Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Però occorre precisare che la riduzione delle spese di riscaldamento interessa solo quegli edifici che hanno dei conta calorie negli appartamenti, perché nel caso di riscaldamenti tradizionali le spese di riscaldamento vengono addebitate in base ai millesimi dei proprietari.:basito:

Non hai letto bene la mia risposta e commetti un errore logico nella tua. :disappunto::disappunto:
Poichè sei "limpida" di nome, non voglio macchiare formalmente la tua reputazione con un voto negativo, però devo farti ossevare che:
1) Se esiste il contacalorie, il quesito iniziale di Dragonero non si pone, o non si dovrebbe porre, nel senso che se uno ha un alloggio con il contacalorie e lo tiene vuoto, è di tutta evidenza che se non dorme in piedi, chiuderà le valvole termostatiche, è pagherà solo la quota fissa e non il consumo per il semplice fatto che risulterà nullo.
2) La eventuale riduzione specifica per alloggi tenuti vuoti, di tipo forfettario, si può applicare, se e solo se è contemplata dal regolamento condominiale, proprio dove non esistevano ancora contacalorie. Il Regolamento stabilirà anche la percentuale di sconto rispetto alle tabelle di ripartizione previste (che, aggiungo, non necessariamente coincidono coi millesimi di proprietà: più spesso corrispondono ai metri cubi riscaldati o, più raramente, alla superficie irradiante dei radiatori o pannelli presenti). Il tutto a condizione che il proprietario sia disponibile a chiudere le valvole, non necessariamente termostatiche, dei singoli elementi.

Questo dovevo per chiarezza e correttezza per chi ci ascolta. Alla prossima. :fiore:
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
Non hai letto bene la mia risposta e commetti un errore logico nella tua. :disappunto::disappunto:
Poichè sei "limpida" di nome, non voglio macchiare formalmente la tua reputazione con un voto negativo, però devo farti ossevare che:
1) Se esiste il contacalorie, il quesito iniziale di Dragonero non si pone, o non si dovrebbe porre, nel senso che se uno ha un alloggio con il contacalorie e lo tiene vuoto, è di tutta evidenza che se non dorme in piedi, chiuderà le valvole termostatiche, è pagherà solo la quota fissa e non il consumo per il semplice fatto che risulterà nullo.
2) La eventuale riduzione specifica per alloggi tenuti vuoti, di tipo forfettario, si può applicare, se e solo se è contemplata dal regolamento condominiale, proprio dove non esistevano ancora contacalorie. Il Regolamento stabilirà anche la percentuale di sconto rispetto alle tabelle di ripartizione previste (che, aggiungo, non necessariamente coincidono coi millesimi di proprietà: più spesso corrispondono ai metri cubi riscaldati o, più raramente, alla superficie irradiante dei radiatori o pannelli presenti). Il tutto a condizione che il proprietario sia disponibile a chiudere le valvole, non necessariamente termostatiche, dei singoli elementi.

Questo dovevo per chiarezza e correttezza per chi ci ascolta. Alla prossima. :fiore:

Ti ringrazio per la tua precisazione e voglio abusare ancora della tua pazienza :
Come fa l'Amministratore di un Condominio a controllare che il proprietario di un immobile abbia le valvole chiuse in casa propria e che non vengano riaperte a sua insaputa? :confuso:
 

dragonero

Nuovo Iscritto
Grazie a tutti per le sollecite risposte. Sono in attesa di leggere il regolamento del condominio per vedere se si può ridurre la spesa.
A presto e rinnovo ringraziamenti
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Ti ringrazio per la tua precisazione e voglio abusare ancora della tua pazienza :
Come fa l'Amministratore di un Condominio a controllare che il proprietario di un immobile abbia le valvole chiuse in casa propria e che non vengano riaperte a sua insaputa? :confuso:

E' indubbiamente un tema che solleva spesso sospetti e malumori condominiali: ma in fondo è uno dei tanti aspetti che richiedono correttezza, fiducia fino a prova contraria, e buoni rapporti di vicinato.

In merito, spesso, se l'alloggio è vuoto, qualche vicino di casa ha in consegna le chiavi per eventuali emergenze, e l'amministratore potrebbe presentarsi senza preavviso e fare un controllo.

A me è addirittura capitato che l'inquilino dell'alloggio sottostante mi abbia richiesto, disponibile a farsi eventualmente carico degli eventuali oneri aggiuntivi, di aumentare i radiatori aperti, sperando così di migliorare la temperatura nel proprio appartamento.

Nel lungo periodo poi, a tutti viene il momento in cui questa possibilità viene esercitata, si pensi agli anziani che mantengono l'appartamento, ma vengono ricoverati in istituti, o ad un temporaneo trasferimento per motivi di lavoro ecc.
La richiesta diventa ciclica, e con buona pace di tutti, anche accettata.

Questo a puro titolo di commento: ma indipendentemente dai rapporti e comportamenti interpersonali esistenti, buoni o cattivi che siano, se il regolamento lo contempla, non ci possono essere pretesti per non accordare l'agevolazione.
L'onere di provare la malafede è a carico di chi nutre sospetti, non il contrario. Il RdC è a disposizione di tutti, prima e durante l'eventuale acquisto o locazione: qualcuno lo sottovaluta e fa male.:stretta_di_mano:
 

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