siggi

Membro Junior
bravo Noel, anche io sono arrivato in Internet e soprattutto studiando le leggi europee; a guesta conclusione...
d´aldronde c´e´ una legge approvata dalla comissione europea in merito da anni e solo in Italia non e´ancora messa in pratica.
siggi :stretta_di_mano:
 

Maurizio Zucchetti

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Confermo quanto sopra!! :rabbia: :rabbia:
Oggi sono andato alla CCIAA di Roma per vedere cosa si poteva fare per la "campagna informativa anti-abusivi", e la funzionaria preposta alla tenuta del Ruolo mi ha detto che avevano in cantiere tutta una serie di iniziative, ma che hanno messo tutto in stand-by perchè ora la priorità è difendere il Ruolo!! :? :shock:
Mi ha dato i riferimenti della Direttiva Europea (è la 2006/123/CE) che ora mi studierò, e mi ha invitato a sensibilizzare TUTTI gli AI perchè si attivino per spiegare alla Comunità che in Italia la situazione è molto "particolare" ( :occhi_al_cielo: ), e che la cancellazione del Ruolo favorirebbe un "assalto alla diligenza" da parte di ogni tipo di operatori!!
Iniziate a pensare cosa si potrebbe fare, vi terrò informati sugli sviluppi! :?

;)
 

andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
fare?..mi sembra persin banale la risposta... :disappunto: ,ma nella sua normalita' sara' puntualmente disattesa.vuoi esercitare in francia? apri la tua attivita'..svolgi i corsi...sostieni delle verifiche e se le passi ( avendo le caratteristiche richieste ) la svolgi.
CMQ. oggi in francia funziona cosi'....
In Francia le attività relative alle compravendite immobiliari sono regolate dalla Legge 70-9 del 2 gennaio 1970, meglio nota come Legge Hoguet e dal successivo Decreto di applicazione del 20 luglio 1972. La Legge citata inquadra le persone fisiche o morali che partecipano abitualmente alla transazione o alla locazione di immobili ed alla gestione immobiliare di terzi. Non si applica invece a figure quali geometri, notai, avvocati ed architetti per le loro prestazioni professionali ed ai rappresentanti delle società di costruzione per le loro attività di vendita. L’agente immobiliare è, a tutti gli effetti, un intermediario nelle transazioni di vendita e di locazione e può essere sia un lavoratore autonomo, sia un’impresa, ovvero un’agenzia immobiliare che può assumere dei negoziatori.
Ma come si diventa agente in Francia? È necessario munirsi di un tesserino professionale obbligatorio rilasciato dalla Prefettura, a condizione che l’attitudine professionale sia giustificata, che non si sia soggetti incapaci o interdetti all’esercizio della professione, che si sia coperti da una garanzia finanziaria per i fondi depositati fornita da un’assicurazione autorizzata, così come che si sia in possesso di un’assicurazione professionale sulla responsabilità civile. Ad ulteriore garanzia, è necessario che l’istituto bancario di fiducia rilasci un attestato con l’indicazione del numero di conto sul quale saranno depositate le somme ricevute dai futuri clienti. L’agenzia o l’agente immobiliare devono esporre, in modo ben visibile nei locali della propria attività commerciale, copia del tesserino professionale, l’ammontare della garanzia finanziaria, il nome e l’indirizzo del garante.
Per quanto riguarda comunque l’attitudine dell’individuo che intende intraprendere questa professione, essa deve essere comprovata da un diploma di maturità, che in Francia si chiama Baccalauréat, oltre a tre anni di studi giuridici, economici o commerciali. È anche possibile ottenere il tesserino con un diploma denominato IUT o BTS immobiliare, o ancora con il diploma dell’Istituto di Studi Economici e Giuridici applicati alla costruzione ed all’abitazione, opzione vendita e gestione di immobili. Una volta in possesso del tesserino professionale, il negoziatore immobiliare potrà mettere in atto numerose azioni commerciali per la vendita del bene che gli viene affidato. Esporrà cartelli, pubblicherà annunci su carta stampata, annunci in vetrina e sul sito Internet della propria agenzia.
In Francia gli onorari degli agenti immobiliari sono liberi, ma le tariffe devono essere affisse nelle vetrine dell’agenzia, in modo tale che siano ben visibili ai clienti. Tali tariffe vengono però pattuite prima dell’affidamento dell’incarico e scritte sul mandato di vendita, che è obbligatorio. I tariffari abituali variano in funzione dell’ammontare della transazione: più il prezzo di vendita del bene è elevato, più la percentuale della commissione è minore.
Tuttavia il costo delle transazioni immobiliari in questa Nazione è considerato tra i più elevati in Europa. Si pensi che le agenzie immobiliari applicano in media, per le transazioni residenziali, un onorario che varia dal 4% all’8%, mentre per quelle commerciali la tariffa è dell’8%.


Fonte Fimaa
 

andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
queste , a chi puo' interessare,sono le varie norme di regolamentazione europea...soffermatevi sul Regno Unito e strabuzzate gli occhi...

“Le regole del mercato immobiliare in Europa”

Mesitis, makelaar, makler, maegler, makläre, megleren, estate agent, mediadore imobiliario, intermediario imobiliario…tanti modi per dire in Europa e nel mondo "Agente Immobiliare":

Oltre ad avere nomi diversi, nonostante la globalizzazione che tende ad omologare tutto e tutti, in Europa ci sono diversi modi per intendere questa professione.

Nei paesi nord europei, poiché il livello generale di educazione e senso civico sono molto elevati anche in assenza di rigidi regolamenti legislativi, il mercato immobiliare è comunque auto-regolamentato.

Contrariamente a quanto avviene in Italia, l'estate agent inglese o irlandese gode di una particolare fiducia da parte dell'utenza. L'Irlanda detiene il record mondiale: ben il 98% di chi vende o compra casa si rivolge ad un agente immobiliare.

In altri paesi nord-europei questa percentuale si assesta su valori decisamente elevati: 95% in Danimarca; 85% in Olanda e 83% in Svezia.

Nei paesi mediterranei l'utilizzo, da parte dei consumatori, dei servizi delle agenzie immobiliari scende drasticamente dal 35% al 45% per Grecia, Francia, Spagna e Italia.

Quali cause determinano il minor utilizzo del professionista immobiliare in questi paesi?

Nell'area mediterranea si è riscontrata negli ultimi anni una notevole crescita del settore immobiliare, con conseguente aumento della speculazione edilizia e incremento del numero di “immobiliaristi” (tra cui i famosi “furbetti del quartierino”) e purtroppo un numero sempre più elevato di abusivi della mediazione immobiliare.

Il fenomeno è presente in tutta l'Europa del sud ed è purtroppo talmente esteso da essere totalmente assimilato dal sistema economico, causando danni non solo ai singoli ed ignari clienti ma anche a tutto il tessuto economico e sociale.

Studi effettuati dall'organismo europeo G.A.F.I. (Gruppo d'Azione Finanziaria Internazionale) e dal nostro Ministero dell'Economia e Finanze dimostrano, inoltre, che anche il mercato immobiliare è inquinato dal denaro proveniente da attività illecite e criminali. Da qui nascono le numerose direttive europee per contrastare il money laundering. In Italia queste leggi, malgrado se ne parli da più di 20 anni, sono entrate in vigore solo dall'aprile del 2006.

Sul territorio italiano su 100 compravendite immobiliari ben il 45% vengono effettuate da soggetti che intermediano abusivamente, violando la legge 39/89 e frodando completamente il fisco. Tra loro non vi sono solo portinai, panettieri o macellai che operano occasionalmente, ma numerosi sono coloro i quali esercitano abusivamente l'attività di mediatore parallelamente ad altra attività regolare (geometri, avvocati, commercialisti, dipendenti pubblici e privati). Eppure la legge 39/89 dichiara incompatibile l'esercizio della professione immobiliare per chi è iscritto in altri albi o ruoli, e questo è sostanzialmente corretto, perchè il mediatore deve essere necessariamente imparziale e non soggetto a “conflitti d'interesse”.

Nei diversi stati europei la professione di agente immobiliare viene esercitata secondo diverse modalità.

In Finlandia, Danimarca ed Olanda la legge vieta di operare contemporaneamente sia per l'acquirente sia per il venditore, ma è consuetudine per entrambe le parti richiedere l'assistenza di un professionista. Pertanto ciascuno paga il proprio consulente, le provvigioni variano dal 1,8% al 4%.

In Gran Bretagna ed Irlanda non sono richiesti particolari titoli per svolgere l'attività di agente immobiliare, ma circa il 50% degli estate agents è munito di una laurea specifica del settore.

Diffusa è anche la figura del “solicitor” un esperto giuridicamente e fiscalmente competente che esegue tutti i controlli catastali ed ipotecari sull'immobile oggetto della compravendita, fornisce consigli e perizie sulla redditività dei beni immobiliari e stipula accordi preventivi (ad esempio per tutelare i diritti di proprietà delle coppie in caso di futura separazione).

In Spagna il governo Zapatero ha optato per una liberalizzazione totale di tutte le professioni, compresa quella dell'agente immobiliare.( chissa' Bersani se l'ha copiato :disappunto: ) Per esercitare è sufficiente essere cittadino spagnolo o di un'altro paese dell'Unione Europea. Prima della liberalizzazione “l'intermediario imobiliario” curava solo una parte, oggi invece sono frequenti i casi in cui opera per entrambe. Precedentemente la provvigione complessiva era quantificabile in una media del 5%, oggi dopo la liberalizzazione in alcuni casi raggiunge il 10%. Nonostante ciò il fenomeno dell'abusivismo non è diminuito, ma anzi molti operatori esteri privi di requisiti nei loro paesi d'origine, hanno aperto con facilità un'agenzia nelle località turistiche spagnole. ( Infatti hanno chiuso 6 agenzie su 10 :applauso: )

In Italia secondo quanto disposto dalla legge 39/89 l'accesso alla professione è consentito solo a soggetti muniti di diploma superiore, che abbiano frequentato un apposito corso e sostenuto un esame finale. Per essere iscritti al “Ruolo” è anche obbligatoria una polizza di assicurazione che garantisca i fruitori del servizio da eventuali danni causati da errori professionali dell'agente.

Inoltre, sono state introdotte dal decreto Bersani e nella finanziaria 2007, norme per contrastare l'abusivismo e l'elusione fiscale. Come tutti gli obblighi e adempimenti burocratici, non sono graditi a chi li deve rispettare, ma una volta assimilati, probabilmente ci accorgeremo anche dei lati positivi. Per ora accontentiamoci di un risultato: gli agenti immobiliari italiani iscritti al ruolo, hanno la miglior legge in Europa. ( Peccato che i giudici disattengono abbastanza costantemente la ns. figura professionale :triste: ) Speriamo, che le liberalizzazioni non la cancellino, e soprattutto, che venga finalmente rispettata!

Un mercato dove si rispettano le regole, fa bene all'economia e conviene alla gente.
 

modicasa

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Puoi dirmi dove si legge questa cosa?
L'inviolabilità dei stati membri è ben documentata - se vendo marijhuana legalmente in Amsterdam, non significa che posso venderla a Roma, è la stessa cosa per i beni immobili in Italia, la professione è 'protetta' in Italia e non negli altri stati. Secondo me, sarebbe impossibile per esercitare la professione in italia senza cambiando la costituzione dell'UE, oppure cambiando la legge italiana per aprire la professione a tutti.
 

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