Non ho capito una cosa, sul modus operandi dei mediatori.
Se una casa è posta in vendita da un agente con un mandato in esclusiva allora, un altro agente, può proporre, al massimo, una collaborazione. E qui ci siamo.
Ma se un immobile è proposto da un agente SENZA ESCLUSIVA, un altro agente può proporsi anche lui al proprietario per venderlo.
E anche questo ragionamento cosa fila.
Ma c'è una cosa che non mi convince.
Un secondo, un terzo e quarto agente, però, vengono a conoscere dell'esistenza di quella casa in vendita grazie all'attività di acquisizione e di pubblicità ( che costa ) del primo agente immobiliare.
Sono, cioè, dei succhiaruote.
In teoria, un agente apre un giornale di inserzioni oppure consulta un portale web e può proporre i suoi servigi, comodamente stando seduto in ufficio e con le chiappe al calduccio, a tutti i titolari di immobili, messi in vendita, con lavoro e con un costo economico, da tanti altri agenti che si sono conquistati il mandato azionando le gambe e consumando le suole delle scarpe....
E' così?