ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Infatti, non ho parlato di obbligo di fare le visure, ma di obbligo di riferire tutte le circostanze conosciute o "conoscibili" in relazione ad un affare.
Le ipoteche rientrano certamente tra le circostanze conoscibili e si da il caso che per conoscerle sia necessario effettuare una visura.

Mi esprimo meglio.
Tra le cose che la legge considera conoscibili dal mediatore con la diligenza richiesta NON rientra fare le visure ipotecarie, e quindi NON può essere ritenuto responsabile se non le ha fatte.
Sempre secondo la Cassazione ad oggi, magari cambieranno idea in futuro.

Mi pare puro buon senso farle e pura follia (per non dire negligenza e colpa) non effettuarle.

D'accordo, ma se devi intentare una causa contro il mediatore questo non ha rilievo.
 

Elebertuz

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Sull'agente immobiliare non grava l'obbligo di fare le visure (Cassazione n. 8849 del 5 aprile 2017).
Personalmente data la facilità nel farle non mi trovo d'accordo, ma in genere non so perché la gente tende a dare più retta alla Corte di Cassazione che a me.

Eh infatti, ahimè, già lo sapevo. Considerato che il costo è irrisorio (addirittura le vendono a pacchetti annuali) lo trovo ridicolo, però tant'è.

Ringraziandovi tutti per le informazioni e i consigli, già che ci sono vi pongo anche un altro quesito. Ovviamente se e ripeto SE equitalia accettasse la proposta di togliere l'ipoteca prendendosi i suoi spettanti 2/9 della vendita (stiamo per andare a fare la perizia giurata col perito nominato dal tribunale e mi sento di dire che per equitalia sarebbe conveniente recuperare qualcosa in alternativa a nulla poichè i 2/9 anche all'asta andrebbero svenduti) noi dovremo fare un nuovo preliminare ecc.
In tal caso, quanto posso secondo voi ragionevolmente abbassare il prezzo di acquisto rispetto a quanto avevo offerto a Maggio 2017? Considerato che dentro ci devo mettere danni e svalutazione dell'immobile e i mesi di affitto buttati nel frattempo come minimo.
 
U

Utente Cancellato 65257

Ospite
Quando prendo un incarico in esclusiva mi do tempo circa 4 o 5 giorni per considerarlo effettivamente nel portafoglio immobili i giorni mi servono per fare le visure e tutti i controlli che necessitano. mi faccio firmare dal venditore un foglio che mi autorizza ad accertarmi se é tutto a posto. quando metto un immobile sul mercato trovo dei potenziali clienti che hanno il diritto che io come mediatore gli garantisca un prodotto sano. A meno di assurde collaborazioni in cui 5 agenzie si dividono una mezza mediazione e allora in quel caso difficile per chi acquista anche scoprire il venditore e a meno di incarichi di un giorno in tutti gli altri casi il buon agente immobiliare ha tutto il tempo per fare tutte le ricerche possibili
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Mi esprimo meglio.
Tra le cose che la legge considera conoscibili dal mediatore con la diligenza richiesta NON rientra fare le visure ipotecarie, e quindi NON può essere ritenuto responsabile se non le ha fatte.
Sempre secondo la Cassazione ad oggi, magari cambieranno idea in futuro.



D'accordo, ma se devi intentare una causa contro il mediatore questo non ha rilievo.

Sentenze come questa evidenziano quanto la giustizia nel nostro paese sia spesso allo sbando.

Se da un lato può "alleggerire" il carico di oneri e responsabilità degli agenti immobiliari, dall'altro ne abbassa il livello di professionalità.

A maggior ragione, l'utenza comincerà a chiedersi per quale ragione debba corrispodere una somma considerevole per acquistare una casa tramite un'agenzia, quando l'unico servizio che può aspettarsi di ricevere è quello di trovare lì'immobile che fa per lui e chiudere una trattativa "vantaggiosa" (cosa che potrebbe benissimo fare anche da solo avendo il tempo e la capacità di districarsi e gestire la situazione).

Simili sentenze relegano l'attività degli agenti immobiliari alla sola fornitura di un servizio (ricerca immobile e chiusura di una trattativa) escludendo nel contempo una tutela e una garanzie di tranquillità nell'acquisto (cosa che si ottiene responsabilizzando la categoria e conseguentemente "punendo" chi si dimostra facilone nell'operare).

Inoltre, favoriscono il diffondfersi di agenti immobiliari improvvisati, incompetenti e impreparati, che mirano unicamente ad incassare il dovuto senza offrire garanzie di alcun genere, specie di serietà e tranquillità.

Avremo quindi sempre più agenti pronti ad impugnare la sentenza indicata quale scusa per la loro negligenza e faciloneria e questo a discapito dell'intera categoria e dell'utenza.

Perciò:

1) complimenti alla corte che ha emesso la sentenza e
2) continuiamo ad operare tenendo conto delle esigenze dell'utenza e nell'interesse della nostra categoria, essendo quindi diligenti, seri, onesti e capaci indipendentemente da ciò che sanciscono sentenze assurde.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Sentenze come questa evidenziano quanto la giustizia nel nostro paese sia spesso allo sbando.

Se da un lato può "alleggerire" il carico di oneri e responsabilità degli agenti immobiliari, dall'altro ne abbassa il livello di professionalità.

A maggior ragione, l'utenza comincerà a chiedersi per quale ragione debba corrispodere una somma considerevole per acquistare una casa tramite un'agenzia, quando l'unico servizio che può aspettarsi di ricevere è quello di trovare lì'immobile che fa per lui e chiudere una trattativa "vantaggiosa" (cosa che potrebbe benissimo fare anche da solo avendo il tempo e la capacità di districarsi e gestire la situazione).

Simili sentenze relegano l'attività degli agenti immobiliari alla sola fornitura di un servizio (ricerca immobile e chiusura di una trattativa) escludendo nel contempo una tutela e una garanzie di tranquillità nell'acquisto (cosa che si ottiene responsabilizzando la categoria e conseguentemente "punendo" chi si dimostra facilone nell'operare).

Inoltre, favoriscono il diffondfersi di agenti immobiliari improvvisati, incompetenti e impreparati, che mirano unicamente ad incassare il dovuto senza offrire garanzie di alcun genere, specie di serietà e tranquillità.

Avremo quindi sempre più agenti pronti ad impugnare la sentenza indicata quale scusa per la loro negligenza e faciloneria e questo a discapito dell'intera categoria e dell'utenza.

Perciò:

1) complimenti alla corte che ha emesso la sentenza e
2) continuiamo ad operare tenendo conto delle esigenze dell'utenza e nell'interesse della nostra categoria, essendo quindi diligenti, seri, onesti e capaci indipendentemente da ciò che sanciscono sentenze assurde.

Ad onor del vero, su tali qualita' di giudizi, non si rileva tutto questo sbando e o assurdita'.

La diligenza, non ha nulla a che vedere, con la correttezza dei comportamenti eo con la buona fede.

Fin dagli anni 40, il codice civile ne esprime di diversi e numerosi, di dettami che ne distinguono nettamente i concetti.

Prefissato cio', resta da ribadire, che non esistono e non sono mai esistiti sulla faccia della terra, immobili impossibili da trasferire in vendita.

Circostanza, che non e' mai accaduta una sola volta, in tutta la storia della compravendita.

Tanto meno, se gli ostacoli al trasferimento, sono rappresentati da iscrizioni pregiudizievoli.

Con questo dato di fatto personalmente a me vien da ridere.

Quando, per taluni prodotti, si viene a dire che non si sarebbero mai venduti.

Da quando il mondo e' mondo, i migliori e piu succulenti affari si concludono quando una delle parti, si trova in stato di necessita'.

Nell'anno 2012, a seguito del suo crac finanziario e con una cartella di equitalia da 11 milioni di euro pendente sulla sua testa, Vittorio Cecchi Gori, ha (S)venduto cinque alloggi all'interno di Palazzo Borghese a Roma.

Incassando cinque milioni di euro, per un'insieme di proprieta', che era stata (sotto)stimata per oltre nove milioni.

Solo due anni prima, nello stesso contesto, ne aveva trasferiti due identici, incassando oltre 15 milioni di euro.

Cio' per evidenziare, che prima di lagnare danno per qualche affittuccio pagato o per qualche lungaggine subita, bisognerebbe capire realmente come si e' sviluppata quella compravendita.

Motivi per cui un soggetto debba svendere possono essere dei piu svariati.

Tra i meno probabili un cambio di residenza.
 
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