Oggi ho fatto un giretto per la mia ridente cittadina Gallarate.
A parte l'enorme mole di cantieri dove l'invenduto regna sovrano (alcuni preoccupatamente fermi) su quasi ogni immobile c'è un cartello vendesi
Il problema penso inizi a farsi serio, Non solo per noi addetti al settore, niente vendite niente fatturato, ma ritengo che possa essere l'inizio di un allarme sociale.
Lasciamo perdere le nuove costruzioni, la cantieristica è in mano alle imprese e per loro è rischio di impresa, se va bene guadagnano se va male falliscono (spero di no ovviamente)
Ma il privato che ha immobilizzato il proprio capitale in una casa, da sempre e a ragione ritenuto il miglior investimento, si ritrova un capitale non più liquido.
Oggi ho sentoito che Marchionni, auspica il rinnovo (peraltro scontato) degli incentivi statali (leggi rottamazioni) a favore del settore automobilistico come già fatto nel resto d'europa, per dar impulso al settore e garantire l'occupazione.
E la difficoltà nelle vendite delle case non garantiscono forse l'occupazione di 100.000 agenti immobiliare e di altre migliaia di persone dell'indotto.
E la difficoltà delle vendite non mettono in crisi centinaia di migliaia di piccoli proprietari che non riescono a monetizzare un immobile.
Ritengo che la consulta interassociativa, debba farsi carico di prospettare al governo qualche misura che incentivi una sorta di rottamazione degli immobili, con sgravi fiscali a chi intenda acquistare un immobile.
ridurre l'imposizione in caso di trasferimento 10% sullla seconda casa di imposte e 3% sulla prima sono una follia.
IVA al 4% sulle nostre fatture e su quelle dei notai in caso di acquisto prima casa
Riduzione dell'imposta sostitutiva in caso di accensione di mutuo.
E non mi dite che non si può fare. Lo fanno per le auto, lo stanno facendo per le ristrutturazioni, per la sostituzione dei serramenti, per la posa degli impianti di energia alternativa.
Insomma il settore è in crisi, e la difficoltà di chi pensava di avere del denaro che non riesce a monetizzare penso sia meritevole di tutela quanto e se non di più, della FIAT
A parte l'enorme mole di cantieri dove l'invenduto regna sovrano (alcuni preoccupatamente fermi) su quasi ogni immobile c'è un cartello vendesi
Il problema penso inizi a farsi serio, Non solo per noi addetti al settore, niente vendite niente fatturato, ma ritengo che possa essere l'inizio di un allarme sociale.
Lasciamo perdere le nuove costruzioni, la cantieristica è in mano alle imprese e per loro è rischio di impresa, se va bene guadagnano se va male falliscono (spero di no ovviamente)
Ma il privato che ha immobilizzato il proprio capitale in una casa, da sempre e a ragione ritenuto il miglior investimento, si ritrova un capitale non più liquido.
Oggi ho sentoito che Marchionni, auspica il rinnovo (peraltro scontato) degli incentivi statali (leggi rottamazioni) a favore del settore automobilistico come già fatto nel resto d'europa, per dar impulso al settore e garantire l'occupazione.
E la difficoltà nelle vendite delle case non garantiscono forse l'occupazione di 100.000 agenti immobiliare e di altre migliaia di persone dell'indotto.
E la difficoltà delle vendite non mettono in crisi centinaia di migliaia di piccoli proprietari che non riescono a monetizzare un immobile.
Ritengo che la consulta interassociativa, debba farsi carico di prospettare al governo qualche misura che incentivi una sorta di rottamazione degli immobili, con sgravi fiscali a chi intenda acquistare un immobile.
ridurre l'imposizione in caso di trasferimento 10% sullla seconda casa di imposte e 3% sulla prima sono una follia.
IVA al 4% sulle nostre fatture e su quelle dei notai in caso di acquisto prima casa
Riduzione dell'imposta sostitutiva in caso di accensione di mutuo.
E non mi dite che non si può fare. Lo fanno per le auto, lo stanno facendo per le ristrutturazioni, per la sostituzione dei serramenti, per la posa degli impianti di energia alternativa.
Insomma il settore è in crisi, e la difficoltà di chi pensava di avere del denaro che non riesce a monetizzare penso sia meritevole di tutela quanto e se non di più, della FIAT