Buongiorno a tutti. Sono nuovo del forum sto acquistando un immobile tramite agenzia, e a breve (sabato) dovrò fare il compromesso ma ci sono delle cose sulle quali ho dei dubbi. In primis l'immobile è una casa in edilizia convenzionata e il proprietari si opererà ad riscattare il terreno in comune entro un mese dal rogito. Ma è vero che c'è la possibilità che il comune nonostante il riscatto del terreno non svincoli il prezzo di vendita? (che sicuramente è più basso di quanto sto pagando) In quel caso come mi dovrei comportare o come posso tutelarmi?
Quesito numero due: l'abitazione ha le utenze gas e luce scollegate da 6-7 mesi e in fase di proposta e di contrattazione fino ad arrivare ad oggi non ci è stato possibile stabilire se gli impianti funzionino o siano in buone condizioni. L'agenzia mi garantisce che funziona tutto (ma la sua garanzia non vale nulla) e mi ricorda che sto comprando l'immobile come visto e piaciuto, quando ho richiesto le certificazioni degli impianti, mi è stato detto che il venditore non ha più obbligo di fornirli all'atto del rogito e che cmq non ne è in possesso perchè dal 1990 ad oggi, non sono state apportate modifiche agli impianti (parola sua contro la mia), e che non ha intenzione di farli. Bene! Io sò, perchè lo stesso proprietario me l'ha detto, che la caldaia (riscaldamento autonomo) è stata sostituita qualche anno fà, di conseguenza non ci dovrebbe essere una nuova certificazione? Per l'impianto elettrico per quanto mi riguarda, potrebbero anche non esserci i cavi nei muri. Come mi tutelo?? Posso far scrivere qualche clausola nel compromesso o al rogito? Gli impianti sono inclusi nei vizi occulti?
Spero di trovare risposte perchè mancano solo due giorni al compromesso e non vorrei ritardarlo ancora, perchè già la delibera del mutuo è stata piu lunga del previsto. Ma non vorrei neanche correre e ritrovarmi in qualche guaio...
Grazie a chi risponderà
Simone
Quesito numero due: l'abitazione ha le utenze gas e luce scollegate da 6-7 mesi e in fase di proposta e di contrattazione fino ad arrivare ad oggi non ci è stato possibile stabilire se gli impianti funzionino o siano in buone condizioni. L'agenzia mi garantisce che funziona tutto (ma la sua garanzia non vale nulla) e mi ricorda che sto comprando l'immobile come visto e piaciuto, quando ho richiesto le certificazioni degli impianti, mi è stato detto che il venditore non ha più obbligo di fornirli all'atto del rogito e che cmq non ne è in possesso perchè dal 1990 ad oggi, non sono state apportate modifiche agli impianti (parola sua contro la mia), e che non ha intenzione di farli. Bene! Io sò, perchè lo stesso proprietario me l'ha detto, che la caldaia (riscaldamento autonomo) è stata sostituita qualche anno fà, di conseguenza non ci dovrebbe essere una nuova certificazione? Per l'impianto elettrico per quanto mi riguarda, potrebbero anche non esserci i cavi nei muri. Come mi tutelo?? Posso far scrivere qualche clausola nel compromesso o al rogito? Gli impianti sono inclusi nei vizi occulti?
Spero di trovare risposte perchè mancano solo due giorni al compromesso e non vorrei ritardarlo ancora, perchè già la delibera del mutuo è stata piu lunga del previsto. Ma non vorrei neanche correre e ritrovarmi in qualche guaio...
Grazie a chi risponderà
Simone