con un deinego non puo fare nulla poichè se vi fu un diniego significa che quel comune allora aveva un regolamento edilizio ..a naso se lo tiene cosi senza stare troppo a smuovere le acque . Dovrebbe fare causa al suo venditore .Se il costruttore e stato denunciato all'AG, probabilmente ci sarà stato pure un processo... ma rintracciare atti vecchi di 60 anni non sò se sia possibile.
Chissà se @Rudyaventador che è del mestiere ha qualche consiglio.
Negli anni dei vari condoni edilizi, i precedenti proprietari non hanno presentato domanda di condono?
Ad ogni modo dovrebbe andare da un avvocato amministrativo con tutte le carte in suo possesso, sia la dia concessa nel 90 , che e specialmente il diniego per vedere in base a cosa fu espresso, per vedere se per caso vi fosse la scappatoia ante 67 e legge 1942 , e si si possano far valere i 50 anni trascorsi , termine stabilito dal consiglio di stato in vacatio legge edilizia. . Ne vale la pena a vedere se vi fu una condanna , ma se esiste l ordine di demolizione suppongo che la situazione era concretizzata. Infine leggo l Aquila se quella la sede , non so neanche se col terremoto esistano piu gli archivi .