caviapp

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Agente Immobiliare
non sono d'accordo con Letizia.
Le case si compravendono nello stato di fatto e diritto in cui si trovano ed il valore di mercato è dato da quello. Il voler ristrutturare è un fatto soggettivo e se gli impianti sono a norma per l'epoca in cui sono stati realizzati perchè un venditore dovrebbe fare uno sconto? Allora quando comperi un'alloggio ante 67, o meglio prima della "Bucalossi", poichè il venditore non ti può consegnare la "concessione edilizia" - ora permesso di costruire- perchè all'epoca non esisteva tale istituto, cosa si fà? si deprezza?
 

enzogent68

Nuovo Iscritto
grazie per le risposte che mi saranno utili per qualche altro immobile (se va male questo), l'immobile in questione e in buone condizioni e funziona tutto, ma io voglio dare una rimodernata e forse ampliare il bagno,inoltre posso ricavare un secondo bagno di servizio, quindi la mia idea era che se erano obbligatorie le certificazioni non facendole spendere quei soldi alla propietaria, mi poteva fare lo sconto e lei non aveva il problema di chiamare artigiani, forse è un ragionamento un pò contorto il mio, ma visto che non sono obbligatorie e funziona tutto (tra l'altro attualmente e locato) sicuramente non mi riconoscerà niente..
 

enzogent68

Nuovo Iscritto
scusate ma nella fretta di rispondere non avevo visto la risposta di caviapp, effettivamente in questo caso la ristrutturazione la voglio fare io per rimodernare, ma in realtà si può benissimo abitare cosi, invece una cosa che va fatta di sicuro e l'esterno perche si trova in pessime condizioni, e su quello mi batterò per avere uno sconto..
 

AndreaPalerma

Nuovo Iscritto
La Dichiarazione di conformità vecchia si può utilizzare come "appoggio" a quella "nuova". Ad esempio: se esiste una DI.CO. (Dichiarazione di conformità) l'installatore che interviene solamente nelle aree esterne (se allacciate alo stesso impianto) rilascia la dichiarazione per le sole aree esterne facendo riferimento alla vecchia per le parti di impianto non modificate.

Se manca la DI.CO., essa può essere sostituita da una dichiarazione di rispondenza, la quale può essere rilasciata da un professionista a patto che l'impianto sia stato realizzato prima del 22-01-2008 (entrata in vigore del D.M. 37/08).
 

AndreaPalerma

Nuovo Iscritto
A quanto mi risulta l'unico articolo abrogato è il n°13, quello che per intenderci obbligava il venditore a fornire la dichiarazione di conformità degli impianti.

In seguito un parere del Ministero dello Sviluppo Economico ha chiarito che visto il Codice Civile, il venditore poteva dichiarare nell'atto di vendita di non garantire la sicurezza degli impianti in accordo con l'acquirente.

Resta salvo che a mio modesto parere a quel punto l'acquirente dovrebbe chiedere o la messa a norma, o la DIRI citata prima, o uno sconto. Dato il costo non elevato per "sanare" la situazione, credo convenga far sistemare l'impianto farsi rilasciare la dichiarazione di rispondenza.
 

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