RIP Nicky Hayden, campione sfortunato

[CheCasa!]

Tutto è avvenuto ad un paio di chilometri dal mio ufficio.
Su una strada provinciale, priva di piste ciclabili che collega la bassa valle del Conca a Riccione, a pochi chilometri dall'autodromo di Misano e dalla casa del Sic.

Il ragazzo che ha investito il pilota frequenta il bar di fronte. E' impacciato. Intorno le persone rumoreggiano. Lo additano con discrezione. So che è rimasto sotto shock, che è intervenuto prontamente.

La stradina da cui Hayden è sbucato è una viuzza piccola, con poca visibilità sulla provinciale.
E' stata comunque una tremenda disgrazia che ha rovinato due famiglie.

 

[Tovrm]

Concordo con te in molte delle tue affermazioni.
Tuttavia, proprio in premessa al mio post iniziale, avevo scritto che il mio non voleva essere un 3d moralizzatore, bensì un semplice ricordo di un appassionato di moto, quale mi ritengo, nei confronti di un ragazzo (scusa ma a 35 anni non riesco a definirlo diversamente) che nella sua professione (certo, strapagata) ha dimostrato serietà, talento e modestia, merce rara.
Poi possiamo scrivere tutto ed il contrario di tutto.

Figurati. Il motociclista piaceva anche a me.
Tuttavia, permettimi di ribadire un concetto: un ragazzo è un adolescente. Finita l'adolescenza si cresce (non solo anagraficamente), si matura e si diventa uomini. Quindi un termine esiste: uomo o, se preferisci, adulto.

Ciao

 

[leolaz]

La bellezza e la magia di una lingua (italiana, ma non solo) è che i diversi termini o parole possono variare nelle sfumature ed in parte addirittura nei significati, in funzione dell'età, questa sì anagrafica, della bocca che le pronuncia o delle dita che sorreggono una penna o picchiano su una tastiera.
Mi capita sovente di incontrare per strada persone anziane, per intenderci gente nata nel primo dopoguerra, che mi salutano con dei termini dialettali che, per i non veneti, potrei tradurre con "piccolino, bambino".
E di anni ne ho più di quanti ne aveva Hayden.
Ma sto andando OT, cosa che per dire la verità mi viene abbastanza bene, dunque mi fermo.

Ciao a te.

 

[Bagudi]

Tuttavia, permettimi di ribadire un concetto: un ragazzo è un adolescente. Finita l'adolescenza si cresce (non solo anagraficamente), si matura e si diventa uomini. Quindi un termine esiste: uomo o, se preferisci, adulto.

Pensa che io ancora penso a me come a una ragazza...

 

[CheCasa!]

Pensa che io ancora penso a me come a una ragazza...

Tu sei una ragazza!

 

[Bagudi]

Tu sei una ragazza!

Che carino ! oggi è la mia giornata !!!

 

[Rosa1968]

Ma quale ragazza. Una fanciulla come me.

 

[Rosa1968]

in funzione dell'età, questa sì anagrafica, della bocca che le pronuncia o delle dita che sorreggono una penna o picchiano su una tastiera.

Ma che bellezza