lucia cecilia

Membro Attivo
Privato Cittadino
Nel 2018 mio figlio mi donò un immobile locato che era stato acquistato con i miei risparmi nel 2012 fruendo delle agevolazioni prima casa. Nel 2019 acquistò un appartamento come prima casa. Gli si presenta ora l'opportunità di acquistare una casa di vacanza ma non ha la provvista necessaria. Mi ha chiesto revocare la donazione per mutuo dissenso perché intende alienare limmobile. Ci potrebbero essere ripercussioni da parte dell'agenzia delle entrate nei suoi confronti? Io vedo la situazione abbastanza complicata. Che cosa ne pensate? Grazie.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Nel 2018 mio figlio mi donò un immobile locato che era stato acquistato con i miei risparmi nel 2012 fruendo delle agevolazioni prima casa. Nel 2019 acquistò un appartamento come prima casa. Gli si presenta ora l'opportunità di acquistare una casa di vacanza ma non ha la provvista necessaria. Mi ha chiesto revocare la donazione per mutuo dissenso perché intende alienare limmobile. Ci potrebbero essere ripercussioni da parte dell'agenzia delle entrate nei suoi confronti? Io vedo la situazione abbastanza complicata. Che cosa ne pensate? Grazie.
Scusa vendi te e se sei d'accordo gli donerai il ricavato!
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Ci potrebbero essere ripercussioni da parte dell'agenzia delle entrate nei suoi confronti?
Direi di no, in basa a questa spiegazione :
Il caso è leggermente diverso, ma assimilabile; il figlio aveva donato entro un anno dal nuovo acquisto, e non prima.
Ma il concetto è lo stesso.
Scusa vendi te e se sei d'accordo gli donerai il ricavato!
Lei potrebbe avere più difficoltà a vendere, causa donazione.

Tutto sommato la risoluzione della donazione appare soluzione più semplice, secondo me.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Ma oramai... con l'assicurazione...
Si sì, ci sono anche le nuove norme sulla rivendita dei beni donati, in arrivo nella finanziaria .
Nei due casi problemi con il fisco non ce ne dovrebbero essere comunque.
Ma resta il problema “donazione alla madre” per la futura successione del figlio.
Va valutata la situazione complessiva, secondo me
 
Ultima modifica:

Camillo1975

Membro Attivo
Professionista
Certo, peccato aver sbagliato l'atto del 2018. Io non avrei fatto fare una donazione, che non corrispondeva a realtà, ma una reintestazione conseguente a patto fiduciario. In sostanza, avrei fatto ritrasferisce gratuitamente, ma non per spirito di liberalità, la casa acquistata con denari tuoi. Oggi non ci sarebbe stato bisogno della risoluzione.
Comunque, la risoluzione è una soluzione. Bisogna aspettare il decorso dei 5 anni dall'acquisto, se furono chieste le agevolazioni della prima casa.
 

Mauro.Salfo

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
Buongiorno @Camillo1975
mi aggancio alla tua risposta per fare 30 secondi di sana polemica rivolta al "non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire".
Signori Proprietari ed Acquirenti, è INUTILE cercare escamotage per non pagare le tasse sugli immobili, quello che lo Stato non prende dalla porta, lo riprende dalla finestra e con i dovuti interessi (aggiungo).
Per il resto, concordo sia per la vendita diretta che per l'assicurazione (pratica tra l'altro che utilizzo su ogni donazione, indipendentemente dagli aventi causa).
 

Agenzia Castello

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Direi di no, in basa a questa spiegazione :
Il caso è leggermente diverso, ma assimilabile; il figlio aveva donato entro un anno dal nuovo acquisto, e non prima.
Ma il concetto è lo stesso.

Lei potrebbe avere più difficoltà a vendere, causa donazione.

Tutto sommato la risoluzione della donazione appare soluzione più semplice, secondo me.
Da Gennaio non più effettivamente, aspetterei il cambio e poi venderei.

 

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