Bisogna staccarsi (chiudere proprio i tubi) dall'impianto condominiale con l'approvazione dell'assemblea all'unanimità. Se l'assemblea non approva all'unanimità ci si può ugualmente staccare dall'impianto centralizzato ( forse per questo le hanno detto che l'ha fatto abusivamente) ma continuerà a pagare tutto ugualmente.
Anche se l'assemblea approva all'unanimità, si dovrà in ogni caso partecipare alle spese riguardanti la caldaia che è propietà comune e pagare una percentuale dei consumi e non il totale, solo se riesce a dimostrare tramite un tecnico che il condominio risparmia, così come detto da Procicchiani.
Può darsi che nel contratto di affitto ci siano specifiche sul pagamento del condomio, del riscaldamento e delle altre spese a carico del proprietario e dell'affittuario.
Anche se l'assemblea approva all'unanimità, si dovrà in ogni caso partecipare alle spese riguardanti la caldaia che è propietà comune e pagare una percentuale dei consumi e non il totale, solo se riesce a dimostrare tramite un tecnico che il condominio risparmia, così come detto da Procicchiani.
Può darsi che nel contratto di affitto ci siano specifiche sul pagamento del condomio, del riscaldamento e delle altre spese a carico del proprietario e dell'affittuario.
E' indubbio che chi si stacca dal centralizzato deve continuare a pagare in tutto o in parte il riscaldamento.
Potrebbe pagare in parte solo ed esclusivamente se ricorre una di queste condizioni:
1) lo prevede il regolamento contrattuale del condominio
2) viene deciso dall'assemblea all'unanimità
3) con la perizia di un termotecno si dimostra che il condominio risparmia grazie al fatto che tizio si è staccato (cosa che nessun buon termotecnico può affermare!!!)
stabilito questo, sinceramente ho dei forti dubbi sul fatto che l'inquilino debba pagare entrambe le voci
gli hanno locato un u.i. con riscaldamento autonomo, con canone da appartamento con risc autonomo