Secondo me puo' essere rivolta a chiunque abbia diritti reali o personali di godimenti. E' anche previsto che qual'ora ci siano variazioni queste devono essere comunicate entro 60 giorni all'amministratore. Per quel che riguarda la forma non e' che per caso ti ha chiesto di certificare i tuoi dati con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ex dpr 445/2000 vista la richiesta del documento di identità?
L'amministratore solitamente richiede di completare la scheda con tutti i dati anagrafici dei proprietari e degli inquilini...
Quindi sulla scheda a parte la foto, ci sono tutti i dati.
Per quanto riguarda la richiesta della carta d'identità è nelle possibilità dell'amministratore (a me non l'ha chiesta ad esempio... forse perchè io sono il proprietario)... in quanto:
Fonte: http://finanza.repubblica.it/Esperti/Casa.aspx?ID=227333
Le norme in materia di autocertificazioni, contenute nel d.P.R. 445/2000, in base alle quali non è previsto l'obbligo di allegare copia dei documenti, si applicano solo ai rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione. Per i soggetti privati non c'è obbligo di accettare autocertificazioni, ovvero di accettarle senza che siano accompagnate da documenti di identità. Gli amministratori di condominio, in quanto soggetti diversi dalla pubblica amministrazione, hanno quindi il diritto di richiedere che la dichiarazione con i dati per l'anagrafe di condominio sia accompagnata dalla fotocopia di un documento d'identità, oltre che, ovviamente, la dichiarazione stessa sia debitamente formata. Non ci sono, inoltre, norme sulla privacy a tutela di questi dati poiché si tratta di informazioni necessarie all'amministratore per la corretta gestione del condominio.
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Con questo si spiega il perchè la lettera è arrivata al locatario e non al locatore...
La lettera da me ricevuta con il questionario era molto + lunga e richiedeva di allegare se disponibili visure, certificazioni etc...
E' importante sottolineare che, con l'entrata in vigore il 18/06/2013 della legge n. 220/2012 che ha modificato l’art. 1130 c.c., l'amministratore
dovrà curare la tenuta del registro di anagrafe condominiale contenente le generalità dei singoli proprietari e dei titolari di diritti reali e di diritti personali di godimento, comprensive del codice fiscale e della residenza o domicilio, i dati catastali di ciascuna unità immobiliare, nonché ogni dato relativo alle condizioni di sicurezza. Ogni variazione dei dati deve essere comunicata all'amministratore in forma scritta entro sessanta giorni. L'amministratore, in caso di inerzia, mancanza o incompletezza delle comunicazioni, richiede con lettera raccomandata le informazioni necessarie alla tenuta del registro di anagrafe. Decorsi trenta giorni, in caso di omessa o incompleta risposta, l'amministratore acquisisce le informazioni necessarie, addebitandone il costo ai responsabili (art. 1130 n. 6 c.c. nuova formulazione).
L'anagrafica è necessaria anche perchè all'amministratore (
http://leg16.camera.it/561?appro=503#paragrafo2479) sono stati dati ulteriori "poteri" sulla gestione, in particolare per quanto riguarda il fenomeno della morosità... e dell'imputazione delle responsabilità.