevede, come previsto dal DM 14/07/2004, che la tabella dei canoni venga adeguata all’ISTAT, prendendo il valore al metro quadrato dell’accordo territoriale e adeguandolo all’intera variazione ISTAT intercorsa tra il mese successivo alla data di sottoscrizione dell’accordo in questione e il mese precedente la stipula del nuovo singolo contratto di locazione, come fa ad esempio, recependo il citato DM, il comune di Venezia: “I valori minimi e massimi previsti dal presente Accordo e dai suoi allegati si intendono annualmente assoggettati a revisione Istat in ragione del 100% con riferimento all'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati del giugno 2004 in assenza di un nuovo accordo di cui infra, l'indicizzazione si applicherà peraltro unicamente ai nuovi contratti aventi decorrenza a partire dal 1° luglio 2005.”.
E’ da osservare, comunque, che alcuni accordi territoriali non prevedono alcun tipo di adeguamento delle tabelle dei canoni, in quanto non è esplicitamente pattuito nell'accordo stesso (vedi Modena), altri, come il comune di Pisa, lo fanno al 75%: “Per i contratti stipulati nel periodo successivo alla firma del presente Accordo, le fasce di cui al successivo articolo 5 potranno essere rivalutate annualmente con la variazione accertata dall’ISTAT, intervenuta dalla data di sottoscrizione dell’accordo alla data di sottoscrizione del nuovo contratto di locazione, in misura del 75% (indice FOI) riferita al mese di Marzo di ogni anno”, altri ancora al 100% (cfr. Venezia).
Altro discorso, invece, è il semplice adeguamento, in corso di contratto, del canone scritto e registrato, il quale non può superare il 75% ISTAT: infatti nell’accordo di Milano si legge “Aggiornamento del canone di locazione – Il canone di locazione potrà essere aggiornato annualmente nella misura massima del 75% della variazione annuale dell’indice dei prezzi al consumo accertata dall’ISTAT per le famiglie degli operai e degli impiegati verificatasi nell’anno contrattuale precedente quello di decorrenza dell’aggiornamento”. Lo stesso dicasi nell’accordo territoriale del comune di Modena: “Il canone potrà essere aggiornato annualmente in misura contrattata e comunque non superiore al 75% della variazione ISTAT. L’adeguamento del canone decorrerà dal mese successivo a quello in cui ne viene fatta richiesta con lettera raccomandata, anche a mano”.