Pierfy89

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Salve a tutti,

sono Pierfrancesco, e sono lieto di unirmi a voi in questo forum.

Da due anni sono proprietario di un locale C/2 di circa 22mq, con un'altezza di 2,95m, situato al piano terra di un condominio.

Dopo averlo affittato per poco più di un anno a una società, che purtroppo ha deciso di rescindere il contratto a causa di ritardi nell'allaccio dell'acqua - dovuti principalmente ai lunghi tempi necessari per ottenere l'approvazione definitiva dal condominio - mi trovo nuovamente in possesso dell'immobile.

Sto ora valutando se riaffittarlo oppure utilizzarlo personalmente. Essendo perito elettronico con competenze informatiche, possiedo una vasta quantità di strumenti e apparecchiature che costituiscono praticamente un laboratorio domestico. Mi piacerebbe quindi sfruttare questo locale per dedicarmi a questa mia passione che al momento è solo un hobby.

La mia principale domanda è: c'è la possibilità di trasformare questo locale da C/2 a C/3, considerando la sua disposizione attuale? Potrei incontrare ostacoli da parte del condominio o del comune?

Come accennato, il locale dispone di un bagno, anche se purtroppo non è mai stato allacciato all'acqua e ACEA non autorizza ulteriori interventi in quanto il locale è classificato come C/2, a meno che il richiedente non sia un'impresa. Tuttavia, nel caso di un laboratorio, sarebbe possibile ottenere l'allaccio dell'acqua senza problemi da parte di ACEA anche da privato? Inoltre, il condominio potrebbe opporsi al passaggio delle tubature attraverso una parte comune del cortile per l'allaccio dell'acqua (anche se questo sembra improbabile, avendo ricevuto un si provvisorio durante una riunione)?

Grazie per il vostro aiuto e supporto.
 

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Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Salve a tutti,

sono Pierfrancesco, e sono lieto di unirmi a voi in questo forum.

Da due anni sono proprietario di un locale C/2 di circa 22mq, con un'altezza di 2,95m, situato al piano terra di un condominio.

Dopo averlo affittato per poco più di un anno a una società, che purtroppo ha deciso di rescindere il contratto a causa di ritardi nell'allaccio dell'acqua - dovuti principalmente ai lunghi tempi necessari per ottenere l'approvazione definitiva dal condominio - mi trovo nuovamente in possesso dell'immobile.

Sto ora valutando se riaffittarlo oppure utilizzarlo personalmente. Essendo perito elettronico con competenze informatiche, possiedo una vasta quantità di strumenti e apparecchiature che costituiscono praticamente un laboratorio domestico. Mi piacerebbe quindi sfruttare questo locale per dedicarmi a questa mia passione che al momento è solo un hobby.

La mia principale domanda è: c'è la possibilità di trasformare questo locale da C/2 a C/3, considerando la sua disposizione attuale? Potrei incontrare ostacoli da parte del condominio o del comune?

Come accennato, il locale dispone di un bagno, anche se purtroppo non è mai stato allacciato all'acqua e ACEA non autorizza ulteriori interventi in quanto il locale è classificato come C/2, a meno che il richiedente non sia un'impresa. Tuttavia, nel caso di un laboratorio, sarebbe possibile ottenere l'allaccio dell'acqua senza problemi da parte di ACEA anche da privato? Inoltre, il condominio potrebbe opporsi al passaggio delle tubature attraverso una parte comune del cortile per l'allaccio dell'acqua (anche se questo sembra improbabile, avendo ricevuto un si provvisorio durante una riunione)?

Grazie per il vostro aiuto e supporto.
Ciao, anche se restasse C2 potresti avere l'allaccio dell'acqua. La disponibilità del condominio non è rilevante se i lavori di ripristino delle eventuali parti comuni interessate (ad esempio intonaci, pavimenti ecc) saranno a tue cura e spese e se non resteranno tubi a vista dove non ce ne siano già altri.
In caso contrario è bene avere l'ok del condominio il quale però non può cagionarti un danno per un ritardo nella risposta, deve necessariamente esprimersi, eventualmente per trovare alternative.
Essendo una risposta molto semplice potrebbe dartela anche l'amministratore.
Direi quindi di spingere sul fronte condomino, magari facendo presente quanto sopra, ciao!
 

Pierfy89

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ciao, anche se restasse C2 potresti avere l'allaccio dell'acqua. La disponibilità del condominio non è rilevante se i lavori di ripristino delle eventuali parti comuni interessate (ad esempio intonaci, pavimenti ecc) saranno a tue cura e spese e se non resteranno tubi a vista dove non ce ne siano già altri.
In caso contrario è bene avere l'ok del condominio il quale però non può cagionarti un danno per un ritardo nella risposta, deve necessariamente esprimersi, eventualmente per trovare alternative.
Essendo una risposta molto semplice potrebbe dartela anche l'amministratore.
Direi quindi di spingere sul fronte condomino, magari facendo presente quanto sopra, ciao!

Ciao,

ti ringrazio per la risposta. In realtà è proprio l'amministratore che ha chiesto di avere l'ok del condominio, anche se mi faccio carico io di tutto. Il problema è che, a quanto ho capito, ci sono un paio di persone nel condominio poco favorevoli a questo fatto di passare il tubo.

Riguardo l'allaccio, purtroppo devo confermare che, da privato, Acea non mi allaccia l'impianto all'acquedotto e non mi posa quindi il contatore.

L'unica possibilità in tal senso era farlo fare alla società che però sta lasciando l'immobile.
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Per trasformare il magazzino in laboratorio devi prima presentare una pratica edilizia, forse onerosa, essere a norma (vedrai che ti manca l' antibagno) e a fine lavori presentare la variazione catastale come c/3. Se lo fai solo per avere l'allaccio potresti provare a fare solo la variazione catastale in c/3 e in seguito ripassare al c/2. Senti con un tecnico del posto se è fattibile!

Non ho capito il motivo del passaggio esterno dei tubi.... Essendo al piano terra non potrebbero passare a pavimento?
 

Pierfy89

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Per trasformare il magazzino in laboratorio devi prima presentare una pratica edilizia, forse onerosa, essere a norma (vedrai che ti manca l' antibagno) e a fine lavori presentare la variazione catastale come c/3. Se lo fai solo per avere l'allaccio potresti provare a fare solo la variazione catastale in c/3 e in seguito ripassare al c/2. Senti con un tecnico del posto se è fattibile!

Non ho capito il motivo del passaggio esterno dei tubi.... Essendo al piano terra non potrebbero passare a pavimento?

Ciao,
il passaggio dei tubi all'esterno è necessario perché mi devo allacciare nella stanza dei contatori dell'acqua che si trova all'interno del condominio, ma questa non confina con il mio magazzino purtroppo, perciò devo necessariamente tirare una linea che passa esternamente ed entrare da fuori fino a raggiungere i contatori dell'acqua.
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Ciao @Pierfy89 e benvenuto in questa Comunity ... (Comunità Terapeutica Immobiliare) :)

Tutto quello che hai scritto fà riflettere come gli usi ed interpretazioni riferite ai regolamenti edilizi cambino da Comune a Comune pur stando sempre nella Comunità Terapeutica "Italia"

La prima stranezza consiste nella risposta dell'Acea che se l'utente è una società consente l'allaccio ... se è un privato no (bizzarri a dir poco)

La risposta dell'amministratore mi sembra la più sensata riferita all'autorizzazione a far passare una tubazione perchè costituirebbe una servitù e quindi "giustamente" serve l'approvazione dei condomini.

L'altra stranezza consiste nel fatto che se una cosa e legittima (fornituta d'acqua) il locale la deve avere e il condominio non si può opporre. (sulla legittimità di avere un bagno in un locale C/2 ho forti dubbi ..... è una cantina o magazzino e non un locale che permette la permanenza di persone come il laboratorio C/3 .....

La dimostrazione pratica che i regolamenti regionali seguono una strada a se stante .......

Poi la chicchetta ... la ciliegina sulla torta che riporto nella tua citazione ...

si, il bagno è regolare, durante la compravendita mi è venne fornita tutta la documentazione della CILA che ho anche ritrovato con un accesso alla documentazione presente al comune.
Premesso che la Cila sia stata presentata ed esistente .... ma non rappresenta un titolo abilitativo vero e proprio
(magari il tecnico asseverante si era fatto un grappino di troppo quando l'ha protocollata e presentata)

Semmai dovresti fare un accesso agli atti ante Cila per vedere come il locale era prima ... magari provando a ricercare, non dico il progetto iniziale che sarebbe il massimo, ma la prima planimetria d'impianto ...

Diciamo "estremizzando" che la Cila sia Ok e che costituisce il titolo edilizio .... mi dici come fà un bagno ad esistere senza avere una fornitura idrica?

Se il bagno è regolare (nutro qualche dubbio) nessuno si può opporre all'allaccio, ne ente erogatore ne condominio.

Che dire ... i conti non tornano
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
(Comunità Terapeutica Immobiliare) :)
😂😂
La prima stranezza consiste nella risposta dell'Acea che se l'utente è una società consente l'allaccio ... se è un privato no (bizzarri a dir poco)
In effetti non sembra logico
La risposta dell'amministratore mi sembra la più sensata riferita all'autorizzazione a far passare una tubazione perchè costituirebbe una servitù e quindi "giustamente" serve l'approvazione dei condomini.
Se il cortile è condominiale, quindi anche di @Pierfy89 , non sono sicura si possa parlare di servitù
sulla legittimità di avere un bagno in un locale C/2 ho forti dubbi ...
Concordo
mi dici come fà un bagno ad esistere senza avere una fornitura idrica?
Bella domanda; pare evidente che la situazione va chiarita meglio
 

Pierfy89

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Grazie per il benvenuto :)
La prima stranezza consiste nella risposta dell'Acea che se l'utente è una società consente l'allaccio ... se è un privato no (bizzarri a dir poco)

eppure purtroppo è così: quando comprai l'immobile mi informai con Acea, che mi fece perdere una marea di tempo rimandando tre volte la domanda, per poi dirmi che non allacciavano l'acqua a un privato in un locale C/2 (non potevano dirmelo dal principio?)
(sulla legittimità di avere un bagno in un locale C/2 ho forti dubbi ..... è una cantina o magazzino e non un locale che permette la permanenza di persone come il laboratorio C/3 .....
mi dici come fà un bagno ad esistere senza avere una fornitura idrica?

Il bagno all'interno del magazzino esiste perché in passato c'era già una società che lavorava all'interno del locale e lo aveva realizzato facendo l'allaccio in fogna. Il problema è che la fornitura idrica era stata fatta passare dall'appartamento al piano superiore, dunque il bagno era servito in questo modo (ma naturalmente ormai è staccato quel tipo di allaccio). Immagino avessero incontrato lo stesso problema, ovvero la distanza dal locale contatori e hanno scelto la soluzione più semplice per loro.

Riguardo la legittimità, è stata proprio la ASL di zona a richiedere bagno e addirittura antibagno per poter permettere alla società a cui ho affittato di lavorare all'interno del magazzino. Senza di essi, niente autorizzazioni.

Quindi, praticamente, senza la servitù da far passare nell'area comune, tragitto migliore su indicazioni del tecnico Acea che venne a fare il sopralluogo a seguito della richiesta della Società (perché come dicevo, se avesse richiesto l'allaccio una società, Acea si sarebbe precipitata a fare il preventivo) non è possibile avere l'OK della ASL e sarebbe inutile procedere con qualsiasi altro adattamento tecnico richiesto per le autorizzazioni (dato che sarebbe un investimento inutile).

Premesso che la Cila sia stata presentata ed esistente .... ma non rappresenta un titolo abilitativo vero e proprio

Essendo un locale C/2 non rappresenta comunque un titolo abitativo, ma siccome doveva servire alla società affittuaria come magazzino, la ASL ha richiesto il bagno e antibagno (da realizzare).

Aggiungo che la società a cui avevo affittato, fra i tanti giri fatti, si era informata anche con il comune riguardo al bagno e la possibilità di lavorare nel magazzino e l'esito era positivo.

Credo ci sia una differenza se il locale viene utilizzato da un privato o da un'azienda.
 

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