Che in una casa anni 60 senza nessun tipo di coibentazione un riscaldamento a pavimento e' controproducente. E' ottimo per le case nuove a bassa dissipazione, per le altre si devono adottare compromesssi. Tutti diranno che e' una ottima idea lo stesso, che il calore naturale e bla, bla, bla. Il problema e' che anche con le tecnologie attuali (un gran numero di spire e quindi basse temperature di mandata) dovrai scaldare molto per ovviare alla dissipazione dei muri. Quindi rischi di portare il pavimento a temperature molto elevate e quindi dannose alla salute.
Potrebbe invece essere una idea se gia' si prevede una integrazione con magari una stufa o un camino che scalda l'ambiente principale e in misura minore gli altri locali.
Il parquet e' solitamente controindicato per delta di temperatura molto alti. Il disseccamento del legno provochera' immancabilmente naturali fessurazioni che in estate si richiuderanno con le quali sara' il caso di convivere senza troppi stress, altrimenti non e' il caso di posarlo.
In un caso come il tuo (e se vuoi proprio insistere ad avere un riscaldamento a pavimento) faresti bene a prendere un bravo termotecnico e "interfacciarlo" con chi ti vende il parquet, che non tutti sono adatti a lavorare con il riscaldamento a pavimento (vuole particolarmente sottile ed elastico) e anche lo stesso riscaldamento deve essere "tarato" per lavorare con un pavimento a bassa trasmittanza termica (il gres trasmette molto meglio il calore.