Mal comune, mezzo gaudio: anche io ho una seconda casa che ha provenienza donativa, mio nonno è deceduto nel 2010, e fino a gennaio 2020 la donazione non è consolidata. Legittimaria pretermessa è mia madre (la donazione da nonno a nipote ha escluso la figlia di mio nonno, che è il donante), che ben si guarda dal chiedere la sua quota esercitando l'azione di riduzione, ma se io volessi vendere, gli acquirenti non lo sanno che mia madre per quieto vivere mai eserciterà l'azione di riduzione!
E' doveroso precisare che, per migliorare la commerciabilità dell'immobile, ed agevolarne la vendita, TUTTI i legittimari pretermessi (= persone aventi diritto a una quota dell'immobile, ma che di fatto ne sono state escluse dalla donazione) devono recarsi da un NOTAIO e redigere un atto di rinuncia all'azione di riduzione. E' un atto notarile a tutti gli effetti, quindi vanno fatti diversi preventivi prima di scegliere il notaio, perché occorre "cacciare i soldi".
Questo per evitare di aspettare 10 anni e poter vendere subito.
Rischio nascosto è che, seppure tutti i legittimari pretermessi CONOSCIUTI rinuncino all'azione di riduzione con atto notarile, spunti fuori qualche figlio non riconosciuto e rimasto nell'ombra sino ad oggi, chiedendo la sua quota.