topcasa

Membro Storico
leggendo le caratteristiche finanziarie mi pongo delle domande:
a) la signora percepisce solo 12.000 euro annui e paga rate per un mutuo da 115.000 euro;
b) venderebbe il suo a 150.000 comprandone un altro a pari valore;
c) il suo credito è in bonis;
d) nulla viene detto riguardo la sua situazione generale, se la signora presenta la dichiarazione dei redditi e con quali livelli di reddito.
Con queste caratteristiche l'accertamento sembrerebbe garantito

Ma a parte questo, seppure il codice non precluda questa operatività esiste un problema procedurale che interessa il processo di erogazione del credito.

Per la banca è come se erogasse un nuovo mutuo che servirebbe a estinguere il vecchio. Seppure la procedura sembri la stessa vi assicuro che non è così e deve passare attraverso apposite delibere. In aggiunta non è detto che la banca applichi i medesimi criteri che utilizzò all'erogazione del primo mutuo, quindi potrebbe accadere che rifiutino la nuova erogazione.

Inoltre, il funzionario che oggi predisporrebbe la pratica potrebbe non essere il medesimo che erogò nel 2011, quindi perché dovrebbe prendersi in carico un problema simile se le procedure lo "proteggono"?

Detto questo "tentar non nuoce" e un tentativo lo farei comunque anche se mi sorprenderei se fosse accolto positivamente
Kurt
il funzionario è lo stesso ad onor del vero la signora vorrebbe concludere dopo settembre, ed intenderebbe locare l'appartamento nuovo mentre lei andrebbe a coabitare con la sorella in modo gratuito, per cui percepirebbe anche l'affitto di 550 euro
 

Manzoni Maurizio

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
leggendo le caratteristiche finanziarie mi pongo delle domande:
a) la signora percepisce solo 12.000 euro annui e paga rate per un mutuo da 115.000 euro;
b) venderebbe il suo a 150.000 comprandone un altro a pari valore;
c) il suo credito è in bonis;
d) nulla viene detto riguardo la sua situazione generale, se la signora presenta la dichiarazione dei redditi e con quali livelli di reddito.
Con queste caratteristiche l'accertamento sembrerebbe garantito

Ma a parte questo, seppure il codice non precluda questa operatività esiste un problema procedurale che interessa il processo di erogazione del credito.

Per la banca è come se erogasse un nuovo mutuo che servirebbe a estinguere il vecchio. Seppure la procedura sembri la stessa vi assicuro che non è così e deve passare attraverso apposite delibere. In aggiunta non è detto che la banca applichi i medesimi criteri che utilizzò all'erogazione del primo mutuo, quindi potrebbe accadere che rifiutino la nuova erogazione.

Inoltre, il funzionario che oggi predisporrebbe la pratica potrebbe non essere il medesimo che erogò nel 2011, quindi perché dovrebbe prendersi in carico un problema simile se le procedure lo "proteggono"?

Detto questo "tentar non nuoce" e un tentativo lo farei comunque anche se mi sorprenderei se fosse accolto positivamente
Kurt
Non è un nuovo mutuo è solo una traslazione d'ipoteca.
 

Kurt

Membro Attivo
Professionista
I mutui immobiliari vengono rilasciati a per lo scopo dichiarato in atto.
Mutare l'oggetto del contratto (finanziamento per acquisto di una casa in via xx ecc.ecc.) è variare dell'essenza stessa del contratto (si tratta di finanziamento finalizzato a uno scopo: io banca finanzio te perché acquisti quel determinato bene e in cambio tu ti impegni a ripagarmi, interessi compresi, in x rate da tot e a fornirmi garanzia ipotecaria su tale immobile).

Diverso è concedere un finanziamento non finalizzato (p.es. scoperto di conto corrente garantito da ipoteca su un immobile) In questo caso io banca finanzio te e tu mi pagherai interessi addebitati su conto corrente e il capitale o con versamenti periodici o a scadenza e mi fornisci una garanzia che può essere anche ipotecaria ma a me banca non interessa cosa fai dei soldi.

Comprenderete che i contratti sono differenti e le modalità di rinegoziazione sono ben diverse.

Aggiungo che nel caso dei mutui ipotecari se il contratto non viene rifatto la banca non ha titolo per agire in ipotesi di morosità.
Qualsiasi giudice gli negherebbe le azioni intraprese perché il contratto si riferisce ad altra fattispecie:

Anche se vi può sembrare surreale considerate di essere in aula ad assistere all'udienza e l'avvocato della banca inizia con "la mia cliente ha concesso un mutuo a tizio e questi non mi paga" l'avvocato di controparte eccepisce "scusi ma il mutuo a quale titolo è stato concesso? per l'acquisto di quale casa?"
Le parti esaminano il contratto e l'avvocato di controparte "ma il mio cliente non ha quella casa e mostra l'estratto catastale in cui si evidenzia l'unica proprietà (quella nuova) quindi non è tenuto a pagare per una casa non sua e del resto se la banca ha concesso la cancellazione dell'ipoteca vuol dire che nulla le era più dovuto"
banca "ma la banca ha concesso lo spostamento dell'ipoteca" controparte " allora non è più un contratto di finanziamento immobiliare finalizzato all'acquisto di quella casa ma altro contratto, cioè finanziamento personale verbale, quindi proibito per legge, ergo come tutti i contratti contro legge non valido tra le parti"
Richiesta respinta: a questo punto la banca ha solo una soluzione causa per arricchimento senza giusta causa... sapete come va a finire? che chiudono la pratica e licenziano il funzionario..

Anche se detto in modo scherzoso (spero si sia capita l'intenzione) le cose stanno così, non si tratta di una semplice traslazione di ipoteca ma dell'estinzione di un contratto e della stipula di un nuovo contratto.
Kurt
 

topcasa

Membro Storico
I mutui immobiliari vengono rilasciati a per lo scopo dichiarato in atto.
Mutare l'oggetto del contratto (finanziamento per acquisto di una casa in via xx ecc.ecc.) è variare dell'essenza stessa del contratto (si tratta di finanziamento finalizzato a uno scopo: io banca finanzio te perché acquisti quel determinato bene e in cambio tu ti impegni a ripagarmi, interessi compresi, in x rate da tot e a fornirmi garanzia ipotecaria su tale immobile).

Diverso è concedere un finanziamento non finalizzato (p.es. scoperto di conto corrente garantito da ipoteca su un immobile) In questo caso io banca finanzio te e tu mi pagherai interessi addebitati su conto corrente e il capitale o con versamenti periodici o a scadenza e mi fornisci una garanzia che può essere anche ipotecaria ma a me banca non interessa cosa fai dei soldi.

Comprenderete che i contratti sono differenti e le modalità di rinegoziazione sono ben diverse.

Aggiungo che nel caso dei mutui ipotecari se il contratto non viene rifatto la banca non ha titolo per agire in ipotesi di morosità.
Qualsiasi giudice gli negherebbe le azioni intraprese perché il contratto si riferisce ad altra fattispecie:

Anche se vi può sembrare surreale considerate di essere in aula ad assistere all'udienza e l'avvocato della banca inizia con "la mia cliente ha concesso un mutuo a tizio e questi non mi paga" l'avvocato di controparte eccepisce "scusi ma il mutuo a quale titolo è stato concesso? per l'acquisto di quale casa?"
Le parti esaminano il contratto e l'avvocato di controparte "ma il mio cliente non ha quella casa e mostra l'estratto catastale in cui si evidenzia l'unica proprietà (quella nuova) quindi non è tenuto a pagare per una casa non sua e del resto se la banca ha concesso la cancellazione dell'ipoteca vuol dire che nulla le era più dovuto"
banca "ma la banca ha concesso lo spostamento dell'ipoteca" controparte " allora non è più un contratto di finanziamento immobiliare finalizzato all'acquisto di quella casa ma altro contratto, cioè finanziamento personale verbale, quindi proibito per legge, ergo come tutti i contratti contro legge non valido tra le parti"
Richiesta respinta: a questo punto la banca ha solo una soluzione causa per arricchimento senza giusta causa... sapete come va a finire? che chiudono la pratica e licenziano il funzionario..

Anche se detto in modo scherzoso (spero si sia capita l'intenzione) le cose stanno così, non si tratta di una semplice traslazione di ipoteca ma dell'estinzione di un contratto e della stipula di un nuovo contratto.
Kurt
Io ho detto alla cliente di andare a parlare con il direttore della banca, vedremo come finisce.
 

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