andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
e' postato in lingua originale e con una traduzione un po' "maccaronica" ma comprensibile.
Sembra che ci separano secoli di storia...purtroppo a loro favore.
 

Allegati

  • NAR.txt
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  • Code of Ethics 2012.txt
    50,8 KB · Visite: 86

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
il divario storico, culturale e professionale si potrà recuperare, superare e migliorare solo con singoli professionisti molto diversi dagli attuali.

il passato è noto
il presente è visibile
il futuro rappresenta la speranza

Questo è il modello di riferimento?
C'è la volontà di raggiungerlo, adattarlo, migliorarlo?
Ci sono le condizioni perchè si avveri?

Quanto siamo disposti a cambiare per realizzarlo?

Tutto dipende da ogni singolo AI
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Andrea, vedo di spiegarti l'intervento.

il divario Italia e America è assodato, riguarda i professionisti ed il mercato.

Per quanto riguarda i professionisti quel che preoccupa è che non si vedono professionisti italiani altrettanto preparati dei colleghi americani e pertanto, prima di prendere in considerazione qualcosa di simile al NAR è indispensabile un cambiamento in molti aspetti della professione. (non so se ti è sfuggito ma in più riprese in questo forum si dichiara apertamente di non voler aggiornarsi in generale).

Per il mercato quello italiano non è trasparente, quello americano sì. Anche qui c'è molto lavoro da fare.

Tutto è nelle nostre mani.

Le domande sono rivolte a tutti comi spunto di riflessione e analisi critica nella speranza che sia costruttiva. Mi aspetto quindi anche tuoi interventi in proposito
 

Silvio Luise

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ciao Andrea , premetto subito che non ho letto tutto il " papiro" ( ma mi riprometto di farlo ) pero' mi sento di dare da subito una mia opinione in merito. Ritengo che ,la' dove le posizioni degli attori sono chiare e incontrovertibili ,il codice etico di comportamento e' una guida autorevole e di riferimento , da noi dove purtroppo tutto e'poco chiaro confuso opinabile ( anche le leggi dello stato stesso) resta una mera lista di intenti. E' giusto dire che siamo distanti mille miglia ,da questi paesi , ma siamo noi che aumentiamo questa deriva con comportamenti (personali ) sbagliati .
 

studiopci

Membro Storico
Premesso che si dice: " la differenza tra lana e seta " , Il primo problema tutto e solo Italiano è " il troppo " in Italia ci sono troppe associazioni di categoria, troppi interessi economici delle stesse, troppi interessi personali delle stesse, troppi portali immobiliari, troppo problemi, troppe leggi poco chiare ed inutili, troppo di tutto, e si sà che il troppo stroppia... l'Agente Immobiliare è... non si sà cosa... un mediatore? un commerciante? un professionista? un apriporta? un autista di pulman? Boh... di sicuro un pollo da spennare... è tutta una confusione ... ho sempre pensato e continuerò a pensarlo... una legge che chiarisca il nostro ruolo ( qualunque sia ) all'interno della catena della compravendita immobiliare, obbligatorietà dell'intervento dell'AI e definizione del compenso per legge... sarebbe forse un buon inizio, ma fin quando continueremo a parlare di aria fritta solo aria ci ritroveremo in mano. Fabrizio
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
....in qualche altro forum qualcuno ha citato una frase di Ghandi ( credo ) che da' il senso della situazione : " ..dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere ".....
vero
si è pure scomodato Darwin
"Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti."
...
compensi stabiliti per legge? ma se la tendenza è quella di abolire i minimi tariffari ... siamo proprio indietro come categoria professionale

Vero che c'è confusione, molta l'hanno creata anche gli AI, ma guardiamo oltre, ognuno deve iniziare a prendersi le proprie responsabilità e iniziare a cambiare personalmente, allora si potrà iniziare a programmare un futuro e prendere in considerazione esempi tipo NAR, prima è pure utopia
 

studiopci

Membro Storico
Io parlo di un inizio, un inizio che cominci a dissipare la confusione che regna sovrana nel nostro settore e che alla fine non fà gli interessi che di pochi... si fà un gran parlare di questo e di quello, l'agente immobiliare che deve essere chissà cosa e chissà chi, ma che poi alla fine non è altro che un intoppo ( costoso ) da eludere e scavalcare, senza nessun riconoscimento giuridico chiaro e preciso... sulla carta o nell'immaginario collettivo l'AI genera l'impressione di essere investito di chissà quali obblighi, competenze e professionalità, ma nella realtà??? La valutazione la fà chi vende, il compromesso è fatto bene se redatto dall'avvocato, dal commercialista o dal notaio... i controlli sono garantiti se fatti dall'ingegnere, dal geometra o dal notaio, ed a noi cosa rimane??? l'incombenza e la responsabilità se l'inquilino non paga, l'onere di abbassare la nostra competenza economica nella trattativa ( volente o nolente) per chiuderla ( mi danno di meno ed io vi dò di meno ) ed ulteriori rinuncie che usciranno sicuramente. Sinceramente mi sono scocciato di consentire ad altri di giocare per i loro interessi sulla mia pelle... ed allora ben venga il riconoscimento di " apriporta " ed una leggina che dica semplicemente : " le Vendite di immobili devono essere effettuate obbligatoriamente con l'ausilio di un AI, il quale eroga un servizio ( pubblicizza l'immobile ed apre la porta ) per questo servizio deve essere pagato l'1 % e basta... si otterrebbe ( secondo me ) il duplice effetto di eliminare il presunto sommerso delle vendite e si saprebbe esattamente quanto guadagniamo ... Fabrizio
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Io parlo di un inizio, un inizio che cominci a dissipare la confusione che regna sovrana nel nostro settore e che alla fine non fà gli interessi che di pochi... si fà un gran parlare di questo e di quello, l'agente immobiliare che deve essere chissà cosa e chissà chi, ma che poi alla fine non è altro che un intoppo ( costoso ) da eludere e scavalcare, senza nessun riconoscimento giuridico chiaro e preciso... sulla carta o nell'immaginario collettivo l'AI genera l'impressione di essere investito di chissà quali obblighi, competenze e professionalità, ma nella realtà??? La valutazione la fà chi vende, il compromesso è fatto bene se redatto dall'avvocato, dal commercialista o dal notaio... i controlli sono garantiti se fatti dall'ingegnere, dal geometra o dal notaio, ed a noi cosa rimane??? l'incombenza e la responsabilità se l'inquilino non paga, l'onere di abbassare la nostra competenza economica nella trattativa ( volente o nolente) per chiuderla ( mi danno di meno ed io vi dò di meno ) ed ulteriori rinuncie che usciranno sicuramente. Sinceramente mi sono scocciato di consentire ad altri di giocare per i loro interessi sulla mia pelle... ed allora ben venga il riconoscimento di " apriporta " ed una leggina che dica semplicemente : " le Vendite di immobili devono essere effettuate obbligatoriamente con l'ausilio di un AI, il quale eroga un servizio ( pubblicizza l'immobile ed apre la porta ) per questo servizio deve essere pagato l'1 % e basta... si otterrebbe ( secondo me ) il duplice effetto di eliminare il presunto sommerso delle vendite e si saprebbe esattamente quanto guadagniamo ... Fabrizio

e finchè questo non si avvera cosa proponi di fare?
 

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