No ma quale accusa, è naturale che se il venditore pretende l'assegno questo viene consegnato ma, sinceramente preferisco trattenerlo. Perchè se poi il tutto salta la situazione la gestisco io e non devo rincorrere nessuno.
Vi faccio un esempio assolutamente vero e pratico
Facciamo visionare un immobile ad un cliente marzo 2008, trattasi di capannone industriale richiesta 1.800.000 euro
Periodo marzo 2008/ giugno 2008 diamo al potenziale acquirente tutte le informazioni circa regolarità del manufatto e stato patrimoniale del venditore (società in liquidazione)
Il potenziale acquirente manda tutti i suoi tecnici, commercialisti, geometri e quant'altro a verificare che tutto quanto da noi detto corrisponde al vero. Dopo tutte le verifiche del caso viene stipulata regolare proposta d'acquisto con assegno di euro 20.000 intestato al venditore, l'acquirente accetta (1.600.000), la proposta viene registrata, il preliminare è fissato per il 27 luglio
2 giorni prima del preliminare il venditore dice che deve prendere tempo, che non sapeva che era in liquidazione, che se fallisce c'è la revocatoria e non viene a fare il preliminare
Viene convocato al preliminare e non si presenta
Siamo in causa questo mi dice che la proposta d'acquisto non è un preliminare l'affare non si è perfezionato ridatemi i soldi
Noi diciamo che l'affare è concluso e i soldi li teniamo noi
Il venditore dice datemi i 20.000, noi rispondiamo dammi 32.000 di provvigioni, risposta non li ho
Vediamo che succede, ho gia speso 6.000 euro di avvocato