Salve a tutti!
Sono proprietaria di un piccolo appezzamento di terra (circa 1000 mq) nel quale è presente un fabbricato.
Il terreno confina con altri due appezzamenti di terreno posseduti dalla medesima persona. Tra il mio terreno e gli appezzamenti del vicino c’è un dislivello di circa 3 metri.
Il terreno non è mai stato recintato perché i confini naturali e le delimitazioni costruite dal vicino (siepi, muretto in cemento, piccolo garage) segnano perfettamente il confine.
Il terreno è stato acquistato 23 anni fa. Dopo 20 anni dall’acquisto mi è arrivata una lettera dell’avvocato del vicino che mi chiedeva di mettere il recinto e quindi prendere le misure.
Ho chiamato un tecnico che in prima battuta ha confermato le misure che risultavano dal catasto e coincidevano con i confini naturali e con quelli delimitati dal vicino, ma in seconda battuta al momento della misurazione con entrambi i periti (nominati dalle parti) ha detto che le misure corrette erano quelle del perito del mio vicino. Secondo i due periti avrei dovuto traslare il terreno di 3 metri.
I periti non hanno rilasciato alcun verbale.
Mi sono rivolta ad un avvocato che ha scritto una lettera alla controparte dichiarando che i confini non erano più visibili e che ero disposta a chiamare dei nuovi periti per fare delle nuove misurazioni.
Dopo 1 anno e dopo aver cambiato tecnico e avvocato sono stata invitata a partecipare ad una mediazione.
Il mediatore è stato scelto, in base alla facoltà concessa dalla legge a chi presenta per prima l’istanza di mediazione, dalla controparte.
Secondo voi posso recintare il terreno con la mediazione in corso?
Visto che sono trascorsi più di vent'anni dall'acquisto del terreno conviene fare un'azione di rivendicazione (usucapione) oppure il regolamento dei confini?
Sono proprietaria di un piccolo appezzamento di terra (circa 1000 mq) nel quale è presente un fabbricato.
Il terreno confina con altri due appezzamenti di terreno posseduti dalla medesima persona. Tra il mio terreno e gli appezzamenti del vicino c’è un dislivello di circa 3 metri.
Il terreno non è mai stato recintato perché i confini naturali e le delimitazioni costruite dal vicino (siepi, muretto in cemento, piccolo garage) segnano perfettamente il confine.
Il terreno è stato acquistato 23 anni fa. Dopo 20 anni dall’acquisto mi è arrivata una lettera dell’avvocato del vicino che mi chiedeva di mettere il recinto e quindi prendere le misure.
Ho chiamato un tecnico che in prima battuta ha confermato le misure che risultavano dal catasto e coincidevano con i confini naturali e con quelli delimitati dal vicino, ma in seconda battuta al momento della misurazione con entrambi i periti (nominati dalle parti) ha detto che le misure corrette erano quelle del perito del mio vicino. Secondo i due periti avrei dovuto traslare il terreno di 3 metri.
I periti non hanno rilasciato alcun verbale.
Mi sono rivolta ad un avvocato che ha scritto una lettera alla controparte dichiarando che i confini non erano più visibili e che ero disposta a chiamare dei nuovi periti per fare delle nuove misurazioni.
Dopo 1 anno e dopo aver cambiato tecnico e avvocato sono stata invitata a partecipare ad una mediazione.
Il mediatore è stato scelto, in base alla facoltà concessa dalla legge a chi presenta per prima l’istanza di mediazione, dalla controparte.
Secondo voi posso recintare il terreno con la mediazione in corso?
Visto che sono trascorsi più di vent'anni dall'acquisto del terreno conviene fare un'azione di rivendicazione (usucapione) oppure il regolamento dei confini?