Buongiorno e grazie anticipatamente per qualsiasi consiglio sarete in grado di darmi.
A gennaio ho stipulato un contratto per la vendita del mio immobile per la durata di un anno, perché aspettando un bimbo volevo una casa un po' più comoda. Sempre con la stessa agenzia ho iniziato a cercare casa, ma purtroppo finora me ne sono state proposte solo due (rientranti nel mio budget, altre decisamente fuori portata); ovviamente ho cercato casa anche con altre agenzie, ma non ho trovato quella giusta. Una settimana fa, quindi, ho espresso all'agente la mia probabile intenzione (mi sono concessa ancora un paio di giorni di riflessione) di sospendere vendita e ricerca perché ormai sono nel terzo trimestre di gravidanza e non potrei più affrontare un trasloco.
Nemmeno due giorni dopo arriva una proposta d'acquisto per la mia casa, ma con un ribasso di 35.000 euro in meno rispetto al prezzo a cui è fuori. Io rifiuterò la proposta per due motivi: il primo, non posso perdere così tanti soldi; il secondo, non ho più tempo per cercare un'altra casa e non posso rischiare di accontentarmi di un appartamento che non sarà quello giusto e "della vita". L'agente ha fatto pressioni affinché accettassi, ha cominciato a dirmi che non ricapiterà più un'offerta, che casa la trovo nel giro di qualche mese e non devo preoccuparmi, che nel caso posso andare in affitto. Morale, in preda all'ansia per tutte queste vessazioni sono finita al pronto soccorso, perché il bimbo ne ha risentito. A questo punto, per il mio benessere fisico e psichico, sono ancora più certa di voler rifiutare la proposta e rimandare la ricerca di casa nuova a un momento per me più sereno.
Arrivo alla domanda (scusate il preambolo lungo): nel mio contratto la parte delle penali per risoluzione anticipata è stata lasciata in vuoto, e anche a voce - quando firmai - il mediatore disse che lui non prendeva penali nel caso in cui decidessi di non vendere più, dal momento che avevo subito messo in chiaro che se trovavo entro il parto bene, sennò niente. Per la durata del contratto, però, disse che il loro standard è un anno, quindi non ho potuto decidere per un trimestrale o un semestrale che mi avrebbero reso la vita più semplice.
Come devo muovermi, ora? Vado sul sicuro con una raccomandata, dal momento che il campo penali è vuoto? Posso recedere senza dovergli nulla?
Grazie mille a tutti per la risposta.
A gennaio ho stipulato un contratto per la vendita del mio immobile per la durata di un anno, perché aspettando un bimbo volevo una casa un po' più comoda. Sempre con la stessa agenzia ho iniziato a cercare casa, ma purtroppo finora me ne sono state proposte solo due (rientranti nel mio budget, altre decisamente fuori portata); ovviamente ho cercato casa anche con altre agenzie, ma non ho trovato quella giusta. Una settimana fa, quindi, ho espresso all'agente la mia probabile intenzione (mi sono concessa ancora un paio di giorni di riflessione) di sospendere vendita e ricerca perché ormai sono nel terzo trimestre di gravidanza e non potrei più affrontare un trasloco.
Nemmeno due giorni dopo arriva una proposta d'acquisto per la mia casa, ma con un ribasso di 35.000 euro in meno rispetto al prezzo a cui è fuori. Io rifiuterò la proposta per due motivi: il primo, non posso perdere così tanti soldi; il secondo, non ho più tempo per cercare un'altra casa e non posso rischiare di accontentarmi di un appartamento che non sarà quello giusto e "della vita". L'agente ha fatto pressioni affinché accettassi, ha cominciato a dirmi che non ricapiterà più un'offerta, che casa la trovo nel giro di qualche mese e non devo preoccuparmi, che nel caso posso andare in affitto. Morale, in preda all'ansia per tutte queste vessazioni sono finita al pronto soccorso, perché il bimbo ne ha risentito. A questo punto, per il mio benessere fisico e psichico, sono ancora più certa di voler rifiutare la proposta e rimandare la ricerca di casa nuova a un momento per me più sereno.
Arrivo alla domanda (scusate il preambolo lungo): nel mio contratto la parte delle penali per risoluzione anticipata è stata lasciata in vuoto, e anche a voce - quando firmai - il mediatore disse che lui non prendeva penali nel caso in cui decidessi di non vendere più, dal momento che avevo subito messo in chiaro che se trovavo entro il parto bene, sennò niente. Per la durata del contratto, però, disse che il loro standard è un anno, quindi non ho potuto decidere per un trimestrale o un semestrale che mi avrebbero reso la vita più semplice.
Come devo muovermi, ora? Vado sul sicuro con una raccomandata, dal momento che il campo penali è vuoto? Posso recedere senza dovergli nulla?
Grazie mille a tutti per la risposta.