Innanzitutto grazie mille per le risposte. Grazie per questo barlume di luce nel buio della mia ignoranza (ma anche forse dell'ignoranza altrui..) Preciso meglio la questione, offrendo al tempo stesso altri spunti di riflessione. Io in realtà ho già sottoscritto, la settimana scorsa, il contratto di fitto per il locale c1. C'erano alcuni lavori da fare, in parte da me e in parte dallla proprietaria. A detta di quest'ultima, c'era da fare una scia (tra l'altro per 4 pareti in cartongesso, 2 condizionatori e 4 plafoniere... davvero ci voleva la scia?). Quindi la proprietaria affida ad un tecnico (?) di sua fiducia il compito di presentare al Comune la scia. Questo tecnico mi obbliga a fare un progetto (!). Data l'esiguità dei lavori da fare (e delle potenze impegnate in kw), gli presento uno schema firmato dal resposabile tecnico della mia impresa e dall'amministratore, accompagnato da una relazione descrittiva. Questo tecnico si reca al comune, si porta anche dietro il contratto di fitto ed illustra al funzionario del settore edilizia/catasto di quel comune i lavori da fare e anche evidentemente le finalità. A questo punto il funzionario comunica testualmente al tecnico della proprietà che un'attività come la mia non può avere luogo in un locale c1. Perché in un locale c1, secondo lui, ci deve essere per forza un registratore di cassa. Nel certificato camerale dell'impresa che occupa un fondo c1, ci deve esere per forza menzionata la vendita. La proprietaria, che ta l'altro ha già incassato la caparra, propone di modificare il contratto, addossandomi in pratica sin da ora tutte le colpe. Vuole scrivere, nella nuova versione, che eventuali sanzioni o oneri derivanti da un uso dell'immobile diverso da quello commerciale sono a mio carico. Per completare il quadro, vi dico che avevo già chiesto attivazione delle utenze, ho già pagato anche l'agenzia, questo perché dovevo essere operativo tra 10 giorni! Ho pensato, stamattina, di chiamare il funzionario del comune, il quale mi ha risposto sgarbatamente, dicendo che simili informazioni non si danno per telefono... Ho chiamato allora i due comuni limitrofi: ironia della sorte, funzionari educatissimi mi hanno risposto "E chi vuole che vada a spaccare il capello in 4? Certo che lei potrebbe esercitare la sua attività in un locale c1! ci mancherebbe altro!"