Alessi M.

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Nuova collaborazione con agenzia immobiliare, la quale non ha nessun agente ma solo il proprietario che svolge la professione.

Quali condizioni provvigionali sarebbero giuste?

L’agenzia vanta un vasto portafoglio di immobili, sui quali dovrei lavorare anche io.

Fisso iniziale + provvigione ?
Solo provvigioni ?
Quanto?


Per me è una zona nuova.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Nuova collaborazione con agenzia immobiliare, la quale non ha nessun agente ma solo il proprietario che svolge la professione.

Quali condizioni provvigionali sarebbero giuste?

L’agenzia vanta un vasto portafoglio di immobili, sui quali dovrei lavorare anche io.

Fisso iniziale + provvigione ?
Solo provvigioni ?
Quanto?


Per me è una zona nuova.

Un fisso e' sacro Alessi,

Anche se meglio sarebbe definirlo rimborso spese.
Quanto meno per sostenere l'onere della rappresentanza per conto di quella societa'.

Fatto salvo questo, per me, meglio e' suddividere e quantificare le due azioni.

L'acquisizione (che vale di piu) pagata al 25% mentre la sola vendita al 10% .

Su questa scorta, ti suggerisco di puntare di piu sulla prima fase, ovvero quella dell'acquisizione, per costituire quel portfolio di proposte, che conosci e farai saldo.
Piuttosto, che puntare su quel portfolio gia' esistente, magari pure giacente e che neppure conosci.

Una cosa che non conosci difficilmente sara' controllabile.

Se poi "la macchina" non e' a posto ancor di piu' sara' difficile manovrare.

Se la qualita' di quelle acquisizioni sara' scadente, se quando fissi un appuntamento "spariscono", se sono in trattativa con altri, se hanno gia' venduto due mesi fa', se non si ricordavano neppure di tale agenzia, girerai a vuoto, senza concludere nulla.

Se cio' ti apparira' in essere, le circostanze diranno molto, sulla qualita' e l'efficacia di quell'agenzia.

In ogni caso, costituire un portfolio immobili, di prodotti "papabili" alla vendita, resta la cosa che devi fare.

Quella la tua dote.
Per trosformare il tuo rimborso spese in un contratto a progetto.
Fino a puntare, nel volgere di qualche anno, ad ottenere un contratto a tempo indeterminato.
Pure part-time.
Per mantenere bilanciato e vivo il rapporto provvigionale.
Che diversamente per il tuo datore non avrebbe senso remunerare.

Con una dote costante, di immobili vendibili e che si vendono, qualsiasi imprenditore che sia sano, si guarderebbe bene dal perderti.

Considerato, che esistono contratti a tutele crescenti, che per i primi tre anni, sono pure meno onerosi di quelli a progetto.

Se invece le cose andranno peggio, potrai lasciare, portando via con te la tua dote.
Continuando per te stesso oppure per altri gruppi immobiliari.

Al 25% per cento a vendita, potrai pure permetterti di far vendere altri, colleghi, collaboratori etc.
Tanto.
Basta che vadano ad aprire la porta.

Perche' anche un somaro sa' vendere un prodotto vendibile.
 
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Alessi M.

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Un fisso e' sacro Alessi,

Anche se meglio sarebbe definirlo rimborso spese.
Quanto meno per sostenere l'onere della rappresentanza per conto di quella societa'.

Fatto salvo questo, per me, meglio e' suddividere e quantificare le due azioni.

L'acquisizione (che vale di piu) pagata al 25% mentre la sola vendita al 10% .

Su questa scorta, ti suggerisco di puntare di piu sulla prima fase, ovvero quella dell'acquisizione, per costituire quel portfolio di proposte, che conosci e farai saldo.
Piuttosto, che puntare su quel portfolio gia' esistente, magari pure giacente e che neppure conosci.

Una cosa che non conosci difficilmente sara' controllabile.

Se poi "la macchina" non e' a posto ancor di piu' sara' difficile manovrare.

Se la qualita' di quelle acquisizioni sara' scadente, se quando fissi un appuntamento "spariscono", se sono in trattativa con altri, se hanno gia' venduto due mesi fa', se non si ricordavano neppure di tale agenzia, girerai a vuoto, senza concludere nulla.

Se cio' ti apparira' in essere, le circostanze diranno molto, sulla qualita' e l'efficacia di quell'agenzia.

In ogni caso, costituire un portfolio immobili, di prodotti "papabili" alla vendita, resta la cosa che devi fare.

Quella la tua dote.
Per trosformare il tuo rimborso spese in un contratto a progetto.
Fino a puntare, nel volgere di qualche anno, ad ottenere un contratto a tempo indeterminato.
Pure part-time.
Per mantenere bilanciato e vivo il rapporto provvigionale.
Che diversamente per il tuo datore non avrebbe senso remunerare.

Con una dote costante, di immobili vendibili e che si vendono, qualsiasi imprenditore che sia sano, si guarderebbe bene dal perderti.

Considerato, che esistono contratti a tutele crescenti, che per i primi tre anni, sono pure meno onerosi di quelli a progetto.

Se invece le cose andranno peggio, potrai lasciare, portando via con te la tua dote.
Continuando per te stesso oppure per altri gruppi immobiliari.

Al 25% per cento a vendita, potrai pure permetterti di far vendere altri, colleghi, collaboratori etc.
Tanto.
Basta che vadano ad aprire la porta.

Perche' anche un somaro sa' vendere un prodotto vendibile.


Ottimo intervento PyerSilvio !
Ti ringrazio.
Quantificando il rimborso spese, quale importo sarebbe “giusto” ?
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Vendere non è facile, come la fai tu, nemmeno se si tratta di un prodotto giusto.

L'intermediario che non sa' acquisire, e' scarso pure, nell'azione della vendita.

La ricerca e la capacita', di reperire il giusto soggetto, esula dalla divisione delle due fasi di azione.

Chi corre dietro a chi compera, commette sempre lo stesso errore, in ogni fase di lavoro.

Cosi' e', che anziche' vendere, si stipulano contratti condizionati, sospesi, che bloccano o vincolano ad orologeria, che molto spesso generano piu pasticci che altro.

Se per il prodotto giusto, si attende e si individua il soggetto giusto, concludere, e' un giuoco da ragazzi.
 

Rosa1968

Membro Storico
Io dico che non puoi scindere i due ruoli che trovo a completamento della figura dell'agente immobiliare il quale per poter acquisire bene deve conoscere le fasi della vendita il tipo di richieste per poter analizzare prendere o lasciare l'oggetto al suo destino.
Conoscere la richiesta di una zona o una tipologia serve nella fase di acquisizione avere gli strumenti per meglio accaparrarsi l'oggetto visitato.
 

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