Pennylove

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Ciao donatella! :) Allo stato attuale, non esiste una presa di posizione ufficiale da parte dell’Agenzia delle Entrate o da parte di una Direzione normativa e contenzioso di qualche regione che chiarisca come gestire fiscalmente un contratto di locazione “cedolarizzato” a cui è allegato l’APE (in modalità cartacea o telematica).

Pertanto, in assenza di prassi, occorre sempre riferirsi all’ufficio di competenza. Ora, l’ufficio delle Entrate di Modena sostiene la tesi (tutt’altro che bizzarra) secondo la quale la cedolare secca sostituisce l’imposta di bollo dovuta solo “sul contratto” (atto principale) e poiché l’APE (allegato al contratto) costituisce documentazione esterna all’atto principale, vale a dire un documento a corredo del contratto, l’APE (come, d’altra parte, tutti gli allegati dei contratti in cedolare = planimetrie, inventari ecc.) è soggetto ad imposta.

Inoltre non è che con la registrazione cartacea paghi e con la denuncia di registrazione telematica Siria è tutto a gratis, perché, se davvero le cose stessero in questi termini, tutti registrerebbero a sconto con Siria o Iris. Siria (al pari di Iris) lascia immutato il carico tributario, ma comporta, invece, una diversa modalità di registrazione, in quanto è vero sì che l’atto virtuale, o meglio i dati trasmessi in via telematica non sono soggetti all’imposta di bollo (in Siria e Iris non trovi la casella ALLEGATI, ma ciò non significa che sei esentato da pagamento del tributo), ma rimangono comunque soggetti ad imposta di bollo gli esemplari cartacei, compresi gli eventuali allegati, che rimangono alle parti. Pertanto, se è esente dall’imposta di bollo solo l’atto principale, l’APE cartaceo allegato ad esso – secondo il parere di alcuni uffici dell’Agenzia delle Entrate – rimane colpito dall’imposta di bollo.

Si può condividere o meno tale interpretazione, ma, come tu stessa hai sostenuto in altro topic, “purtroppo noi abbiamo a che fare con loro e dobbiamo stare alle loro condizioni onde evitare problemi e di far avere problemi ai clienti”, in poche parole siamo vincolati ad uniformarci all’interpretazione resa da quell’ufficio accertatore. Possiamo motivare il nostro dissenso o il nostro contrario avviso, ma se non ottemperiamo a quanto disposto dall’ufficio locale, siamo a rischio sanzione piena (se contestata, a seguito verifica, la sanzione va dal 100 al 500% dell’imposta + imposta non versata + interessi). Solo se l’interpretazione della norma da noi fornita trovasse accoglienza in sede di interpello, l’ufficio locale sarebbe costretto ad uniformarsi al parere della Direzione normativa regionale, essendo, in tal caso, a lui inibita l’emissione di atti impositivi e/o sanzionatori difformi dal contenuto della risposta fornita in sede di interpello.
 

donatella 75

Membro Attivo
Agente Immobiliare
la cedolare secca, che come dici non è gratuita! ma va sostituire oltre alla tassa di registro tutte le imposte di bollo dovute per la registrazione del contratto... così è scritto nel loro sito. ;) io con siria faccio così.
 

topcasa

Membro Storico
Premetto che sono convinto che non si debbano pagare. Ma ed evitare complicazioni che mi coinvolgano preferisco far pagare le marche ed applicarle.
 

jac0

Membro Junior
Privato Cittadino
Si va a registrare senza marche, tenendo però un piccolo registratore in tasca (Dopo tutto si va a registrare, no?). In questo modo il nobile pensiero dell'impiegato è registrato, pronto ad usi non vietati dalla legge.
 

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