Se da allora le normative sono cambiate in maniera più restrittiva, il fatto di non aver prodotto allora quanto richiesto potrebbe essere addirittura più problematico.
Perché non le avete fornite allora ?
Se si tratta di un condono la doppia conformità non c'entra nulla.
Forse fai confusione coi termini.
Non si può dare una risposta esaustiva senza conoscere la pratica nello specifico
specifico:
le integrazioni furono chieste alla fine '86 ed essenzialmente erano:
corografia zona vincolata; relazione abuso con disegni; perizia statica SULLE
OPERE DI FONDAZIONE ESEGUITE in relazione alla geomorfologia ed uso del
suolo...con STRALCIO DI RELAZIONEGEOLOGICA DEL P.R.G.
Le "opere" eseguite nel'75 ca. erano: ricavato bagno e zona cottura da locale
sgombero con cambio dest. uso per 5 mq tot.; scavo di intercapedine a L su due
lati della casa con realizzazione sottofondazioni, muro di sostegno verso
massa terrosa a contatto con la casa, posa di condotte idriche e fognarie
nella stessa, con accesso da botola sul fianco della casa, non dalla casa, da
cui però si sono aperti due finestrini che danno nell'intercapedine. Detta
opera è ingegneristicamente perfetta (mio marito era ingegnere idraulico) e a
distanza di 40 anni lo è tuttora. No aumento volumetria, no modificazione
sagome. Si domanda se adesso, dopo tanto tempo, il
comune possa, se vuole, chiedere meno, alleggerire la vecchia richiesta.
Inoltre il grosso problema è che metà intercapedine fu scavata non su suolo
pertinenziale ma vicoletto pubblico, questo ci dicono non appare sanabile, è
possibile qualche strumento? e quale? Insomma, la casa (piccolo borgo
contadino trascurato dagli uomini e da Dio) necessita urgentemente di nuova
ristrutturazione dopo un abbandono di una decina di anni, ma per farlo occorre
sistemare il passato. Siamo a cavallo fra Lombardia e E.R., tecnicamente in
E.R., in collina. Quali speranze abbiamo?
Inoltre tutti coloro con cui sono venuta a contatto, compreso il tecnico comunale, mi hanno parlato di doppia conforme.