skywalker

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
...concordo...ma talvolta il paziente guarisce se qualcuno è in grado di somministrargi la giusta cura...di solito quando invece qualcun'altro si limita a constatare che è malato, anzi grave, anzi gravissimo... senza proporre nulla...ecco che generalmente...muore...
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
si vero mi ripeto: il paese è malato di evasione, madre delle truffe e della concorrenza sleale :sorrisone:
Qui é da stabilire se sono più ladri gli italiani che evadono a danno di tutti oppure é più ladro uno Stato che impone tasse ed imposte con percentuali che superano ampiamente il 50% in cambio di servizi da terzo mondo o quasi.
E' un nodo gordiano, questo, difficile da recidere...
Ma si deve partire da qui per fare un pò di chiarezza...
Se l' Italia ha contratto "la peste" dell'evasione, lo Stato ne è l'untore.
 

il Custode

Custode del Forum
Membro dello Staff
tornando in topic mi sento di osservare due cose:
Relativamente al prezzo esposto su internet ormai non ci sarebbe più motivo di tenere nascosto il prezzo. Purtroppo come molte cose in Italia dopo 50 anni di segreti fiscali è difficile abituare un paese a cambiare di punto in bianco. Ci arriveremo anche noi, sempre che il Governo mantenga le leggi attuali che rendono del tutto superfluo nascondere il prezzo.

Andando a internet, beh… non è una questione che riguarda solo il settore immobiliare ma concerne tutto il mondo del consumo. Si pensi per esempio all'editoria con i giornali on line bersagliati da migliaia di blog gartuti di gran qualità.

Alla fine a mio modo di vedere il punto di vista di Graf mi sembra il più attuale e intellettualmente onesto: internet non può per moto proprio fare del killeraggio su determinate categorie professionali o addirittura interi settori. Semmai è uno strumento in più per lavorare più efficacemente.

Che poi ancora non si sia compreso il come non ne muta la missione buonista.
Ricordo a tutti noi che se non ci fosse internet in questo momento saremmo davanti a un monitor alfanumerico a pensare a chissà cosa di ristretto e privato e non certo su questo forum a parlare di come migliorare. (E come noi anche i consumatori si interrogano su come migliorare ;) )

Chiudo - anch'io come Graf - guardando verso e oltre i confini nazionali. Io non sono un mitomane esterofilo ma non posso esimermi dal considerare i mercati esteri più maturi e responsabili del nostro. Noi italiani consideriamo ancora i ladri degli eroi gustandone la destrezza nel furto e il sistema di marketing del folletto un sistema geniale di vendere. Questa ignoranza che non sembra per ora cedere il passo alla presa d'atto che siamo indietro di un trentennio nella comprensione delle formule moderne di marketing che prevedono prima di tutto la qualità, ci sta creando un mucchio di problemi e soprattutto ampie sacche di attività fallimentari che a fronte degli incessanti venti di crisi non sembrano poter resistere. Purtroppo.
 

larotonda

Membro Attivo
Agente Immobiliare
I siti internet di vendite immobiliari possono vivere perchè noi agenti immobiliari paghiamo fior di quattrini per inserzionare, perchè anche se il privato non lo sa, o fa finta di non saperlo, noi le inserzioni le PAGHIAMO! Perchè allora questa necessità di far inserzionare i privati (a noi fanno credere che poi le loro inserzioni ci vengono girate per facilitare il nostro lavoro di acquisizione! MA CHI GLIE LO HA CHIESTO!!!) e sopratutto gratis; ed anche quei portali che chiedono qualche lira ai privati non si rendono conto che ci stanno uccidendo? Anche su questo blog in alto in bella vista gira il banner di idealista che enuncia "ANNUNCI GRATIS PER PRIVATI". NESSUNO DICE NIENTE! Io lo trovo vergognoso ed offensivo non so voi
 
E

enzo6

Ospite
Su questa Community ho letto, spesso, frasi tipo: ”Internet sta uccidendo il lavoro del mediatore; adesso i privati possono inserire liberamente la propria offerta di vendita - magari gratis - su uno dei tanti portali immobiliari della rete e trovarsi - zac! - all'istante un acquirente in una qualsiasi parte del mondo. L’agente immobiliare viene percepito come una figura superflua; ormai quella magica capacità di contatto sociale, che era la sua esclusiva prerogativa, viene, ora, eccellentemente svolta dalla rete che moltiplica, all’ennesima potenza, la possibilità di comunicare l’esistenza di un immobile in vendita”.
A prima vista, questo discorso sembrerebbe non fare una grinza ma, poi, leggo statistiche credibili che assicurano che negli Stati Uniti, Germania, Inghilterra, persino nella “piccola” Austria, le compravendite degli immobili continuano a passare attraverso la rete professionale delle agenzie immobiliari con percentuali che superano il 90%.
E non mi pare che negli Stati Uniti e negli altri Stati sopra menzionati internet sia un mistero sconosciuto ai più…
E allora, secondo voi, quale sarebbe l'analisi più giusta da fare sul rapporto internet – mercato immobiliare, soprattutto tenendo conto della particolare situazione italiana?

Credo che la relazione che lega gli AI ed Internet sia basata su un rapporto odio ed amore. Un rapporto sorto da circa 15 anni che trova in Italia molte agenzie non ancora "pienamente ed intimamente" convinte della Sua utilità. Da qui si fondano molte paure di perdere un primato a favore dei portali immobiliari. Ancora oggi molti AI prediligono il cartello sullo stabile alla pubblicità via WEB che utilizzano solo se gratuita.
Mi ricordo quando oltre 20 anni fa il PC iniziava massicciamente ad affacciarsi nelle aziende ed i commenti ironici di molti dipendenti che non volevano adeguarsi al cambiamento.
Oggi questa fase è stata superata ma la diffidenza verso i nuovi strumenti via web spesso permane, con sfumature minori ma con valutazioni diametralmente opposte alla direzione del mercato.
Eppure basterebbe guardare in altri paesi per capire che la pubblicità via web è uno strumento insostituibile anche a costi molto maggiori dei nostri.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Credo che il passo avanti che la nostra società ha fatto con l'avvento di Internet sia irrevocabile, ma anche che abbia ragione Skywalker nell'ipotizzare una futura restrizione...
C'è troppa gratuità nella rete e mi è sempre sembrato impossibile che possa durare così...

Fermo restando questo, alla base del dilemma postato da Graf su quanto fanno all'estero, penso che la differenza stia nella diversa legislazione che, da un lato, garantisce di più, ma dall'altro richiede più qualità nel servizio...
 

il Custode

Custode del Forum
Membro dello Staff
Parlare di internet come mezzo pubblicitario è come non parlare di internet.
Internet non è un giornalino di settore, ma un media ben più potente e versatile della televisione.

Il fatto che sia un nuovo media non significa che sia impotente. E i cartai (ovvero coloro che sostengono che la carta sia meglio dei digit) cominciano a farne le spese proprio in questi ultimi 3 anni (iPad docet).
Senza avventurarsi in questioni da geek o tecnologi, è davvero intuibile che c'è di più in internet di una inserzione (che tra l'altro scimmiotta stupidamente quella di carta senza avvalersi della potenza liquida e bollente di internet).

Perdonatemi se ribadisco un concetto: Il come è sconosciuto (o per meglio dire non riconosciuto). Ma non c'è dubbio che internet di per se, as is, sia fenomenalmente utile anche al popolo delle partite IVA quali noi siamo. Utile a cosa? A espandere il proprio business, la percezione presso l'utente finale, la qualità dei servizi erogati sia in termini squisitamente percepibili che territoriali.

E per chiudere: Secondo me non è nemmeno una scelta, ma un necessario adeguamento per chi vuole - come tutti noi immagino - sterminare la crisi che lascerà sul terreno ricchezze e povertà come tutte le guerre.

Quando dico noi intendo aziende e consumatori. Perchè solo in uno scenario win-win dove tutti vincono può esistere il confinamento o l'estinzione della crisi.
 

andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
una piccola ma dolorosissima considerazione...all'estero ( europeo non USA ) l'internet del nostro settore e' tremedamente piu' caro sia per il professionista che per il privato ( che raramente trova spazio )
 

andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
penso che la differenza stia nella diversa legislazione che, da un lato, garantisce di più, ma dall'altro richiede più qualità nel servizio...
IN iTALIA NON E' CHE MANCA LA QUALITA'...non viene applicata e ancor meno richiesta !!! Prova ne e' l'inserzione del privato, con un altro privato che contatta direttamente e pratica "il fai da te ".
A tutti quei fautori del fai da te, andate una volta in tribunale sezione civile, e guardate quante sono le cause aperte su compravendite dirette fra privati:maligno:
 

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