Gli estremi dell'atto, contengono il codice ufficio, l'anno, serie, numero e sottonumero.
Il codice identificativo è l'ID telematico.
Prima dell’avvento del modello RLI il servizio telematico rilasciava:
a) gli estremi dell’atto in aggregato (ad es. ZXR20123P001234);
b) l’ID telematico in aggregato (ad es. ZXR12P001234000WE).
Ora il servizio telematico rilascia:
a) gli estremi dell’atto in disaggregato (ad es. il contratto è stato registrato il 18/04/2014 al n° 005643 – serie 3T);
b) il codice identificativo del contratto in aggregato (ad es. ZXR14T005643000NW oppure ZXR14T005643 NW).
Il codice identificativo del contratto - come precisato da dormiente - corrisponde all’ID telematico.
Pertanto, se hai un contratto vecchio, dovrai indicare gli estremi dell’atto disaggregandoli, vale a dire codice ufficio = ZXR, anno = 2012, serie = 3P, numero = 1234, sottonumero = se non è presente non valorizzare il campo oppure indica 0, oppure,
in alternativa agli estremi dell’atto, l’ID telematico da inserire nel campo CODICE IDENTIFICATIVO DEL CONTRATTO = ZXR12P001234000WE.
Il sottonumero (che non c’è quasi mai), in telematico lo trovi (se presente) nei caratteri da 13 a 15 dell’ID telematico (in genere 000), mentre nei nuovi contratti è probabile (da verificare) che venga esplicitato negli estremi dell’atto (ad es. il contratto è stato registrato al numero 005643 – sottonumero 3 – serie 3T).