Ultimamente ho visto che non concedono la residenza senza l'autorizzazione del locatore, ....
Confermo: recentemente l'inquilino mi ha richiesto una dichiarazione di atto notorietà (modulo del comune) dove come proprietario dichiaro di essere a conoscenza ed autorizzo la dimora abituale di....
nella fattispecie moglie e figli, ..... con conseguente iscrizione all'anagrafe della popolazione residente.
Non ho idea se il locatore potesse negare la risposta positiva alla richiesta: ma non credo. e anch'io ho dubbi sulla legittimità delle condizioni previste dal Comune: salvo appunto serva a esentarli dalle verifiche.
Secondo forumisti che ritengo piuttosto preparati e documentati (es Nemesis su propit), la residenza non è "concessa", bensì da comunicarsi da parte degli interessati, entro 20-30 giorni da quando si è trasferita la dimora abituale. (cosa anche questa prevista dalla legge, ma alquanto misconosciuta...)
Il tutto comunque piuttosto comprensibile dati i tempi: .......
Nel caso a me capitato la situazione era sorta con la richiesta di residenza nei locali, della sola moglie e figli: il capofamiglia titolare del contratto di locazione per il momento non intendeva trasferire la residenza, per poter entrambi (moglie e marito) sottoscrivere e/o mantenere i contratti relativi alle utenze, con le tariffe abitative residenti anche nella vecchia abitazione di proprietà, nel frattempo messa in vendita.
Non ciò se tale mossa sia corretta e ottenga lo scopo, ma questo non mi riguardava.
Certo mi ha stupito che riguardo a coniugi e familiari, sia stata condizionata la residenza al mio consenso
p.s.: non solo hanno voluto il modulo firmato dal sottoscritto. Hanno pure preteso che lo ricevessero direttamente da me e non per il tramite dell'interessato (avevo inviato copia via mail).
Condivido quindi che in questo modo credono di poter dissuadere ipotetici occupanti abusivi. Al solito temo funzioni solo verso quelli che abusivi non sono