Qualche hanno fa', avevo dei rapporti di lavoro, con un pakistano.
Era persona assai istruita, tra l'altro disabile, che reperiva e interveniva, nelle trattative ad assistere i suoi connazionali, che acquistavano piccoli appartamenti da riattare per rivendere.
Mantenenendo vivi i rapporti, anche post vendita, supervisionando poi la rivendita successiva.
Oltre a svolgere attivita' di traduzione, si occupava della istruttoria di ogni carteggio, incidendo pure e non poco, sulle decisioni dei committenti.
Tanto in sede di proposta d'acquisto. Qanto in quella di accettazione di vendita.
La sua azione era tutt'altro che ostacolativa alla categoria.
Atteso che, una volta che rimetteva in vendita il "suo" acquisto, coinvolgeva pure altre agenzie per procedere alla speculazione.
Concludemmo diversi affari.
Un giorno, ci vedemmo nello studio del mio geometra di riferimento, per la stipula di alcuni atti.
Quel giorno, in un attentato, avevano assassinato un leader d'opposizione mediorientale e il faccendiere, ci chiese quali fossero i nostri commenti al riguardo.
Non sapevamo neppure chi fosse.
Non avendolo neppure mai sentito nominare.
Solo dopo, facendoci caso, ci accorgemmo che ne parlavano tutti i nostri mezzi d'informazione.
Dopo quella figuraccia, ci accorgemmo che il suo atteggiamento era cambiato e da quel momento in poi, ci tratto' come due emeriti ignoranti.
Pago' quello che c'era da pagare e fu l'ultima volta che ci vedemmo.