Quando compri qualcosa, inevitabilmente i tuoi soldi finscono nelle tasche di qualcun altro (legge non di Murphy, ma del Pirata).
Ciò che dovrebbe interessarti di più è che il valore di ciò che compri e il benessere che ne ricavi, valga il valore dei tuoi soldi e la fatica che ti sono costati.
Certo, sapere che i tuoi soldi vanno non solo a pagare la casa in quanto bene fisico, ma anche quello che ci sta dietro (organizzazione, venditori, notai, burocrati e passacarte vari) può essere seccante. Ma senza quelle cose la casa non si costruisce e non diventa tua.
Se poi per una casa che costa 200.000 euro ne devi pagare 6.000 in più solo per il chiacchierone che ti ha raccontato la favola del castello incantato, può essere che la cosa non ti faccia contento.
Se però ti avessero detto che la casa costava 206.000 euro e che non c'erano commissioni o provvigioni da pagare, avresti fatto salti di gioia, e magari avresti sbeffeggiato i tuoi amici al bar dandogli dei fessi per aver pagato le provvigioni mentre tu le hai sfangate.
In definitiva, tu compri una casa e poco ti importa dove vanno i tuoi soldi.
Preoccupati piuttosto di scambiare valore per valore. Se lo scambio non ti pare equo, non hai molta scelta: o negozi la cifra, o abbandoni.
NOTA 1) Se non sei capace di negoziare, ti apparirà più chiaro il motivo per cui chi ne è capace vuole essere pagato per farlo.
NOTA 2) Ricordati che sulle provvigioni devi pagare l'IVA. Quindi non è il 3%, ma il 3.66%. Ebbene si.... anche lo Stato vuole essere pagato. Te lo dico a scanso di ulteriori sorprese.