premetto che non è il mio lavoro e che non ho pretese di rappresentare il Verbo; semplicemente metto a fattor comune quanto ho visto fare nel corso del tempo.
i coefficienti di correzione, o riduzione che dir si voglia, spesso e volentieri sono passibili di interpretazione.
alcuni sono scolpiti nella pie.. va beh, facciamo nel gesso
.
la superficie normale, compresi i muri interni va al 100%; i muri perimetrali al 50%.
qui, a quanto ho visto fare
(ripeto: FARE, non "normare") finisce la parte dove tutti sono d'accordo.
i balconi dovrebbero andare al 50%, che scende al 25% oltre una certa superficie.
c'è chi però, tutto sommato non a torto, usa altri coefficienti. difficile dare torto a chi "pesa" un balcone vista mare su portofino al 150%.
il giardino lo si pesa al 5% o al 10%; qualcuno dà pesi leggermente diversi ai singoli piani.
le parti comuni di solito vanno ripartite in base ai millesimi.
e questo per quanto riguarda i pesi.
se vogliamo parlare di come i vari attori pesano le superfici... beh, c'è materiale per spanciarsi.
in ordine sparso ho visto fare cose del genere.
- far calcolare la superficie ad autocad
- calcolarla su una piantina dividendo la superficie in n rettangoli.
- calcolare la superficie del rettangolo che contiene l'appartamento, sottraendo poi (sempre a rettangoli) le parti esterne.
- prendere la superficie precalcolata di un appartamento con una stanza in più e sottrarre la superficie della stessa.
scene comiche le ho viste in casi di pareti curve o con angoli non a 90° (come 'azzo si calcolava l'area del trapezio?)
tralasciamo per pietà gli errori di somma dei singoli "pezzi".
morale della favola.
Partendo da una piantina rigorosamente in scala, uno scarto del 1-2% tra varie misure è all'ordine del giorno; sui coefficienti di riduzione è una giungla.
secondo me, e lo dico rosicando, si fa prima ad andare a corpo "ti piace? sono n-mila euro".
poi se vuoi, partendo da quella cifra, ti fai il processo al contrario e, dividendo anzichè moltiplicare, ti ricavi un prezzo indicativo al mq.