buongiorno,volevo formulare la domanda a voi....e premetto questo...
in data 3.10.11, per conto di mia suocera(tedesca) ho fatto un preliminare di acquisto di un appartamento con riserva di nominare l'acquirente al momento del rogito (questo l'ho fatto perchè l'agenzia mi ha detto che il venditore odia i tedeschi e allora potevamo girare l'ostacolo).
ad accordi presi per il valore di 195000 con parte di mobilio, abbiamo versato a titolo di caparra confirmatoria 10000 euro in assegno..., ho registrato il compromesso dal notaio e l'abbiamo dato una scadenza del 29.02.12.
in data successiva a nostro volere abbiamo versato un assegno di 5000 euro il 23.01.12, incassato con valuta poi il 31.01.12 dal venditore.
ora mia suocera dice che non puo andare al rogito non avendo l'importo neccessario e che non riesce a richiedere l'intera somma come finanziamento e si vuole ritirare dal compromesso.
io in data 17 .02.12 ho voluto un incontro col venditore e l'agente di vendita e assieme ho comunicato che anche in data 29.02.12 non saremmo riusciti ad avere il denaro...e ne successivamente a tale data ... e volevamo ritirare l'offerta , sapendo di perdere la caparra di 10000, ma facendo capire di rivolere l'acconto di 5000.
ora il venditore di di aver investito i soldi e non sa ....
come mi devo comportare ? ho diritto al risarcimento di caparra?
lui ora dice che ha liberato l'immobile dai suoi suppellettili...e non riesce ad usarlo... che ha cambiato la sua residenza ..non più come prima residenza ma diventerebbe seconda...
e che deve pagare ora gli interessi sul mutuo che ha sull'appartamento...(l'ha ipotecato per un valore tuttora di oltre 180000) di circa 500 euro mese.
ho diritto quindi alla restituzione acconto?come mi muovo? è vero che devo dare disdetta scritta prima che mi mandi una citazione scaduto il termine del compromesso?
in data 3.10.11, per conto di mia suocera(tedesca) ho fatto un preliminare di acquisto di un appartamento con riserva di nominare l'acquirente al momento del rogito (questo l'ho fatto perchè l'agenzia mi ha detto che il venditore odia i tedeschi e allora potevamo girare l'ostacolo).
ad accordi presi per il valore di 195000 con parte di mobilio, abbiamo versato a titolo di caparra confirmatoria 10000 euro in assegno..., ho registrato il compromesso dal notaio e l'abbiamo dato una scadenza del 29.02.12.
in data successiva a nostro volere abbiamo versato un assegno di 5000 euro il 23.01.12, incassato con valuta poi il 31.01.12 dal venditore.
ora mia suocera dice che non puo andare al rogito non avendo l'importo neccessario e che non riesce a richiedere l'intera somma come finanziamento e si vuole ritirare dal compromesso.
io in data 17 .02.12 ho voluto un incontro col venditore e l'agente di vendita e assieme ho comunicato che anche in data 29.02.12 non saremmo riusciti ad avere il denaro...e ne successivamente a tale data ... e volevamo ritirare l'offerta , sapendo di perdere la caparra di 10000, ma facendo capire di rivolere l'acconto di 5000.
ora il venditore di di aver investito i soldi e non sa ....
come mi devo comportare ? ho diritto al risarcimento di caparra?
lui ora dice che ha liberato l'immobile dai suoi suppellettili...e non riesce ad usarlo... che ha cambiato la sua residenza ..non più come prima residenza ma diventerebbe seconda...
e che deve pagare ora gli interessi sul mutuo che ha sull'appartamento...(l'ha ipotecato per un valore tuttora di oltre 180000) di circa 500 euro mese.
ho diritto quindi alla restituzione acconto?come mi muovo? è vero che devo dare disdetta scritta prima che mi mandi una citazione scaduto il termine del compromesso?